Scopri le migliori escursioni da Nadi, Fiji

Scopri le migliori escursioni da Nadi, Fiji

Scopri le migliori escursioni da Nadi, Fiji

Silvana Lopez

2 Novembre 2025

Nadi, 14 giugno 2024 – Nel cuore delle Fiji, Nadi è la porta d’ingresso per migliaia di viaggiatori ogni anno. Da qui si parte per le incantevoli Mamanuca Islands e per esplorare l’isola principale, Viti Levu. Tra campi di canna da zucchero e dolci colline, l’aeroporto internazionale di Nadi è il punto di partenza perfetto per chi vuole tuffarsi in spiagge bianchissime, barriere coralline e villaggi immersi nella natura. Ma se il tempo è poco o il budget stretto, cosa si può fare nei dintorni? Ecco sette esperienze da vivere a due ore di distanza dall’arrivo.

Sabeto: fanghi termali e giardini da sogno

A meno di 45 minuti da Nadi, le piscine di fango di Sabeto propongono un’esperienza unica: immergersi in vasche naturali piene di minerali, con la promessa di migliorare la pelle e rilassare corpo e mente. “È un rito che rigenera”, spiega Mere, massaggiatrice locale. Dopo il bagno di fango, molti si concedono un massaggio all’aperto nel tradizionale bure, spesso scegliendo quello a quattro mani. Poco lontano si trova il Garden of the Sleeping Giant (biglietto FJ$30 per gli adulti), che ospita centinaia di orchidee e sentieri tra stagni e alberi da frutto. Salendo un po’ si arriva a un bel punto panoramico: da lì si vedono le isole Mamanuca e la cresta montuosa che ricorda un “gigante che dorme”.

South Sea Island: snorkeling e divertimento per tutta la famiglia

Chi viaggia con i bambini o cerca una giornata piena di attività punta su South Sea Island, raggiungibile in circa un’ora di traghetto veloce da Denarau (FJ$255 a persona). L’isola è piccola ma vivace, con escursioni in semi-sommergibile, immersioni guidate, kayak e paddleboard. C’è anche una piscina per chi preferisce l’acqua dolce e un kids club con arrampicata e spettacoli culturali. “Qui non ci si annoia mai”, scherza Ana, animatrice del villaggio. Il pass giornaliero include pranzo a buffet e bevande.

Malamala Beach Club: un tocco di lusso sulle Mamanuca

Per chi vuole un assaggio di esclusività senza prenotare un resort di lusso, il Malamala Beach Club (FJ$186 a persona), raggiungibile in 45 minuti di barca, è la scelta giusta. L’atmosfera è rilassata ma curata: piscina a sfioro, piatti à la carte come il kakoda – pesce marinato in lime e cocco – e cocktail serviti in noci di cocco. Ci sono anche cabine private per chi cerca un po’ di intimità. “Molti arrivano dal traghetto e corrono a prendere gli asciugamani”, racconta un addetto. Il consiglio è di fermarsi all’ombra prima di sistemarsi, così si trova un posto tranquillo.

Natadola Beach: sabbia dorata e onde per chi inizia

Anche se le spiagge più belle delle Fiji sono sulle isole minori, la spiaggia di Natadola (a un’ora da Nadi) è un’eccezione. Qui ci sono due grandi resort – InterContinental e Yatule – che offrono pass giornalieri con credito per cibo e bevande. Tra i due hotel si trovano massaggiatori, venditori di cocco e cavalieri a cavallo. Chi cerca pace può camminare verso nord, dove la spiaggia si fa più isolata. Le onde davanti all’InterContinental sono perfette per i principianti, ma con certe maree diventano più impegnative.

Ecotrax Fiji: pedalare tra le piantagioni di canna da zucchero

Un’esperienza fuori dal comune è quella di Ecotrax Fiji (FJ$299 a persona): si pedala su un vecchio binario ferroviario con bici elettriche speciali. Il percorso attraversa campi di canna da zucchero e piccoli villaggi, con soste per assaggiare frutta fresca e fare il bagno in una spiaggia nascosta. “Non serve essere in forma”, assicura uno degli accompagnatori. I tour durano tre ore, partono due volte al giorno e spesso sono pieni con mesi di anticipo.

Sigatoka Sand Dunes: archeologia e paesaggi lunari

A poco più di un’ora da Nadi, le dune di Sigatoka (Patrimonio UNESCO) si estendono per cinque chilometri lungo la costa sud-occidentale. Qui gli archeologi hanno trovato resti della cultura Lapita, risalenti al 3000 a.C. Il centro visitatori mostra alcuni reperti e dà indicazioni sui sentieri che attraversano le dune fino al mare agitato. Dopo i temporali, capita di trovare frammenti di ceramica o utensili antichi riaffiorati dal vento.

Abaca: trekking nella foresta primordiale

Per chi vuole allontanarsi dal caos, il villaggio di Abaca (a un’ora e mezza da Nadi) offre sentieri immersi nella foresta primaria del Koroyanitu National Heritage Park. Sei villaggi gestiscono una cooperativa che tutela l’ambiente e guida i visitatori in escursioni culturali o trekking fino alla cima del monte Batilamu (almeno cinque ore). “Portate binocolo o teleobiettivo”, consiglia un abitante, perché qui si possono vedere uccelli rari. Per arrivare serve un fuoristrada e una guida locale (FJ$50).

Nadi non è solo un aeroporto di passaggio. Anche con poco tempo a disposizione, o una sola giornata libera, si possono scoprire paesaggi, tradizioni e attività che rendono le Fiji un posto davvero speciale nel Pacifico.

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