Scopri le 26 nuove riserve della Biosfera Unesco: São Tomé diventa il primo Stato 100% green

Scopri le 26 nuove riserve della Biosfera Unesco: São Tomé diventa il primo Stato 100% green

Scopri le 26 nuove riserve della Biosfera Unesco: São Tomé diventa il primo Stato 100% green

Silvana Lopez

6 Ottobre 2025

L’UNESCO ha recentemente annunciato l’inclusione di 26 nuove riserve della biosfera in 21 Paesi, segnando un importante ampliamento delle aree naturali protette. Questo evento rappresenta il più significativo incremento annuale delle riserve negli ultimi venti anni, in linea con il programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB). Dal 2018, sono stati aggiunti 142 nuovi siti, portando il totale delle riserve a coprire un milione di chilometri quadrati, un’area equivalente a quella della Bolivia. Fin dal 1971, queste riserve hanno avuto un ruolo cruciale nella salvaguardia della biodiversità globale, contribuendo alla protezione di oltre 13 milioni di chilometri quadrati di ecosistemi terrestri e marini.

L’espansione delle riserve non solo mira a proteggere biosistemi fragili, ma promuove anche mezzi di sussistenza sostenibili per le comunità locali. Infatti, le riserve della biosfera tutelano alcuni degli ambienti più delicati e ospitano oltre il 60% delle specie di vertebrati terrestri, insieme a una vasta gamma di ecosistemi marini e terrestri.

L’obiettivo di Kunming-Montreal

Il recente ampliamento delle riserve della biosfera si allinea con l’obiettivo globale di Kunming-Montreal, che prevede la conservazione del 30% della terra e del mare entro il 2030. Attualmente, la Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera conta 785 siti, proteggendo circa il 5% del pianeta. Le nuove riserve rappresentano un passo avanti significativo verso il raggiungimento di questi obiettivi di conservazione e sostenibilità.

Tra i nuovi siti riconosciuti, sei Paesi – Angola, Gibuti, Guinea Equatoriale, Islanda, Oman e Tagikistan – hanno accolto la loro prima riserva della biosfera. La Riserva della Biosfera di Quiçama in Angola, ad esempio, si estende per 206 chilometri di costa atlantica, attraversando una varietà di ecosistemi da savane a foreste e ospitando una ricca fauna, tra cui elefanti, lamantini e oltre 200 specie di uccelli.

Un riconoscimento unico per São Tomé e Príncipe

Una delle notizie più sorprendenti è l’inclusione di São Tomé e Príncipe, il primo Stato al mondo a essere completamente designato come riserva della biosfera. Questo riconoscimento segue la precedente designazione dell’Isola di Príncipe, che ha portato a significativi sforzi di ripristino delle mangrovie e allo sviluppo di pratiche di ecoturismo. La scelta di designare l’intero Stato come riserva della biosfera rappresenta un esempio straordinario di impegno per la sostenibilità e la conservazione ambientale.

I nuovi siti globali

L’elenco delle nuove riserve è variegato e include siti da tutto il mondo. Ecco alcuni dei principali riconoscimenti:

  1. Albania: Riserva della biosfera della valle di Vjosa
  2. Gibuti: Riserva della Biosfera di Godoria, che comprende l’Arcipelago dei Sette Fratelli
  3. Cina: Riserva della Biosfera di Daqingshan e quella di Zhouzhi
  4. Etiopia: Riserva della biosfera della foresta di Anywaa
  5. Francia: Due nuove riserve, il Lac du Bourget e le Paludi e Maree tra la Loira e la Vilaine
  6. Grecia: Riserva della Biosfera del Monte Parnon
  7. India: Riserva della biosfera del deserto freddo

Anche altri Paesi come Giordania, Madagascar, Malesia, Mongolia, Oman, Portogallo, Arabia Saudita e Svezia hanno contribuito all’espansione della rete di riserve della biosfera.

Il congresso mondiale delle riserve della biosfera

La decisione di riconoscere queste nuove aree è stata ufficialmente annunciata durante il quinto Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera, tenutosi a Hangzhou, in Cina. Questo importante evento ha riunito oltre 2000 esperti internazionali, dai decisori pubblici ai rappresentanti delle comunità indigene, per discutere i progressi compiuti e delineare strategie per il futuro. Durante il congresso, la direttrice generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, ha esortato i Paesi membri a istituire almeno una riserva della biosfera entro il 2035, sottolineando l’importanza di questi “laboratori viventi” per affrontare le sfide ambientali globali.

Con l’imminente entrata in vigore del Trattato BBNJ nel gennaio 2026, che mira a proteggere la biodiversità oceanica, i Paesi avranno nuove opportunità per gestire aree protette in alto mare, basandosi su dati scientifici e piani di gestione solidi. Questo rappresenta un ulteriore passo verso un futuro in cui la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse naturali possano coesistere in armonia.

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