Scopri le 12 esperienze imperdibili a Marrakesh, Marocco

Scopri le 12 esperienze imperdibili a Marrakesh, Marocco

Scopri le 12 esperienze imperdibili a Marrakesh, Marocco

Luca Mangano

11 Novembre 2025

Marrakesh, 11 novembre 2025 – Marrakesh continua a incantare chiunque la visiti: chi cerca un po’ di relax, chi ama l’arte o chi vuole godersi sapori intensi. In questa città, dove la storia si fonde con il presente, scegliere cosa vedere può diventare difficile. Ma con qualche dritta giusta, anche pochi giorni bastano per assaporare il meglio della “Città Rossa”.

Hammam e benessere: il rito del relax marocchino

Partire con un hammam significa entrare in una tradizione antica. Al WA Spa di Dar el Bacha, proprio nel cuore di Marrakesh, si comincia con il vapore, si passa al sapone nero all’olio d’oliva e si finisce con un massaggio rilassante. “È il modo migliore per scrollarsi di dosso la stanchezza del viaggio e prepararsi alla città”, racconta Amina, terapista del centro. Qui si possono scegliere trattamenti con argilla ghassoul, oli essenziali e massaggi che durano anche un’ora e mezza. Un’esperienza che molti definiscono “rigenerante”, soprattutto dopo una giornata tra i vicoli affollati della medina.

Cucina marocchina: tra mercati e tour guidati

La cucina marocchina è un mix di influenze berbere, arabe, ebraiche e francesi. Chi vuole andare oltre il solito couscous può affidarsi ai tour di Moroccan Food Adventures. Dalla piazza Djemaa El Fna – il cuore pulsante della città – alle botteghe nascoste, le guide portano a scoprire spezie, tajine e dolci al miele. “Ogni piatto ha la sua storia”, spiega Youssef, guida gastronomica. Chi ha più tempo può anche fare un salto a Essaouira, con tappe gastronomiche e visite culturali.

Arte contemporanea: Marrakesh si fa spazio

Negli ultimi anni, Marrakesh è diventata una tappa obbligata per l’arte contemporanea nordafricana. Gallerie come Comptoire de Mines, ospitata in una villa art déco a Gueliz, e Siniya 28, specializzata in Art Naïf, mostrano artisti emergenti e affermati. Il museo MACAAL e la Montresso Foundation organizzano progetti internazionali e residenze d’artista. “Durante la fiera 1-54, tra gennaio e febbraio, la città si riempie di collezionisti e appassionati”, ricorda Fatima, curatrice locale. Meglio prenotare in anticipo.

Sidi Ghanem: il quartiere dei creativi

A pochi chilometri dal centro, il quartiere di Sidi Ghanem è la casa di studi di design dove tradizione e novità si incontrano. Qui si trovano le ceramiche dipinte di LRNCE, le creazioni pop di Hassan Hajjaj nel suo showroom Jajjah e le lampade art déco di Atelier Landon. Maison Sarayan è un mix tra ristorante e boutique d’arredo. Il consiglio degli abitanti? Organizzare bene il ritorno col tassista: trovare un passaggio nelle ore di punta può essere una bella impresa.

Mercatini e shopping: il vintage di Bab el-Khemis

Chi ama il vintage non può perdersi il mercato delle pulci di Bab el-Khemis. Alla porta nord della medina, si trovano pezzi d’arredo provenienti da hotel storici come La Mamounia e oggetti unici recuperati da vecchie case. Giovedì e domenica sono i giorni migliori per curiosare tra lampade, mobili e argenteria. “Basta fermarsi a chiacchierare con i venditori per scoprire storie incredibili”, racconta Karim, antiquario della zona.

Cultura dal vivo: tramonto al Café Clock

Il Café Clock è un punto di ritrovo per locali e expat. Ogni giovedì sera, il cortile si anima con racconti tradizionali marocchini tradotti anche in inglese. Durante la settimana, spazio a concerti che mescolano oud, musica gnawa e band femminili come le Houariyat. “Qui si sente davvero l’anima della città”, racconta Samira, frequentatrice abituale.

Esperienze fuori dal comune: mongolfiere e piscine tra gli ulivi

Chi cerca qualcosa di diverso può provare un volo in mongolfiera all’alba, con viste sulla città e sulle montagne dell’Atlante che restano impresse. Ciel d’Afrique è una delle compagnie più affidabili, attiva da più di trent’anni. Chi invece vuole rilassarsi può scegliere il Beldi Country Club: sei piscine immerse tra ulivi e rose a soli dieci minuti dal centro. Il club offre anche corsi di ceramica per bambini e un piccolo souq artigianale.

Gueliz: la nuova cucina tra tradizione e innovazione

Nel quartiere moderno di Gueliz, ristoranti come Sahbi Sahbi (gestito da donne), Plus 61 (cucina australiana con ingredienti locali) e Le Petit Cornichon (famoso per la côte de boeuf) rappresentano la nuova scena gastronomica. Petanque Social Club propone piatti vegetariani in un giardino profumato di gelsomino.

Giardini Majorelle: un’oasi nel cuore della città

Il Jardin Majorelle, creato dal pittore Jacques Majorelle nel 1922, è celebre per i suoi sentieri ombreggiati tra piante esotiche e le strutture blu cobalto. Il museo berbero al suo interno ospita oltre 600 oggetti, tra gioielli e abiti tradizionali. Meglio prenotare online: alle 8:30 del mattino si può godere della pace del luogo prima dell’arrivo dei turisti.

Djemaa el Fna: il teatro sotto le stelle

Quando cala il sole, la piazza Djemaa el Fna si trasforma in un vero spettacolo: acrobati, narratori, incantatori di serpenti e bancarelle con harira e tajine fumanti fino a tarda notte. I caffè Argana e Zeitoun offrono una vista perfetta su questo show serale.

Bahia Palace: splendore e storia

Il Palazzo Bahia, costruito nel XIX secolo dal Gran Visir Si Moussa, colpisce per i suoi mosaici colorati, i soffitti intagliati e i cortili profumati dai giardini. Accanto si trova il Mellah, l’antico quartiere ebraico, dove le sinagoghe Negidim e Lazama raccontano storie poco conosciute.

Marrakesh resta così: una città che sorprende ad ogni angolo, capace di mescolare passato e presente senza mai perdere la sua anima.

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