Scopri il futuro del turismo italiano con Alessandra Priante, presidente di ENIT

Scopri il futuro del turismo italiano con Alessandra Priante, presidente di ENIT

Scopri il futuro del turismo italiano con Alessandra Priante, presidente di ENIT

Simona Carlini

11 Settembre 2025

Nel mondo attuale, il futuro dei viaggi è un argomento di grande rilevanza, soprattutto in un contesto in continua evoluzione. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Alessandra Priante, Presidente dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), per esplorare le dinamiche del settore turistico e le sue prospettive. Priante, con una carriera ricca di esperienze significative, è stata la prima italiana a guidare il Dipartimento Europa dell’UN Tourism (ex UNWTO). La sua visione è fondamentale per promuovere un turismo sostenibile e responsabile, un tema che ha acquisito sempre più importanza negli ultimi anni. Secondo il World Tourism Barometer di maggio 2025, oltre 300 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale nei primi tre mesi del 2025, segnando un incremento di circa 14 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024.

crescita del turismo globale

I dati sul turismo mondiale continuano a sorprendere, mostrando una crescita costante nonostante le sfide globali. Priante sottolinea che il settore è incredibilmente elastico, con una catena del valore complessa e reattiva. «I risultati di quest’anno superano persino quelli del 2019. Dopo il blocco imposto dalla pandemia, quando è stata data la possibilità di riprendere a viaggiare, le persone hanno risposto con entusiasmo. Il viaggio è un bisogno irrinunciabile, una condizione esistenziale. La pandemia ha costretto il settore a riflettere sulla sostenibilità, dando l’opportunità a grandi gruppi e piccole imprese di abbracciare questo concetto in modo significativo. Tuttavia, la sostenibilità richiede investimenti e una visione a lungo termine; è una scelta etica e professionale», spiega Priante.

Oggi, i turisti sono cambiati. In Europa, che rimane la regione più visitata al mondo, si osserva un aumento di viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Canada e Sud America. Questi turisti non solo visitano, ma spesso decidono di stabilirsi, comprare casa o persino sposarsi qui. Inoltre, l’età dei turisti sta cambiando, con le nuove generazioni, dai Millennials alla Gen Z, che cercano esperienze più significative e rapide.

destinazioni emergenti e nuovi trend di viaggio

La voglia di scoperta si riflette nella scelta di destinazioni emergenti. Priante evidenzia che l’Italia sta diventando una meta privilegiata per il turismo all’aria aperta, per gli sport e per il ciclismo. «Siamo la prima destinazione in Europa e la seconda al mondo per turismo business, il che è un risultato straordinario. Questo è il frutto di una collaborazione efficace tra pubblico e privato, che offre opportunità di lavoro significative per i giovani. Tra i trend emergenti notiamo un interesse crescente per le capitali dell’Est Europa, come Praga e Budapest, e anche per paesi nordici come Norvegia e Svezia, ora in ripresa dopo i timori legati alla guerra in Ucraina. L’Albania sta emergendo come una nuova stella del Mediterraneo», afferma Priante.

Un altro fenomeno è il city break, dove i turisti tendono a fermarsi nelle capitali per visitare le attrazioni principali. Priante sottolinea che questo deve diventare un’opportunità per esplorare anche le aree circostanti. «L’obiettivo è che ogni destinazione diventi un luogo di ritorno e non solo una tappa di passaggio», spiega.

affrontare l’overtourism con innovazione

Il tema dell’overtourism è una preoccupazione crescente nel settore. Priante è chiara: «Il vero problema non è l’overtourism in sé, ma come gestiamo le destinazioni. Con l’uso dell’intelligenza artificiale, possiamo prevedere i flussi di turisti e pianificare eventi per distribuire meglio le presenze. Il sovraffollamento è spesso il risultato di una cattiva gestione. Creare reti tra comuni vicini può aiutare a distribuire i turisti e migliorare l’esperienza complessiva», afferma.

Priante cita l’esempio de L’Aquila, che sta lavorando per diventare Capitale Italiana della Cultura nel 2026, e le Marche, dove il turismo ha riavviato l’economia locale grazie a iniziative legate ai cammini e alla gastronomia. «Offrire un’esperienza completa è fondamentale per la sicurezza e la soddisfazione dei viaggiatori», aggiunge.

intelligenza artificiale e pianificazione turistica

In qualità di ambassador dell’associazione Turismi.AI, Priante è un sostenitrice dell’uso dell’intelligenza artificiale nel settore turistico. «L’AI può migliorare notevolmente l’esperienza di viaggio, sia nella fase di pianificazione che durante il soggiorno. Strumenti di intelligenza artificiale possono analizzare enormi quantità di dati per offrire previsioni accurate sui flussi turistici, aiutando così a una pianificazione più efficace», spiega.

Infine, riguardo al cambiamento climatico e alla necessità di un turismo più responsabile, Priante sottolinea l’importanza di investire nella prevenzione e nella formazione di professionisti capaci di affrontare queste sfide. «Dobbiamo allocare risorse per migliorare l’ambiente e promuovere pratiche sostenibili. L’industria turistica deve essere parte della soluzione», conclude.

Con la sua esperienza e visione, Alessandra Priante rappresenta una voce autorevole in un settore in continua evoluzione, guidando il cambiamento verso un turismo più sostenibile e responsabile, capace di rispondere alle sfide del presente e del futuro.

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