San Cristóbal de Las Casas, 8 novembre 2025 – Nel cuore del Chiapas, tra montagne e foreste che segnano il confine con il Guatemala, si nasconde una terra che custodisce ancora l’anima più autentica del Messico. Qui, tra le piazze di San Cristóbal de Las Casas e i villaggi indigeni delle alture, storia, natura e cultura millenaria dei Maya convivono da secoli. Un territorio dove, nonostante le tensioni politiche che ogni tanto tornano a galla, la vita scorre tra mercati colorati, antiche rovine e paesaggi sospesi nel tempo.
Chiapas a tavola: un’esplosione di sapori
A Comitán de Domínguez la cucina è un vero racconto della ricchezza naturale della zona. Nei ristoranti del centro, come il Comiteca 1948 o il vivace Mercado San José, si gustano piatti a base di mais. Tra questi, i chinculguajes, tortillas spesse farcite con fagioli, coriandolo e peperoncino, o il pozol de cacao, una bevanda densa fatta con masa e cacao. Ci sono anche piatti più robusti, come il hueso Comiteco, uno stinco di maiale cotto a fuoco lento in salsa agrodolce, e il pan compuesto, una torta rotonda con pollo, barbabietole e formaggio fresco. Da non perdere il Comiteco, un distillato simile al mezcal, prodotto con agave Americana e piloncillo, che regala profumi floreali e un finale dolce di miele.
Tra piazze e mercati: la vita di tutti i giorni
Passeggiando per il centro storico di Comitán, tra le 9 e le 11 del mattino, si incontrano artigiani che montano le loro bancarelle nel Parque Central Benito Juárez. Sotto l’ombra degli alberi e accanto alla pagoda ottocentesca, la città si anima soprattutto nei fine settimana. Poco lontano, la chiesa di Santo Domingo, gialla come una banana matura, racconta secoli di storia coloniale. Accanto, il Centro Cultural Rosario Castellanos ospita murales che raccontano la vita e le opere della scrittrice chiapaneca più famosa.
Spostandosi verso est, il quartiere di La Pila conserva case con tetti in terracotta e strade lastricate. Il Templo de San Caralampio, costruito nel 1852, spicca per i suoi colori albicocca e corallo. Al mercato Primero de Mayo, tra montagne di frutta e verdura, si respira l’anima più popolare della città.
Laghi alpini e natura selvaggia al confine
A circa 60 chilometri da Comitán, il Parque Nacional Lagunas de Montebello offre uno spettacolo quasi surreale: 59 laghi dalle tonalità smeraldo e blu intenso, circondati da foreste di pini e querce. Il villaggio di Tziscao è la porta d’ingresso al parco. Qui si comprano i biglietti da mostrare ai controlli e si può trattare un giro in tuk tuk per raggiungere le lagune più nascoste. Al Lago Internacional si può persino attraversare a piedi il confine con il Guatemala, segnato da un obelisco bianco. Al Lago Pojoj si noleggiano zattere e kayak per esplorare l’Isla de las Orquídeas, mentre i Cinque Laghi regalano viste spettacolari tra le montagne.
La marimba: il cuore pulsante di Tuxtla Gutiérrez
A Tuxtla Gutiérrez, la marimba non è solo uno strumento musicale, ma un simbolo dell’identità locale. Ogni sera, soprattutto tra le 18 e le 20:30 dal mercoledì alla domenica, il Parque de la Marimba si trasforma in una grande pista da ballo all’aperto. “La gente viene qui per ascoltare la musica e ballare insieme,” racconta un anziano del posto. Il Museo de la Marimba conserva strumenti antichi e racconta la storia di questa tradizione arrivata dall’Africa occidentale.
Il Cañón del Sumidero: natura da brivido
A nord-est di Tuxtla si apre il Cañón del Sumidero, una gola profonda fino a mille metri scavata dal Río Grijalva. Le escursioni in barca partono da Chiapa de Corzo o dall’imbarcadero Cahuaré: due ore tra pareti a picco, cascate stagionali come l’Árbol de Navidad e grotte dai colori minerali. “Abbiamo visto cormorani, aironi e persino coccodrilli,” racconta una guida locale. Dalla strada panoramica Calzada al Sumidero si godono invece i panorami più spettacolari.
L’arte tessile Maya di San Cristóbal
A San Cristóbal de Las Casas, il tessile è più di un mestiere: è un’arte viva. Il Centro de Textiles del Mundo Maya conserva oltre 500 pezzi fatti a mano dalle comunità indigene della zona. Nelle botteghe come Sna Jolobil o Kuxul Pok’, fondata da Alberto Lopez Gomez (presente anche alla New York Fashion Week), si trovano huipiles unici e tappeti con motivi tradizionali. “Ogni pezzo è diverso dall’altro,” spiegano le artigiane di Zinacantán.
Palenque: tra piramidi nascoste e giungla
Infine, a nord dello stato, le rovine di Palenque emergono dalla foresta tropicale come un miraggio. Solo il 10% del sito UNESCO è stato portato alla luce. Tra i sentieri avvolti dalla nebbia mattutina si trovano il Templo de la Calavera, la Tumba de la Reina Roja e il Templo delle Iscrizioni, la più grande piramide a gradoni dei Maya. L’accesso avviene con navette dal centro visitatori (biglietto M$109 per il parco nazionale, M$100 per la zona archeologica). “Arrivate presto per godervi la luce sulle rovine,” consiglia una guida.
Il Chiapas resta così un mosaico di culture, paesaggi e storie da scoprire con calma, tra mercati affollati, silenzi antichi e incontri che non si dimenticano.