“Sembra un cuore visto dal cielo”: il borgo medievale toscano che incanta chi lo scopre

Montemerano

Il borgo medievale toscano che incanta chi lo scopre -okviaggi.it

Lorenzo Fogli

1 Settembre 2025

Un borgo murato, racchiuso da tre cinte e dalla forma inconfondibile, che conserva intatta l’anima della Toscana medievale tra Saturnia e Manciano.

Montemerano è uno di quei luoghi che sembrano usciti da un’immagine del passato. Non solo per la sua architettura intatta o per l’atmosfera che si respira nei vicoli, ma per un dettaglio che lo rende immediatamente riconoscibile dall’alto: la sua forma a cuore. Un disegno naturale, nato da secoli di storia e da una struttura difensiva stratificata che oggi lo distingue da ogni altro borgo.
Ci troviamo nel territorio di Manciano, nella parte sud della Maremma toscana, a pochi chilometri dalle celebri terme di Saturnia. Qui, tra dolci colline e campi ordinati, Montemerano sorge su un’altura che ne ha favorito per secoli la difesa, ma anche la visione panoramica del paesaggio circostante. Il borgo, fondato in epoca medievale, mantiene ancora la triplice cinta muraria, un elemento raro in Toscana e che ha contribuito alla sua iconica geometria.

Passeggiando tra le sue vie si percepisce subito l’equilibrio tra ordine e suggestione, tra la geometria urbana tipica dei villaggi fortificati e l’improvviso apparire di scorci romantici, archi in pietra, scale esterne, porte scolpite, giardini segreti. La pietra è l’elemento dominante, levigata dal tempo e spesso coperta da muschi o fiori rampicanti. Nelle ore centrali della giornata il borgo è quasi silenzioso. Poi, verso sera, l’odore della cucina maremmana riempie i vicoli.

La forma che lo distingue: un cuore scolpito nella pietra

Quello che colpisce di Montemerano è l’armonia involontaria con cui il borgo ha assunto, nei secoli, la forma di un cuore perfetto. Non ci sono documenti che attestino la volontarietà di questa struttura. Il disegno è nato probabilmente come conseguenza funzionale, legata alla necessità di difendere il centro abitato con più cerchi di mura, costruiti in epoche diverse. Il primo nucleo si sviluppò attorno alla Piazza del Castello, vero fulcro della vita cittadina, circondato da case strette tra loro, alcune con ancora gli stemmi delle famiglie nobili che governarono il borgo: gli Aldobrandeschi, prima, poi i Baschi, sotto il dominio senese. Qui si trova ancora oggi la chiesa di San Giorgio, un edificio gotico che custodisce al suo interno tavole e affreschi trecenteschi di valore assoluto.

Montemerano
Il borgo medievale toscano che incanta chi lo scopre -okviaggi.it

Il secondo anello di mura ampliò lo spazio abitato, includendo orti e botteghe. Il terzo fu realizzato in epoca più tarda, probabilmente per esigenze difensive legate agli scontri con i territori vicini. Questa struttura tripla ha modellato col tempo la forma che dall’alto somiglia a un cuore, quasi perfetto. Oggi quella forma è diventata simbolo di accoglienza, ma anche marchio distintivo del borgo. Montemerano non si è lasciato modificare dalla modernità. Non ci sono insegne invasive, né vetrine luminose. Le case seguono ancora le altezze irregolari imposte dalla conformazione collinare, e i pavimenti sono lastricati con le stesse pietre di secoli fa. Questo rispetto per la struttura originaria ha permesso al borgo di mantenere il proprio fascino integro, tanto da essere oggi incluso nei circuiti dei borghi più belli d’Italia.

Un viaggio tra mura, piazze e memoria

Una delle esperienze più significative per chi arriva a Montemerano è fermarsi in Piazza del Castello, dove il tempo sembra essersi fermato. La piazza, irregolare e circondata da palazzi medievali, non è solo un punto di ritrovo: è un centro simbolico, il cuore nel cuore del borgo. Le facciate in pietra raccontano la stratificazione del tempo. Le finestre, piccole e affacciate su niente, ricordano i periodi in cui ogni apertura rappresentava un rischio.

Il borgo si visita facilmente a piedi. Ogni vicolo porta a un altro, e spesso ci si ritrova nello stesso punto senza volerlo. La mappa urbana è quasi labirintica, ma non caotica. Ogni tanto, tra le pietre, si intravedono antichi passaggi murati, forni comunitari, vecchie insegne scolpite nel tufo. Alcuni edifici portano ancora i segni delle guerre tra feudi, con pietre annerite o porzioni murate.

Visitare Montemerano oggi significa entrare in un tessuto urbano vivo, che resiste. Non c’è turismo di massa, né rumori invasivi. I ritmi sono lenti, il clima è mite per gran parte dell’anno e la presenza delle terme di Saturnia a pochi chilometri richiama visitatori anche fuori stagione. Ma è chiaro che Montemerano, rispetto ad altri borghi toscani più noti, ha mantenuto una dimensione intima, quasi protetta. E forse è proprio questo il suo valore: essere rimasto fedele a sé stesso, senza cercare di assomigliare a nulla. Senza perdere l’impronta della sua storia.

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