Una linea di confine può trasformarsi in un ponte tra due popoli, due culture e due mondi. Gorizia e Nova Gorica, recentemente proclamate Capitale europea della Cultura 2025, sono l’emblema di questa trasformazione. Fino a pochi decenni fa, queste città rappresentavano una sola terra, divisa dalla guerra e dall’intervento umano. Oggi, invece, si presentano come un esempio di unione oltre le frontiere, con il claim “GO! Borderless” a sottolineare questo spirito di collaborazione. Non è un caso che per la prima volta questo prestigioso titolo sia stato conferito a due città di due stati diversi: Italia e Slovenia. Entrambe hanno vissuto la drammaticità della Seconda Guerra Mondiale, ma hanno trovato la forza di superare le divisioni e costruire un futuro comune.
Le ragioni per visitare Gorizia e Nova Gorica sono molteplici. Queste città offrono l’opportunità di scoprire una storia straordinaria e un territorio ricco di bellezze naturali. Gli oltre seicento eventi programmati per l’anno speciale della Capitale della Cultura spaziano dall’arte alla musica, fino agli sport e agli spettacoli. Inoltre, i visitatori possono gustare la deliziosa cucina tradizionale e i pregiati vini del Collio, una delle regioni vinicole più rinomate d’Italia.
La storia di Gorizia e Nova Gorica
Situate all’estremo nord-est dell’Italia e della Slovenia, tra le colline del Collio friulano e la valle del fiume Isonzo, Gorizia e Nova Gorica sono state per secoli crocevia di civiltà. Gorizia è documentata per la prima volta nel 1001 ed è stata capitale della Contea goriziana, parte dell’Impero Asburgico e sede d’esilio della famiglia Borbone di Francia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1947, la città fu divisa dal Trattato di Parigi: una parte andò all’Italia, l’altra alla Jugoslavia, creando profonde ferite nelle comunità locali.
La divisione non riguardò solo le infrastrutture, ma anche famiglie, amici e tradizioni. Celebre è l’immagine di una mucca contesa tra i due stati, simbolo delle ingiustizie vissute dalla popolazione. Il centro storico di Gorizia è rimasto all’Italia, mentre Nova Gorica è stata fondata in seguito come un progetto modernista dall’architetto Edvard Ravnikar. Fino al 2004, il confine era segnato da filo spinato e dogane, ma con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea e l’abolizione del confine fisico, le due città hanno cominciato un percorso di riunificazione simbolica.
Cosa vedere a Gorizia
Gorizia è una città affascinante e ricca di storia, lontana dal turismo di massa. Ecco alcuni luoghi da non perdere:
- Castello di Gorizia: Situato su una collina, offre una vista spettacolare e ospita un museo medievale con armi e testimonianze storiche.
- Borgo Castello: Qui si trovano i Musei Provinciali, tra cui il Museo della Grande Guerra.
- Piazza Vittoria: La chiesa barocca di Sant’Ignazio merita una visita.
- Corso Verdi e via Rastello: Ideali per lo shopping e per una sosta nei caffè storici. Qui, il Merletto Goriziano, un’arte antica portata dalle Suore Orsoline, è un vero tesoro locale.
- Palazzo Attems Petzenstein: Ospita mostre interessanti, come quella dedicata all’artista Zoran Music.
In Piazza Transalpina, simbolo della nuova identità transfrontaliera, si possono vivere eventi culturali e artistici che uniscono le due città.
Nova Gorica: la città del futuro
Attraversando il confine, si arriva a Nova Gorica, la città più giovane della Slovenia, che si distingue per la sua architettura moderna e il vivace dialogo culturale. Qui non ci sono edifici storici, ma un’atmosfera creativa che si integra perfettamente con il paesaggio della valle dell’Isonzo. Per gli amanti dello sport, il centro kayak di Solkan offre opportunità per praticare attività acquatiche.
Gastronomia: il gusto di Gorizia
La cucina di Gorizia è un altro aspetto da scoprire. Ristoranti e trattorie offrono piatti tipici del Friuli Venezia Giulia, come la jota, il frico e i gnocchi di susine. Tra i locali da non perdere ci sono:
- Atmosfere La Stüa: Specializzato in carne alla brace.
- Chincaglieria Gastronomica: Dove la chef Chiara Canzoneri propone ricette rielaborate con ingredienti a km 0.
- Trattoria alla Luna: Un locale storico che offre piatti tradizionali mitteleuropei e una calda ospitalità.
Non dimenticate di accompagnare i vostri pasti con i vini del Collio, come quelli dell’azienda vinicola Gradis’ciutta, che produce etichette rappresentative del territorio. Tra i vini da provare c’è il Sinefinis, che unisce le tradizioni vitivinicole delle due regioni.
Eventi e attività
Il programma di eventi di GO! 2025 prevede concerti, mostre e iniziative sportive che coinvolgono l’intera regione. Da Robbie Williams a concerti di artisti locali, ci sono opportunità per tutti i gusti. Inoltre, eventi come il Jumping over boundaries e il No Border Aquathlon simboleggiano l’unione tra i due territori, offrendo esperienze uniche che superano le barriere fisiche.
Gorizia e Nova Gorica sono quindi destinazioni da esplorare in modo profondo, in un viaggio che unisce storia, cultura, gastronomia e sport. Con il loro passato condiviso e un futuro di collaborazione, queste due città rappresentano un esempio luminoso di come si possano superare le divisioni e costruire una comunità unita, ricca di esperienze da vivere e raccontare.