René Oltra: alla scoperta del villaggio naturista francese che sfida i confini del comune

René Oltra: alla scoperta del villaggio naturista francese che sfida i confini del comune

René Oltra: alla scoperta del villaggio naturista francese che sfida i confini del comune

Giulia Ruberti

3 Settembre 2025

Nel cuore della Francia meridionale, precisamente in Occitania, si trova Cap d’Agde, un paesino che ha guadagnato notorietà internazionale per il suo villaggio naturista e libertino, René Oltra. Questo complesso a quattro stelle rappresenta un vero e proprio paradiso per chi cerca di sfuggire alle convenzioni sociali e abbracciare una vita di libertà e autoespressione. Ogni estate, coppie di ogni provenienza si avventurano oltre il cancello di questo villaggio di 600 ettari, spesso descritto come la “Sodoma e Gomorra d’oltralpe”, alla ricerca di esperienze che possano ravvivare il loro desiderio e rompere la monotonia della vita quotidiana.

Storia di René Oltra

Le radici di René Oltra affondano nel 1956, quando i fratelli René e Paul Oltra decisero di aprire un piccolo campeggio dedicato al naturismo su un terreno che da anni utilizzavano per la coltivazione della vite. Inizialmente, il campeggio attirò un pubblico limitato, ma con il crescente successo del movimento naturista in Francia negli anni Sessanta, la struttura si ampliò rapidamente. L’atmosfera post-hippie di quel periodo incoraggiò un’apertura verso la libertà sessuale e, poco a poco, il campeggio iniziò ad accogliere comportamenti libertini, guadagnando una fama che rapidamente oltrepassò i confini nazionali.

Oggi, il villaggio di René Oltra offre oltre duemila piazzole e bungalow di lusso, impiegando circa 250 dipendenti stagionali. Durante i picchi di afflusso, tra luglio e agosto, la struttura è capace di ospitare più di 40.000 visitatori, provenienti da ogni angolo del mondo. L’attrattiva di questo luogo risiede non solo nella possibilità di vivere liberamente la propria nudità, ma anche nell’opportunità di esplorare relazioni e desideri in un ambiente che promuove la tolleranza e la libertà.

Esperienze uniche al villaggio

Tra i visitatori abituali, Angelika e Frederik, una coppia svedese, raccontano come la loro esperienza a Cap d’Agde abbia rinvigorito il loro amore: «Veniamo qui perché c’è tanto amore ovunque e quando torniamo a casa è come se ci fossimo sposati da pochi giorni. È più utile e più divertente della terapia di coppia». Un’altra frequentatrice, Aurélie, una pensionata di 75 anni, condivide la sua storia di libertà e scoperta: «Ero solita venire con mio marito, ci sentivamo liberi di sperimentare tante fantasie. Ora che lui non c’è più, ho deciso di continuare a venire qui per onorare la sua memoria».

Il villaggio include diversi spazi e attività che incoraggiano l’interazione e l’esplorazione personale. Tra queste:

  1. Baia dei Porci: una spiaggia di sabbia fine, fulcro delle attività più audaci, dove ogni giorno, a partire dalle 17, si svolgono spettacoli di erotismo e voyeurismo.
  2. Le Glamour: il club per scambisti più grande d’Europa, che accoglie coppie in cerca di nuove esperienze.
  3. Mousse party: eventi pomeridiani in cui gli ospiti si immergono in un mare di schiuma, creando un contesto di divertimento travolgente.

Il “Melrose Cafè”, una discoteca all’interno del villaggio, offre un’atmosfera più “tradizionale”, ma con un tocco di trasgressione: qui, è possibile ballare sui tavoli e flirtare liberamente, mentre il sesso è bandito.

Un microcosmo di libertà e rispetto

La clientela di René Oltra proviene in gran parte da Belgio, Germania, Olanda e Francia. Nonostante i prezzi non siano accessibili a tutti, la politica di selezione mira a garantire un’atmosfera di qualità e rispetto. Il villaggio è un microcosmo autosufficiente, dotato di ufficio postale, autofficina, punto di emergenza sanitaria, supermercato, lavanderia, ristoranti e persino un baby club, che accoglie famiglie che abbracciano il naturismo come filosofia di vita.

Uno degli aspetti più interessanti di René Oltra è la sua regola rigorosa contro le fotografie, imposta per tutelare la privacy dei visitatori. Questa politica riflette un desiderio di libertà di espressione, ma anche di rispetto reciproco in un ambiente dove la vergogna e il giudizio possono tornare a galla. Frequentatori abituali si ritrovano a confrontarsi con situazioni di imbarazzo, creando un senso di comunità che sfida le norme sociali.

La vita notturna nel villaggio è caratterizzata da sfilate di sensualità, dove donne di tutte le età indossano abiti audaci e provocatori. Qui, spogliarsi diventa un’arte e ogni corpo è celebrato per la sua unicità e bellezza. In un contesto come quello di René Oltra, la libertà di essere e apparire si traduce in un’esperienza di vita che invita a esplorare non solo il proprio corpo, ma anche le proprie relazioni e desideri, in un ambiente protetto e accogliente.

Change privacy settings
×