Scopri le 6 avventure on the road più epiche del Messico

Scopri le 6 avventure on the road più epiche del Messico

Scopri le 6 avventure on the road più epiche del Messico

Simona Carlini

14 Novembre 2025

Città del Messico, 14 novembre 2025 – Viaggiare in Messico su quattro ruote vuol dire immergersi in scenari sempre diversi: dalle coste selvagge alle città coloniali, fino alle antiche rovine. Il Paese si apre con sei itinerari, ognuno con un carattere unico, tra deserti, giungle e spiagge bagnate da acque turchesi. Chi li ha già percorsi assicura: un viaggio che non si dimentica facilmente.

Baja California: deserto e oceano da esplorare

Si parte da Tijuana e si arriva a Los Cabos, attraversando circa 1600 chilometri lungo la penisola della Baja California. Qui il paesaggio è un mix di canyon rocciosi, spiagge deserte e strade quasi senza traffico. “Guidare qui è come entrare in un altro mondo”, racconta un viaggiatore incontrato a Ensenada. Tra febbraio e marzo, nelle acque vicine si vedono le balene blu. Da non perdere una tappa a Valle de Guadalupe per un calice di vino locale, prima di scendere verso le isole di Loreto, famose per la loro ricca vita marina. Da La Paz, la scelta è tra surf a Todos Santos o immersioni a Cabo Pulmo. L’ultimo brindisi? Nei resort di Los Cabos, tra musica e piatti di pesce freschissimo.

Il Sud del Messico: sapori forti e storia antica

Chi cerca cucina tradizionale e siti archeologici trova pane per i suoi denti nel percorso da Città del Messico a Mérida, quasi 3000 chilometri di viaggio. Dopo una sosta a Puebla per assaggiare il famoso mole, si arriva a Oaxaca, città d’arte e gastronomia. Da qui, si scende verso le spiagge di Puerto Escondido o Mazunte, dove il tempo sembra rallentare. Si risale poi verso San Cristóbal de las Casas e Palenque, cuore pulsante della civiltà Maya. “La giungla qui ha un odore tutto suo”, confida una guida locale. L’itinerario finisce a Mérida, punto di partenza ideale per visitare Uxmal. Attenzione però: la strada tra Palenque e San Cristóbal è nota per blocchi e va percorsa solo di giorno.

Yucatán: cenote e rovine Maya da scoprire

Il giro della Penisola dello Yucatán (da Cancún a Puerto Morelos, circa 1100 chilometri) è un must per chi ama la storia e la natura. Foreste fitte coprono gran parte dell’interno, mentre sulla costa si alternano spiagge bianchissime e acque limpide. La prima tappa è Valladolid, dove ci si può tuffare in un cenote: “I Maya li vedevano come porte per l’aldilà”, spiega una guida. Poco lontano, le rovine di Chichén Itzá attirano visitatori da tutto il mondo. A Mérida si assaggia una cucina regionale dai sapori intensi. Proseguendo verso sud-est si incontrano la Laguna Bacalar e le scogliere di Tulum. Il periodo migliore? Da novembre a marzo, quando il clima è più fresco e le città si animano di festival.

Costa Pacifica e Barranca del Cobre: l’avventura in treno e su strada

Da Guadalajara a Chihuahua, passando per la costa pacifica e la spettacolare Barranca del Cobre, il viaggio copre quasi 1800 chilometri. Guadalajara accoglie con mariachi e piatti tipici; poco fuori città, Tequila è il luogo perfetto per assaggiare distillati nelle sue storiche distillerie. Si prosegue verso Puerto Vallarta e Sayulita, paradisi per surfisti e appassionati d’arte. A Mazatlán, il centro storico torna a vivere tra botteghe e gallerie di arte indigena. Da Los Mochis parte il famoso treno El Chepe: dieci ore tra canyon profondi e villaggi sospesi nel tempo. “Il panorama dal finestrino è qualcosa di unico”, racconta chi ha fatto tutta la tratta fino a Creel.

Vulcani vicino a Città del Messico: natura a portata di mano

Un percorso breve ma intenso di circa 300 chilometri, che ruota attorno ai vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl. Si parte dalla capitale per una camminata nel Parco Nazionale Izta-Popo Zoquiapan, poi una sosta a Tepoztlán, tra templi aztechi e mercatini colorati. A Cuernavaca si visita il Palacio de Cortés, testimonianza della conquista spagnola. L’ultima tappa è il Parco Nazionale Cumbres del Ajusco: qui si può salire fino al Pico del Águila o fermarsi in una delle tante tavole calde per un buon champurrado caldo e quesadillas appena fatte.

Il cuore del Messico: tra arte, storia e natura

L’ultimo itinerario va da San Miguel de Allende a Xilitla, attraversando circa 1050 chilometri tra città coloniali, vigneti e siti archeologici. San Miguel sorprende con le sue gallerie d’arte e i rooftop bar; nei dintorni ci sono sorgenti termali e la zona archeologica di Cañada de la Virgen. Dolores Hidalgo è la culla dell’indipendenza messicana, mentre Guanajuato incanta con i suoi vicoli colorati (ma occhio al traffico). Da Querétaro si raggiungono facilmente Tequisquiapan e Bernal, tappe della Ruta de Vino y Queso. Infine, la Sierra Gorda regala missioni storiche e sentieri nella foresta nebulosa, prima di arrivare a Xilitla, dove Las Pozas – il giardino delle sculture – lascia senza fiato.

Consigli per chi guida in Messico

Meglio scegliere le strade a pedaggio (cuota), più sicure e tenute meglio rispetto alle alternative gratuite. Guidare di notte è sconsigliato: dossi nascosti, buche profonde e poca illuminazione sono all’ordine del giorno. “I limiti di velocità? Spesso sono solo un consiglio”, scherza un tassista di Città del Messico. In caso di controlli, mantenere la calma: nella maggior parte dei casi basta spiegarsi per ripartire senza problemi. Numeri utili in emergenza: 911 (polizia), 065 (ambulanza), 068 (vigili del fuoco) e 078 (soccorso stradale).

Un viaggio on the road in Messico non è solo spostarsi da un posto all’altro. È una scoperta lenta di paesaggi, sapori e storie che restano nel cuore molto dopo il ritorno a casa.

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