Scopri i 7 sentieri imperdibili per escursioni in Egitto

Scopri i 7 sentieri imperdibili per escursioni in Egitto

Scopri i 7 sentieri imperdibili per escursioni in Egitto

Giulia Ruberti

24 Novembre 2025

Il Cairo, 24 novembre 2025 – Le escursioni in Egitto, tra deserti e montagne, sono da sempre parte della vita quotidiana di chi abita queste terre. Oggi, chi decide di inoltrarsi nei sentieri del Sinai o lungo la costa del Mar Rosso si trova davanti a un paesaggio che mescola storia, spiritualità e natura incontaminata. Le guide beduine, custodi di questi luoghi da generazioni, accompagnano i viaggiatori tra valli aride e cime rocciose, in un percorso che è allo stesso tempo avventura e scoperta culturale.

Quando camminare in Egitto: clima e sicurezza sotto controllo

Il clima è un fattore decisivo per scegliere le escursioni in Egitto. Da giugno ad agosto il caldo nel Deserto Occidentale può superare i 40°C, rendendo pericolose le attività all’aperto. Per questo, gli escursionisti più esperti preferiscono i mesi più freschi, da marzo a maggio e da settembre a novembre. Le temperature in questi periodi sono più gentili. Nonostante l’ambiente duro, esistono sentieri adatti a vari livelli. Ma la sicurezza è sempre al primo posto: molte rotte richiedono la presenza obbligatoria di una guida locale, soprattutto perché alcuni sentieri possono chiudere improvvisamente. Nel 2024, per esempio, sia il Sinai Trail (550 km) sia il Red Sea Mountain Trail (170 km) sono stati interrotti per motivi di sicurezza.

Monte Sinai: un viaggio tra fede e panorami mozzafiato

Tra le mete più famose c’è il Monte Sinai (Gebel Musa), che si staglia a 2285 metri nel cuore della Penisola del Sinai. Il percorso classico è lungo circa 10 km e richiede 4-5 ore di cammino, alla portata anche di chi ha una buona preparazione. Spesso la salita si fa prima dell’alba, per godersi l’alba che illumina le montagne intorno. In cima si trova il Monastero di Santa Caterina, legato alla tradizione biblica del roveto ardente. Negli ultimi mesi, però, l’accesso al monastero è stato limitato a causa di una disputa tra i monaci e il governo egiziano.

Il sentiero più frequentato è il Camel Trail, ampio e ben segnato, che porta fino all’Elijah’s Basin. Da lì si salgono 750 gradini irregolari fino alla vetta, dove si trovano una piccola cappella affrescata e la grotta dove, secondo la tradizione, Mosè trascorse 40 giorni e 40 notti. Ci sono anche alternative come la “Scala del Pentimento”, una lunga scalinata di 3750 gradini costruita da un monaco come atto di espiazione. Ma spesso questa via resta chiusa per lavori o per motivi di sicurezza.

Dahab e Ras Abu Gallum: il fascino tra mare e deserto

Spostandosi verso la costa orientale del Sinai, la zona di Dahab offre una delle escursioni costiere più amate: dal famoso Blue Hole fino alla riserva di Ras Abu Gallum. Il sentiero segue la linea di costa per circa 8 km, un’ora e mezza di cammino tra scogliere e spiagge di ghiaia. Qui la natura è ricca: le piante mediterranee si sono adattate a un clima quasi tropicale. Lungo il percorso si incontrano campi beduini, dove si può fare una sosta per mangiare o passare la notte in semplici capanne di palma.

Monte Caterina: la cima più alta d’Egitto

Per chi cerca paesaggi meno battuti e più vari, il sentiero verso il Monte Caterina (Gebel Katarina), la vetta più alta d’Egitto con i suoi 2629 metri, parte dal villaggio di Santa Caterina. Si attraversano antichi monasteri, frutteti e resti della civiltà nabatea. Il percorso, lungo circa 10 km e della durata di 5 ore, regala viste sulle montagne di basalto nero e arenaria rosa. In cima c’è una cappella centenaria dove si può anche dormire.

Wadi Degla: un angolo di natura vicino al Cairo

Chi resta in città può trovare un po’ di pace nel Wadi Degla Protectorate, a pochi chilometri da Maadi. Qui, tra scogliere calcaree modellate dal vento, si snodano sentieri facili di 8-13 km, frequentati soprattutto nei weekend da runner e famiglie. Nei giorni feriali l’area è più tranquilla: con un po’ di fortuna si possono vedere volpi rosse o falchi della steppa.

Canyon di Nuweiba: colori e avventura nel deserto

A nord del Golfo di Aqaba, vicino a Nuweiba, i canyon interni attirano chi cerca scenari insoliti. Il più famoso è il Wadi Wishwashi, raggiungibile con una camminata di circa 2 km tra rocce color corniola e piscine naturali incastonate tra pareti d’argento. Per esplorare questi canyon è fondamentale affidarsi a guide beduine locali, facilmente trovabili nelle strutture della zona.

Consigli utili per chi vuole camminare in Egitto

In Egitto la stagione migliore per camminare è da settembre a maggio. Meglio evitare l’estate, quando il caldo può diventare pericoloso. È importante portare con sé molta acqua, protezione solare e vestiti adatti alle variazioni di temperatura del deserto. Per i percorsi più lunghi, come quelli nel Sinai o lungo la costa del Mar Rosso, servono sacco a pelo e tenda leggera. Spesso i bagagli vengono portati da cammelli o cavalli.

Le guide locali sono obbligatorie su molti sentieri: oltre a garantire sicurezza, aiutano a scoprire meglio la flora, la fauna e le tradizioni beduine. “La nostra esperienza nasce dall’ascolto della terra”, racconta Ahmed Mousa, guida di St Katherine’s Village. E aggiunge: “Solo così si può capire davvero cosa significa camminare nel deserto egiziano”.

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