Scoprire il Bhutan: un’avventura a piedi nudi nel regno dove il karma guida il destino

Scoprire il Bhutan: un'avventura a piedi nudi nel regno dove il karma guida il destino

Scoprire il Bhutan: un'avventura a piedi nudi nel regno dove il karma guida il destino

Giulia Ruberti

2 Settembre 2025

Il Bhutan, un piccolo regno incastonato tra le maestose vette dell’Himalaya, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Qui, la natura e la spiritualità si intrecciano in un abbraccio che avvolge ogni visitatore; un viaggio in Bhutan è un’esperienza unica, un’esplorazione di un mondo dove le tradizioni sono vive e il buddismo permea ogni aspetto della vita quotidiana. Questo regno, noto come “Il paese del drago che si alza”, è un rifugio per gli spiriti inquieti, dove i sentieri sono costellati di bandiere di preghiera e le vette montuose raccontano storie di antichi monaci e saggi.

Un cammino tra natura e spiritualità

Camminando lungo i sentieri del Bhutan, ci si imbatte in ginepri secolari e si viene avvolti da un’atmosfera di sacralità. Le bandiere di preghiera, stese su cavi che si arrampicano lungo i costoni, sembrano danzare al vento; i loro colori – blu, bianco, rosso, giallo e verde – simboleggiano i cinque elementi fondamentali e la loro disposizione più in alto conferisce un potere maggiore ai mantra scritti su di esse. “Più in alto le disponi, meglio il mantra si espande”, spiega una guida locale, il cui sorriso riflette la serenità del suo spirito.

Il nostro cammino ci porta dalla capitale Thimphu fino al monastero di Dodedrak, un luogo che si erge a tremila metri d’altitudine. Qui, i visitatori sono accolti da un caldo tè speziato e riso piccante ai funghi, mentre i monaci, giovani e pieni di vita, raccontano delle sfide che affrontano nel mantenere vive le tradizioni, specialmente in un’epoca in cui i regnanti scoraggiano il monachesimo tra i giovani. “Di anno in anno, il numero di studenti diminuisce”, ammette un novizio, con un’espressione di rassegnazione.

La cultura bhutanese

In questo contesto, il villaggio di Dodedrak rappresenta un microcosmo della cultura bhutanese, dove i visitatori possono osservare come la spiritualità e la vita quotidiana si intrecciano. “Vivi come se dovessi morire domani, impara come se dovessi vivere per sempre”, recita un motto all’uscita del villaggio, scritta in tibetano e inglese, che riassume la filosofia di vita di un popolo che ha saputo preservare la propria identità. I giovani bhutanesi, grazie a un’iniziativa del re, parlano inglese con scioltezza, ma il loro mondo è ancora ben ancorato alle tradizioni locali.

Passeggiando nel mercato dell’artigianato di Thimphu, ci si imbatte in una miriade di oggetti che raccontano storie di fede e arte. Le raffigurazioni del Buddha, realizzate in stile Thangka, e le maschere di animali sacri dimostrano l’abilità artigianale e la devozione del popolo bhutanese.

L’importanza del turismo sostenibile

Il Bhutan, con la sua politica di “alto valore, bassi volumi”, accoglie solo 140.000 visitatori all’anno. Questa scelta non è casuale; il Paese desidera preservare la propria innocenza e il suo fragile equilibrio ecologico. “Le autorità non vogliono seguire le orme del Tibet e del Nepal”, afferma il direttore dell’Amankora Lodge di Paro, un hotel di lusso che ha avviato una campagna per proteggere le tigri del Bengala che popolano la regione. Ogni visitatore è tenuto a pagare una tassa per lo sviluppo sostenibile, una misura necessaria per garantire che il turismo non comprometta l’integrità culturale e ambientale del regno.

Il Nido della Tigre, un monastero leggendario che si arrampica su una ripida montagna, è una delle esperienze più memorabili che il Bhutan ha da offrire. La salita, che richiede circa cinque ore, è un pellegrinaggio per molti, e i pellegrini si sdraiano a terra ogni tre passi in segno di penitenza. La vista che si apre dalla cima è mozzafiato, con le montagne himalayane che si stagliano al di sopra delle nuvole, ma queste vette sono sacre e non possono essere scalate. Ogni tempio all’interno del monastero custodisce tesori spirituali, e i lama presenti dispensano benedizioni ai visitatori, un gesto che ricarica l’anima e il corpo.

Il Bhutan è dunque un luogo dove la spiritualità e la bellezza naturale si fondono in un’unica esperienza. La gentilezza del popolo bhutanese, la serenità dei paesaggi e la profondità delle tradizioni rendono questo viaggio un’esperienza indimenticabile, un vero e proprio incontro con il karma e il destino che attende ogni anima.

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