Il Cairo, 21 novembre 2025 – Il Grand Egyptian Museum ha finalmente aperto le sue porte il 4 novembre, dopo vent’anni di attesa. La data scelta non è casuale: proprio il 4 novembre del 1922, Howard Carter scopriva la tomba di Tutankhamon. Oggi, a oltre un secolo di distanza, questo nuovo museo accoglie visitatori da ogni angolo del mondo con una collezione unica dedicata al giovane faraone e all’Antico Egitto.
Il museo più grande del mondo: numeri e architettura che lasciano a bocca aperta
Con i suoi 500mila metri quadrati e più di 100mila reperti, il Gem si candida a essere il museo archeologico più vasto del pianeta. Dodici grandi sale, cinquanta gallerie tematiche e una facciata triangolare in vetro lunga seicento metri raccontano la portata del progetto, firmato dallo studio Heneghan Peng Architects di Dublino. “Abbiamo voluto creare un dialogo continuo con le Piramidi”, ha spiegato uno degli architetti durante l’inaugurazione. E infatti, la posizione ribassata dell’edificio e le superfici in alabastro e cemento richiamano le forme delle tre piramidi di Giza, visibili da ogni angolo delle ampie vetrate.
Un passaggio pedonale di due chilometri, ancora in fase di completamento, collegherà direttamente il museo all’area archeologica delle Piramidi, rafforzando il legame tra passato e presente. “Sarà un percorso costellato di caffè e negozi”, raccontano dal museo, “pensato per accogliere i visitatori in ogni momento della giornata”.
Ramses II dà il benvenuto: storia e monumenti in grande stile
Appena entrati al Grand Egyptian Museum, a salutare i visitatori c’è la statua monumentale di Ramses II, alta undici metri e vecchia di oltre tremila anni. Fino a poco tempo fa, questa imponente figura troneggiava al centro di una rotatoria nel traffico caotico del Cairo; ora domina l’atrio gigantesco del museo, in uno spazio aperto attraversato da canali d’acqua fresca. “È come fare un salto indietro nel tempo”, racconta Ahmed, guida storica, mentre indica la grande scalinata che porta alle sale principali.
La scalinata è diventata un vero simbolo: tra portali, sfingi e statue, offre subito una panoramica sull’evoluzione dell’arte e della società egizia. Si può salire a piedi o sulla scala mobile, ma in entrambi i casi si attraversa una galleria ricca di iscrizioni e reperti che raccontano la lunga storia dell’Egitto.
La collezione: Tutankhamon e i tesori dell’Antico Egitto sotto i riflettori
Il cuore del Gem è la Galleria di Tutankhamon, allestita per la prima volta in modo completo e permanente. Oltre cinquemila reperti ricostruiscono la vita e il regno del faraone bambino: dalla celebre maschera funeraria al trono d’oro, dal sarcofago ai gioielli. “È come vedere la Gioconda”, scherza un visitatore italiano in fila per una foto davanti alla maschera protetta da una teca antiproiettile. Le luci soffuse e la ricostruzione a grandezza naturale della tomba creano un’atmosfera raccolta, quasi intima.
Ma non c’è solo Tutankhamon. Tra i pezzi più ammirati c’è anche la barca solare di Khufu (Cheope), lunga oltre quaranta metri, simbolo dell’ingegno degli antichi egizi. In totale, il museo espone circa 57mila reperti, molti provenienti dal vecchio Museo Egizio di piazza Tahrir o dalle ultime scoperte nella necropoli di Saqqara.
Visitare il Gem: biglietti, orari e consigli per non perdere tempo
Per tutto novembre il biglietto d’ingresso – circa 26 euro – si può comprare direttamente alle biglietterie, anche con carta di credito. Dal 1 dicembre 2025, però, servirà prenotare online sul sito ufficiale. “Serve a gestire meglio i flussi”, spiegano dalla direzione. Nei primi giorni di apertura si sono già viste lunghe code, soprattutto nei weekend: molte famiglie del Cairo hanno colto l’occasione per scoprire il nuovo simbolo della città.
Le didascalie dei reperti sono disponibili anche in italiano, e i pannelli sono chiari, pensati per un pubblico internazionale. Qualcuno ha notato un certo minimalismo negli strumenti digitali, ma l’esperienza resta coinvolgente anche per chi non è un esperto di archeologia.
Come arrivare al Cairo: voli diretti dall’Italia
Il Grand Egyptian Museum è già la prima attrazione turistica del Cairo. Per chi parte dall’Italia, Egyptair collega la capitale egiziana con Milano Malpensa e Roma Fiumicino con trenta voli diretti a settimana. Fino al 31 marzo ci sono tariffe speciali: da Roma a Il Cairo si vola a partire da 126 euro (solo andata nei giorni feriali), mentre per un weekend andata e ritorno il prezzo parte da 170 euro, bagaglio incluso.
Il museo è solo una delle anime della città: “Il Cairo è una città a strati”, spiega Mona, che vive a Zamalek. “C’è sempre qualcosa da scoprire, tra mercati storici e nuovi quartieri”. Ma in questi giorni, è il Gem a rubare la scena: un ponte tra passato e futuro che promette di cambiare per sempre il volto culturale della capitale egiziana.