Queenstown, 14 giugno 2024 – Nel cuore dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, Queenstown è da anni una delle mete alpine più amate in tutto il mondo. Ma chi si limita alla città rischia di perdere il meglio. Intorno a Queenstown si aprono itinerari e paesaggi che meritano almeno un giorno in più. Dalle miniere d’oro di Arrowtown alle vette innevate del Tasman Glacier, passando per vigneti, laghi e sentieri di montagna: qui la Nuova Zelanda invita a rallentare e a scoprire un’altra faccia del paese.
Arrowtown: storia e colori d’autunno
A soli venti minuti da Queenstown, Arrowtown si presenta come un piccolo borgo dal fascino antico. Un tempo rifugio per cercatori d’oro, oggi è un gioiello sulle rive dell’Arrow River. Al Lakes District Museum & Gallery si ripercorre la storia locale, dai primi insediamenti Māori alla corsa all’oro dell’Ottocento. Camminando per la via principale si incontrano vecchi edifici, gallerie d’arte, caffè e negozi. In aprile, con l’Arrowtown Autumn Festival, il paese si colora di rosso e oro: le foglie cadono lente, i bambini raccolgono castagne, e la gente si ferma a chiacchierare davanti a una fetta di torta.
Gibbston Valley: tra vigneti e pedalate
Chi ama il vino conosce bene la Gibbston Valley, famosa per il suo Pinot Noir. Da Arrowtown parte una pista ciclabile che attraversa ponti sospesi e segue il fiume per 23 chilometri. Tra filari ordinati e cantine come Gibbston Valley Winery, Peregrine Wines, Coal Pit e Mt Rosa Wines, si può noleggiare una e-bike da “Better by Bike”, pedalare con calma e fermarsi a degustare formaggi e vini. “Qui il tempo sembra davvero fermarsi”, confida un produttore locale. Per chi preferisce, ci sono tour guidati in minivan: stessa strada, ritmo diverso.
Wānaka e Cromwell: laghi, ciliegi e curve mozzafiato
Un giro di circa tre ore collega Queenstown a Wānaka e Cromwell. Si sale lungo la Crown Range Road, tra tornanti e panorami da togliere il fiato, con voglia di fermarsi a ogni curva. Da non perdere il Cardrona Hotel, uno dei pub più antichi della Nuova Zelanda, con il suo legno scuro, il caminetto acceso e la birra artigianale. Poco più avanti, la “Cardrona Bra Fence”, una recinzione coperta da centinaia di reggiseni lasciati dai viaggiatori. A Wānaka il lago riflette le montagne, e il paese si anima tra bar e negozi. Cromwell è terra di frutteti: in estate i cartelli “Pick your own cherries” invitano a raccogliere ciliegie direttamente dagli alberi.
Lake Dunstan Trail: pedalare tra storia e natura
Dal 2021, la Lake Dunstan Trail unisce Cromwell a Clyde con 41 chilometri di pista ciclabile panoramica. Il percorso attraversa vecchi villaggi minerari, costeggia il lago su passerelle sospese e affronta salite impegnative. Non è una gita per chi è alle prime armi: “Serve un po’ di esperienza e gambe allenate”, avverte un istruttore di “Bike It Now!”. Il servizio offre bici, anche elettriche, casco e navetta per il ritorno. Chi parte da Queenstown può prenotare il transfer in anticipo.
Routeburn Valley: trekking tra foreste e cascate
Il Routeburn Track è uno dei sentieri più noti della Nuova Zelanda. Percorrerlo tutto richiede tre giorni, ma molti optano per una camminata giornaliera nella valle. Si parte dal parcheggio vicino a Glenorchy, a un’ora da Queenstown, poi si sale tra faggi secolari e ruscelli limpidi. Alcuni si fermano alla Routeburn Flats Hut (3-5 ore andata e ritorno), altri arrivano fino alle Routeburn Falls Hut (5-7 ore). “Il silenzio qui è diverso”, racconta una escursionista tedesca seduta su una roccia a guardare le nuvole che scorrono veloci.
Milford Sound: volo e crociera nel fiordo
Per chi vuole vedere il meglio senza dodici ore di pullman, la soluzione è volare da Queenstown a Piopiotahi/Milford Sound. In quaranta minuti si sorvolano le Alpi neozelandesi, poi si scende nel cuore del fiordo per una breve crociera tra cascate e foche. Air Milford e True South Scenic Flights propongono pacchetti Fly/Cruise/Fly con transfer dall’hotel. “Il meteo fa la differenza”, spiegano i piloti: se piove o c’è nebbia, si rimanda al giorno dopo.
Tasman Glacier: sci sul ghiacciaio più lungo
Da giugno a settembre, chi cerca un’esperienza fuori dal comune può volare fino all’Aoraki/Mt Cook per sciare sul Tasman Glacier. Il viaggio parte presto: transfer dall’hotel a Queenstown Airport, poi quaranta minuti di volo fino a Mt Cook Airport. Da lì uno ski-plane porta gli sciatori in quota per due discese da 8-10 chilometri ciascuna. “Non capita spesso di sciare su un ghiacciaio con vista sull’Aoraki”, sorride una guida locale mentre sistema gli sci sulla neve dura.
Alle 17, davanti al bancone del Cardrona Hotel, un gruppo di ciclisti brinda con una pinta di birra chiara. Fuori, il sole cala dietro le montagne. Qualcuno racconta la giornata appena passata, altri già pensano alla prossima avventura.
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