Esperienze

Ryanair sospende tutti i voli su Comiso: cos’è successo

Il futuro dei viaggiatori nel Ragusano potrebbe presto cambiare radicalmente. La compagnia low-cost Ryanair ha infatti annunciato di aver sospeso tutti i voli da e per Comiso: la decisione, arrivata alle porte della stagione calda, rischia di creare pesanti danni all’economia del Ragusano, in particolare al settore del turismo. Ad annunciarlo è stata la stessa compagnia: la decisione arriva a seguito della rottura degli accordi con la Società aeroporto Catania (Sac), che gestisce l’aeroporto stesso.

Avevamo programmato conferenze stampa in Sicilia il 20 e 21 aprile per annunciare la crescita in tutti e quattro gli aeroporti, ma purtroppo, Sac, il gestore aeroportuale di Comiso, ha tentato di cambiare i termini del nostro accordo alla vigilia della conferenza stampa”, ha spiegato una nota della compagnia. “Ryanair è stata di conseguenza purtroppo costretta a cancellare la conferenza stampa e tutte le rotte da/per Comiso sono state rimosse dalla vendita. Una notizia devastante per Comiso e per il ragusano. Ryanair sarà lieta di ripristinare tutte le rotte nazionali e internazionali da/per Comiso con effetto immediato non appena Sac onorerà l’accordo negoziato e precedentemente accettato per iscritto“.

Partenza | Pixabay @JoshuaWoroniecki

La risposta della Sac

Non si è fatta attendere la risposta della Sac, che ha dichiarato prontamente che le parole di Ryanair non corrispondono al vero. La società ha ribadito di non aver “in alcun modo negato valore all’accordo provvisorio sottoscritto tra le parti, per cui le possibili conseguenze della rottura delle trattative, unilateralmente decise da Ryanair, non dipendono in alcun modo dalla condotta di Sac che è stata sempre leale e corretta”. Secondo Sac, a pochi giorni dalla conferenza stampa convocata da Ryanair, “le posizioni del Vettore sono cambiate in una direzione inaccettabile perché contraria alla politica commerciale di Sac. Quanto richiesto, infatti, comporterebbe una discriminazione a danno degli altri vettori, in violazione della normativa in materia di concorrenza, e metterebbe in discussione la salvaguardia del patrimonio e dell’equilibrio finanziario della Società di Gestione degli aeroporti di Comiso e a Catania”.

Sac afferma di aver ribadito alla compagnia aerea di essere pronta a firmare l’accordo già raggiunto, e di aver invitato la stessa ad un tavolo con “i massimi livelli”. Tuttavia, dall’altra parte, le risposte non solo sono state negative, ma sono stati usati “toni che non si addicono a due partner di lungo corso come Sac e Ryanair”. La società, tuttavia, continua a credere sia negli accordi raggiunti, che nella partnership con la compagnia aerea. La Sac è fiduciosa che “queste incomprensioni saranno a breve superate e che si potrà presto riprendere la nostra collaborazione con il Vettore irlandese per lo sviluppo degli Aeroporti di Comiso e di Catania”.

Aeroporto | Pixabay @Skitterphoto

Impatti e proteste

In attesa di un possibile, e sperato, accordo, ci si domanda già quali potrebbero essere gli effetti di un mancato rinnovo di collaborazione tra le due parti. Gli abitanti del Ragusano, e di tutta la zona coperta dai voli di Comiso, sarebbero in questo caso costretti a spostarsi all’aeroporto di Catania, che dista poco più di un’ora da quello di Comiso. L’economia, il turismo, e le attività locali rischiano di subire un grave danno qualora l’accordo non fosse rinnovato.

Per sottolineare la delicatezza, e l’importanza, di questa collaborazione, la Federazione provinciale del Pd di Ragusa ha organizzato un sit-in di protesta davanti all’aeroporto di Comiso. L’iniziativa vuole “contestare la grave decisione di Ryanair di privare questa parte di Sicilia delle proprie rotte per un braccio di ferro con la Sac”. Alla manifestazione, prevista per lunedì 24 aprile alle ore 10.30, sono invitati “cittadini e rappresentanti istituzionali, sindacali e di categoria”, ha dichiarato Bartolo Giaquinta, segretario provinciale del Pd.

Lavinia Nocelli

Sono una fotogiornalista di Senigallia. Mi occupo di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ho realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collaboro con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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