Scopri i 6 parchi nazionali più affascinanti della Thailandia

Scopri i 6 parchi nazionali più affascinanti della Thailandia

Scopri i 6 parchi nazionali più affascinanti della Thailandia

Simona Carlini

7 Novembre 2025

Bangkok, 7 novembre 2025 – A poche ore da Bangkok si trovano alcune delle aree protette più belle del Sud-est asiatico: i parchi nazionali thailandesi. Tra foreste pluviali, laghi verde smeraldo e scogliere di calcare, ogni anno qui arrivano migliaia di appassionati di natura, famiglie e chi cerca l’avventura. Dalla fitta giungla di Khao Yai alle acque limpide delle isole Similan, i paesaggi e le attività sono davvero tanti.

Khao Yai, la natura a due passi dalla città

Fondato nel 1962, Khao Yai National Park è il primo parco nazionale della Thailandia. A circa due ore d’auto da Bangkok, si estende su più di 2.000 chilometri quadrati di colline. Qui vivono più di 300 specie di uccelli, tra cui il grande bucero e il raro rufous-tailed robin. Non mancano elefanti indiani, orsi asiatici e gibboni dalle mani bianche. Le famiglie lo scelgono per passeggiate nei boschi, safari notturni e visite alle cascate Haew Suwat e Haew Narok.

Il parco mette a disposizione anche aree per campeggiare e glamping. “Una volta abbiamo visto un branco di elefanti attraversare la strada al tramonto”, racconta una guida locale. “Un’emozione che resta nel cuore”. Poco lontano, nella valle di Asoke, si producono alcuni dei vini più famosi del paese, un buon motivo in più per fare tappa qui.

Khao Sok, il silenzio del lago Cheow Lan

Nel sud, vicino a Surat Thani, si trova il Khao Sok National Park, famoso per il lago artificiale Cheow Lan. Creato negli anni Ottanta con la diga sul fiume Klong Saeng, il lago si estende per oltre 180 chilometri quadrati tra rocce calcaree e foresta pluviale. Alcuni botanici dicono che questa vegetazione è tra le più antiche al mondo.

Sulle sue acque tranquille ci sono eco-lodge su palafitte, semplici ma immersi in un silenzio quasi irreale. Si può pagaiare in canoa o seguire sentieri nella giungla, sperando di avvistare elefanti selvatici, orsi o la rara rafflesia, che fiorisce da ottobre a dicembre. Il fiume Sok è perfetto per il rafting. “La notte qui è un’altra cosa”, ha detto un turista tedesco sul molo. “Si sentono solo i suoni della foresta”.

Khao Sam Roi Yot e Kui Buri, paradisi per gli amanti degli uccelli e degli elefanti

Nella provincia di Prachuap Khiri Khan, a meno di quattro ore da Bangkok, i parchi di Khao Sam Roi Yot e Kui Buri sono tappe obbligate per chi ama vedere gli animali in libertà. Khao Sam Roi Yot, che significa “montagna dalle 300 cime”, ospita una grande palude d’acqua dolce circondata da picchi calcarei. Qui sono state contate più di 350 specie di uccelli, sia stanziali sia migratori.

I pescatori locali organizzano gite in barca per avvistare i delfini nel Golfo di Thailandia. Più all’interno, nel parco di Kui Buri, è quasi certo incontrare branchi di elefanti selvatici. “Vengono spesso a bere al tramonto”, spiega un ranger. “Ma si possono vedere anche leopardi e cani selvatici”.

Mu Ko Surin e Mu Ko Similan, immersioni tra squali balena e tartarughe

Al largo della costa occidentale thailandese, nel Mare delle Andamane, gli arcipelaghi di Surin e Similan sono mete da sogno per chi ama le immersioni. Le acque trasparenti sono famose per siti come Richelieu Rock e Ko Tachai, dove nuotano squali balena, mante giganti, barracuda e tartarughe verdi.

Le isole sono a circa 60 chilometri dalla terraferma, raggiungibili in motoscafo da Ranong o Khao Lak. Tra novembre e maggio, quando i parchi sono aperti, partono molte escursioni giornaliere. Chi vuole vivere tutto fino in fondo può scegliere una crociera liveaboard di più giorni. “Sotto la superficie sembra un altro mondo”, racconta una subacquea francese appena tornata.

Erawan, trekking tra cascate verde smeraldo

A tre ore da Bangkok, nella provincia di Kanchanaburi, c’è l’Erawan National Park, famoso per la sua cascata a sette livelli. L’acqua verde giada scende tra grotte ombreggiate e rapide bianche, creando scorci molto fotografati. Un sentiero di circa un chilometro e mezzo segue tutta la cascata, con punti panoramici e pozze naturali dove tuffarsi.

Non lontano dall’ingresso c’è la grotta Tham Phra That, raggiungibile dopo una salita di quasi 600 gradini. “È faticoso, ma ne vale la pena”, confida una giovane escursionista incontrata lungo il cammino.

Doi Inthanon, tra villaggi e cascate del Nord

Nel Nord spicca il massiccio del Doi Inthanon, la montagna più alta della Thailandia con i suoi 2.565 metri. Il parco è noto per le sue cascate – Mae Ya, Pha Dok Siew, Wachirathan e Siriphum – che sono al massimo durante la stagione delle piogge.

Ai margini del parco ci sono villaggi delle minoranze Karen e Hmong, dove si possono scoprire tradizioni locali e assaggiare piatti tipici. Diverse agenzie di Chiang Mai organizzano escursioni giornaliere verso il parco e le comunità montane.

I parchi nazionali thailandesi sono accessibili quasi tutto l’anno, tranne nei mesi monsonici, con regole chiare su ingressi e attività. Un patrimonio naturale che continua a richiamare viaggiatori da tutto il mondo, in cerca di paesaggi autentici e incontri ravvicinati con la biodiversità tropicale.

Change privacy settings
×