Scopri le 10 esperienze imperdibili a Veracruz, Messico

Scopri le 10 esperienze imperdibili a Veracruz, Messico

Scopri le 10 esperienze imperdibili a Veracruz, Messico

Simona Carlini

10 Novembre 2025

Veracruz, 10 novembre 2025 – Arrivare nello Stato di Veracruz, sulla costa orientale del Messico, significa immergersi in un caleidoscopio di paesaggi: spiagge, montagne, città storiche e siti archeologici che custodiscono secoli di storia e tradizioni. In appena una settimana, tra il porto di Veracruz City e le colline di Xalapa, si possono vivere esperienze che vanno dalla danza tradizionale al caffè fatto a mano, passando per piramidi precolombiane e panorami da togliere il fiato. Ecco dieci tappe da non perdere per scoprire il vero volto di questa terra.

Veracruz City: il cuore che batte al ritmo del zócalo

Nel centro di Veracruz City, ogni via conduce al suo zócalo, la piazza principale, ombreggiata da palme e circondata da portici in stile coloniale. Qui, soprattutto durante il Carnevale di febbraio o nei fine settimana, la piazza si accende di vita: bande musicali, gruppi di danza e venditori ambulanti animano l’atmosfera fino a notte fonda. I locali, i cosiddetti jarochos, si scatenano nel danzón, un ballo tradizionale con radici cubane che ancora oggi dà il ritmo alle serate del sabato. “Non è solo un ballo, è uno stile di vita”, spiega un anziano ballerino, mentre la musica si diffonde tra i tavolini dei caffè.

Gran Café de la Parroquia: la magia del lechero

Entrare al Gran Café de la Parroquia è come fare un salto indietro nel tempo, a un rituale che va avanti dal 1808. Basta battere il cucchiaino sul bicchiere per chiamare il cameriere in giacca bianca, che versa con mano esperta caffè e latte caldo da grandi bollitori di ottone. Nasce così il famoso lechero, la bevanda simbolo della città. Il locale, aperto dalle 7 del mattino a mezzanotte, ha ispirato molti imitatori, ma la tradizione resta intatta tra fotografie d’epoca e arredi vintage.

Quiahuiztlán: tra rovine, giungla e mare

A 76 chilometri da Veracruz City, su un altopiano ai piedi di una montagna carsica, si trova Quiahuiztlán, sito archeologico totonaco risalente al IX secolo. Due piramidi, più di 70 tombe e un campo da gioco offrono una vista spettacolare sul Golfo del Messico. Secondo gli storici, qui i Totonachi videro per la prima volta gli spagnoli nel 1519. Poco distante, la spiaggia di Playa La Mancha è perfetta per una pausa tra mare e laguna.

Xalapa: la capitale culturale tra caffè e panorami

Pochi sanno che la vera capitale dello stato non è Veracruz City, ma Xalapa, città universitaria famosa per aver dato il nome al peperoncino jalapeño. Il centro storico è un intreccio di librerie indipendenti, caffè e locali notturni. Nel verde del Parque Juárez, tra venditori di palloncini e lustrascarpe, si respira un’aria vivace. Dal lato sud della città si gode una vista unica sul profilo colorato delle case, con alle spalle il maestoso Pico de Orizaba innevato.

Museo de Antropología: le grandi teste olmeca e i tesori precolombiani

A nord di Xalapa si trova il Museo de Antropología, uno dei più importanti del Messico dopo quello della capitale. Qui sono esposte sette delle diciassette enormi teste olmeca mai ritrovate, insieme a reperti delle civiltà Totonaca e Huasteca. Le sale seguono un percorso cronologico, tra giardini curati e spazi aperti; le spiegazioni sono in spagnolo, ma si trovano anche schede in inglese.

Coatepec: la capitale messicana del caffè

A pochi chilometri da Xalapa c’è Coatepec, famosa per la produzione di caffè arabica fin dal 1808. Passeggiando per le sue strade acciottolate si sente ovunque il profumo dei chicchi tostati. Il Museo del Café racconta la storia della coltivazione locale; nei bar come Matita de Café o El Café de Avelino si possono assaggiare miscele artigianali e ascoltare le storie dei baristi. Un taxi da Xalapa costa circa 150 pesos a tratta.

Orizaba: il Palacio de Hierro e musei da scoprire

Nel centro di Orizaba spicca il Palacio de Hierro, edificio in ferro progettato da Gustave Eiffel e assemblato pezzo per pezzo nel 1892. Oggi ospita musei dedicati alle radici locali, alla birra artigianale e alla scienza per bambini. Dopo la visita, una sosta al Gran Café de Orizaba è d’obbligo per assaggiare un caffè preparato secondo la tradizione.

Pico de Orizaba: la vetta più alta del Messico

Con i suoi 5636 metri, il Pico de Orizaba domina il paesaggio. Per ammirarlo si può salire in funivia fino al Cerro del Borrego o affidarsi a guide esperte per escursioni fino ai rifugi più alti, come il Fausto González Gomar. La vetta è riservata ad alpinisti esperti; chi resta in città può comunque godersi la vista della montagna innevata nelle giornate limpide.

Papantla: i voladores e la danza sacra

A Papantla, nota per la produzione di vaniglia, si può assistere ancora oggi al rituale dei voladores, riconosciuto dall’UNESCO. Quattro uomini salgono su un palo alto 30 metri e si lanciano ruotando nel vuoto, mentre un quinto suona tamburo e flauto sulla piattaforma in cima. Le esibizioni si tengono davanti alla cattedrale ogni due ore, tra le 9 e le 17:30, nei fine settimana.

El Tajín: piramidi e campi da gioco sacri

A soli dieci chilometri da Papantla si trovano le rovine di El Tajín, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO. La Pirámide de los Nichos, alta 18 metri, domina un complesso con diciassette campi da gioco cerimoniale. Sulle pareti si vedono ancora bassorilievi che raccontano sacrifici umani legati ai rituali sportivi dell’epoca. Per arrivare si può prendere un bus dalla Calle 16 de Septiembre o un taxi, che costa circa 120 pesos.

Veracruz è così un viaggio tra passato e presente, dove ogni tappa racconta una storia diversa – fatta di musica, sapori e antiche civiltà – che continua a vivere nelle piazze e nei mercati della costa messicana.

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