Scopri perché Dubrovnik è la meta imperdibile del mondo

Scopri perché Dubrovnik è la meta imperdibile del mondo

Scopri perché Dubrovnik è la meta imperdibile del mondo

Simona Carlini

24 Novembre 2025

Dubrovnik, 24 novembre 2025 – Ieri sera, Dubrovnik ha conquistato il titolo di destinazione più sostenibile al mondo ai World Sustainable Travel & Hospitality Awards. La città croata è stata premiata per il suo equilibrio tra innovazione, rispetto dell’ambiente e gestione attenta del turismo. La cerimonia si è svolta a Dubai, con la partecipazione di amministratori, operatori e rappresentanti istituzionali provenienti da tutto il mondo. Dietro al premio, spiegano gli organizzatori, c’è il messaggio chiaro di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e qualità della vita.

Dubrovnik vince il WSTHA: una strategia che fa scuola

La giuria dei World Sustainable Travel & Hospitality Awards ha messo in luce come Dubrovnik abbia saputo realizzare “progetti concreti e misurabili” capaci di guidare il cambiamento con la forza della tecnologia e una visione comune. “Questo riconoscimento – ha detto il sindaco Mato Franković – è un orgoglio per la nostra comunità e conferma che stiamo andando nella giusta direzione. Prima vengono i cittadini: solo garantendo una buona qualità della vita a chi abita qui possiamo offrire un’accoglienza vera ai turisti”.

Il premio non celebra solo la bellezza della città adriatica, ma tiene conto di criteri ben precisi: come si gestiscono i flussi, come si riduce l’impatto sull’ambiente, quanto coinvolgono la popolazione locale. “Abbiamo voluto premiare una città che dà più di quanto prende”, hanno detto gli organizzatori dal palco. Una frase che riassume il modo di lavorare di Dubrovnik negli ultimi anni.

Respect the City: il progetto che ha cambiato tutto

Dal 2017, Dubrovnik ha deciso di affrontare l’overtourism senza chiudere le porte ai visitatori. Ha invece puntato su una gestione più intelligente dei flussi, usando strumenti digitali e soluzioni ecologiche. Al centro di tutto c’è il programma Respect the City, ormai un modello riconosciuto a livello internazionale.

Tra le azioni più importanti, il primo servizio di car-sharing elettrico in Croazia, pensato per ridurre traffico e inquinamento. Ma non solo: un sistema basato su intelligenza artificiale monitora in tempo reale l’affollamento nei punti più critici del centro storico. Il Dubrovnik Pass, una tessera digitale che unisce ingressi ai monumenti, trasporti pubblici e prenotazioni, aiuta a gestire meglio il numero di turisti.

Un altro punto chiave è la prenotazione obbligatoria per gli autobus turistici e la stretta collaborazione con le navi da crociera. “Abbiamo lavorato molto con i principali operatori – ha raccontato Franković – per evitare momenti di sovraffollamento e migliorare l’esperienza sia per i visitatori che per i cittadini”.

Risultati concreti e un modello da seguire

I numeri parlano chiaro: secondo le ultime rilevazioni, il punteggio di sostenibilità di Dubrovnik è salito del 16% negli ultimi quattro anni. Un dato che non passa inosservato agli addetti ai lavori. “Dubrovnik dimostra che si può crescere economicamente senza mettere a rischio il patrimonio”, ha commentato uno dei giurati internazionali.

La strategia messa in campo dalla città adriatica ora è studiata da altre destinazioni europee, interessate a copiarla. “Non abbiamo mai voluto limitare gli ingressi – ha ribadito il sindaco – ma gestirli con intelligenza, mettendo al primo posto i bisogni dei residenti”.

Uno sguardo al futuro

Il premio dei World Sustainable Travel & Hospitality Awards non è un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio. “Sappiamo che la sfida continua”, ha ammesso Franković davanti ai giornalisti a Dubai. L’obiettivo resta migliorare la qualità della vita in città, senza rinunciare a ospitare chi arriva da fuori.

In questi anni, Dubrovnik ha saputo trasformare una difficoltà – l’overtourism – in un’opportunità di innovazione. Oggi è un esempio concreto per tutte le località che cercano di trovare un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. Una strada lunga, certo, ma ormai segnata.

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