Hanoi, 17 novembre 2025 – Il Vietnam si conferma una delle destinazioni più affascinanti del Sud-Est asiatico, capace di sorprendere chiunque con le sue meraviglie naturali che si susseguono da nord a sud. Dalle cime delle montagne alle spiagge bagnate da acque turchesi, fino a grotte sotterranee e cascate al confine con la Cina, il Paese regala immagini che restano impresse nella mente. Un viaggio sul celebre Reunification Express, che collega Hanoi a Ho Chi Minh City, offre già un assaggio di questa ricchezza: risaie dal verde intenso, baie sabbiose e altopiani coperti di foreste si alternano senza sosta.
Halong Bay: il simbolo spettacolare della costa vietnamita
Tra le cartoline più famose del Vietnam c’è la Halong Bay, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio mondiale. Più di duemila isole calcaree, coperte di vegetazione, emergono da acque calme, creando un paesaggio da fiaba. “È come navigare in un sogno”, racconta Linh, guida del posto, mentre indica le sagome delle isole all’alba. Le crociere notturne sono il modo migliore per vivere la baia: svegliarsi tra nebbie leggere o pagaiare in kayak tra grotte sommerse e lagune nascoste regala emozioni difficili da dimenticare. Chi preferisce evitare la folla può scegliere Lan Ha Bay o Bai Tu Long Bay, dove il turismo è più tranquillo e la natura domina incontrastata.
Phong Nha-Ke Bang: un mondo sotterraneo da scoprire
Nel cuore del Vietnam centrale si trova il Phong Nha-Ke Bang National Park, famoso per le sue grotte e le formazioni carsiche. Qui si nasconde la leggendaria Hang Son Doong, la grotta più grande del mondo. Scoperta negli anni ’90 da un cacciatore locale, Ho Khanh, e esplorata a fondo solo nel 2009 da un team britannico, questa cavità è impressionante: supera i 5 chilometri di lunghezza e le sue volte arrivano fino a 200 metri di altezza. L’accesso è ristretto a pochi gruppi ogni anno, con spedizioni organizzate dall’agenzia Oxalis, che richiedono prenotazioni con largo anticipo. “Entrare qui è come visitare un altro pianeta”, ha raccontato uno dei primi italiani ad avventurarsi dentro. Nel parco si trovano anche grotte più facili da visitare, come la Paradise Cave e la suggestiva Hang Toi (Dark Cave), perfette per escursioni in kayak o zipline.
Tonkinese Alps e terrazze di riso: il volto montano del Vietnam
Spostandosi a nord-ovest, le Tonkinese Alps (note anche come Hoang Lien Mountains) dominano il paesaggio con vette che superano i tremila metri. Il monte Fansipan, il più alto del Vietnam con i suoi 3.147 metri, attira escursionisti da tutto il mondo. Da Sapa, una cittadina di montagna frequentata sia da viaggiatori sia dalle popolazioni locali come gli Hmong e i Dzao Rossi, partono trekking che attraversano terrazze di riso a perdita d’occhio e villaggi tradizionali. “Ogni stagione regala colori diversi”, spiega una guida del posto, “ma durante la raccolta il paesaggio si tinge d’oro”.
Phu Quoc: l’isola delle spiagge da sogno
Nel profondo sud, l’isola di Phu Quoc è la meta perfetta per chi cerca mare e relax. Raggiungibile con voli diretti dalle principali città asiatiche, permette soggiorni senza visto fino a 30 giorni. Oltre a spiagge come Sao Beach, famosa per sabbia bianca e acque cristalline, oltre il 70% dell’isola è area protetta come parco nazionale. Qui vivono specie rare come i langur e i lori lenti, mentre nelle calette più tranquille si può fare kayak o immersioni. “Il tramonto visto dalla spiaggia è un’esperienza che non stanca mai”, racconta un turista francese incontrato ad An Thoi.
Ban Gioc Waterfall: la potenza dell’acqua al confine con la Cina
Al confine con la Cina, la cascata di Ban Gioc colpisce per la sua forza, soprattutto durante la stagione delle piogge. Alimentata dal fiume Quay Son, raggiunge il suo massimo splendore tra settembre e ottobre, quando le risaie intorno si tingono di giallo oro. I visitatori possono avvicinarsi alle cascate su zattere di bambù condotte da operatori locali: “Si sente l’acqua sulla pelle già a diversi metri di distanza”, racconta un giovane viaggiatore vietnamita.
Thuy Son e le Marble Mountains: natura e spiritualità a Danang
Appena fuori Danang, le cinque Marble Mountains ospitano pagode e grotte diventate santuari buddisti e induisti dal XVII secolo. La più famosa è Thuy Son, raggiungibile con una scalinata che porta a templi immersi nel verde e a punti panoramici sulla costa. Ai piedi delle montagne si trovano ancora botteghe di scultori che lavorano il marmo, anche se oggi la materia prima arriva dalla Cina.
Ba Be National Park: un angolo di natura lontano dal turismo
Chi vuole allontanarsi dai percorsi più battuti può scoprire il Ba Be National Park, con montagne calcaree, laghi silenziosi e foreste sempreverdi dove vivono più di 550 specie di piante e centinaia di animali. Le escursioni in barca o in bici permettono di visitare i villaggi della minoranza Tay, dove si può dormire in homestay semplici gestite dalle famiglie locali.
Mui Ne: le dune di sabbia che sfidano il vento
Infine, nel sud del Paese, le dune di sabbia di Mui Ne colpiscono per i loro colori che vanno dal rosso al bianco, modellati dal vento dell’oceano. Le dune bianche, a circa 24 chilometri dal villaggio principale, sono le più spettacolari. Qui il turismo è vivace: tra quad, buggy e bambini che offrono slittini di plastica ai visitatori, il paesaggio resta unico. Chi cerca un’esperienza diversa può provare i voli in mongolfiera all’alba.
Il Vietnam continua così a offrire paesaggi naturali che non smettono di stupire chi decide di attraversarlo – in treno, in barca o semplicemente a piedi, tra risaie e sentieri nascosti.