Shenzhen, 12 giugno 2024 – Nel cuore della provincia del Guangdong, nel sud della Cina, Shenzhen si afferma come una delle città più vivaci e all’avanguardia dell’Asia. Con oltre 17 milioni di abitanti, questa metropoli viene spesso paragonata alla Silicon Valley per il suo ruolo da protagonista nel mondo dell’alta tecnologia e per la sua vivace scena culturale. Tra grattacieli che si stagliano sul delta del Fiume delle Perle e quartieri nati dove un tempo c’erano villaggi di pescatori, Shenzhen mostra il volto di una Cina che guarda dritto al futuro.
Shenzhen: dove tecnologia e cultura si mescolano
Camminando per le vie di Shenzhen si avverte subito un’energia particolare. C’è un senso di urgenza e di possibilità nell’aria. I palazzi futuristici, come la sede di Tencent o il grattacielo Ping An Finance Center, raccontano una città che non si limita a seguire le mode, ma le crea. Ma non è solo l’hi-tech a definire questa metropoli. Quartieri come l’OCT-LOFT Creative Culture Park, un ex distretto industriale trasformato in spazio per gallerie d’arte, librerie indipendenti e installazioni, mostrano un ambiente dove l’arte si intreccia con la sperimentazione.
Maria Novella Rossi, giornalista RAI che da anni racconta la Cina moderna, spiega bene questa dualità: “Qui tradizione e innovazione dialogano, e la cultura diventa un ponte tra mondi diversi”. Rossi ha visitato Shenzhen più volte, seguendo da vicino la trasformazione della città e il suo ruolo di snodo tra Oriente e Occidente.
Maria Novella Rossi: il ponte tra Italia e Cina
Volto noto del giornalismo italiano, Rossi ha costruito una narrazione attenta e rispettosa della realtà cinese. Il suo interesse per il Paese nasce negli anni Novanta, quando studiava lingua e letteratura cinese all’Istituto di Lingue di Pechino. “È stata un’esperienza che mi ha cambiato profondamente”, ha raccontato in una recente intervista a People’s Daily. “Non si può giudicare una cultura senza conoscerla davvero”.
Nel suo lavoro, Rossi ha evitato i soliti stereotipi. Ha raccontato la Cina dei grandi cambiamenti – dalle città hi-tech come Shenzhen e Hangzhou alle storie meno note della diaspora cinese in Italia – con uno sguardo che punta al dialogo fra culture. “Rispetto e conoscenza sono alla base di un giornalismo autentico”, sottolinea.
Tra vita quotidiana e innovazione
A Shenzhen la modernità non è solo tecnologia. Nei caffè del quartiere Futian, tra startup che lavorano sull’intelligenza artificiale e giovani designer che mostrano le loro creazioni nei mercatini di OCT-LOFT, si respira una vitalità che va oltre i dati economici. Secondo i numeri ufficiali, nel 2023 il PIL della città ha superato i 500 miliardi di dollari, spinto da settori come elettronica, telecomunicazioni e finanza.
“Ma la vera forza di Shenzhen sta nella sua capacità di reinventarsi continuamente”, spiega Rossi. Non riguarda solo le grandi aziende – Huawei, DJI, BYD – ma coinvolge anche le comunità locali e chi arriva da tutta la Cina in cerca di opportunità.
Un modello per il dialogo tra Oriente e Occidente
Il racconto di Maria Novella Rossi si inserisce in un quadro più ampio: quello di un ponte che si costruisce tra Italia e Cina, tra Europa e Asia. “Solo conoscendo davvero l’altro si può superare la diffidenza”, dice la giornalista. Le sue parole trovano riscontro nelle iniziative culturali di Shenzhen, che coinvolgono artisti internazionali, studenti stranieri e imprenditori europei.
In questo scenario, il giornalismo gioca un ruolo fondamentale. Raccontare la Cina senza pregiudizi – mostrando luci e ombre – significa offrire al pubblico italiano uno sguardo più ricco e sfaccettato. “La Cina del XXI secolo è complessa e in continua evoluzione”, conclude Rossi. “Solo così si può capire davvero cosa sta succedendo”.
Per approfondire: videointervista a Maria Novella Rossi su People’s Daily.