Roma, 7 giugno 2024 – Le città italiane si preparano al 2025 con una consapevolezza ormai chiara: l’innovazione nelle città non passa solo dalla tecnologia. Nasce dal confronto tra persone, comunità e territori. Durante gli Stati generali delle città intelligenti 2025, i premi City Vision – Buone pratiche hanno messo sotto i riflettori sei progetti che stanno cambiando il modo di fare politica urbana. Sei storie diverse, ma con un obiettivo comune: trasformare la digitalizzazione in valore condiviso, sostenibilità e coesione sociale.
Ferrara, dati aperti e partecipazione attiva
A Ferrara, l’innovazione parte dai dati, ma si costruisce con chi li produce. Il Comune, insieme a Deda Next, ha avviato un progetto di open data e citizen science che coinvolge amministrazione, scuole, università e imprese. Sul portale comunale sono disponibili centinaia di dataset, pronti per essere usati in servizi e app. Ma il vero cuore del progetto è la partecipazione dei cittadini: con Citizen Science Ferrara, studenti e residenti installano centraline a basso costo per misurare la qualità dell’aria in tempo reale.
L’adozione degli standard OGC favorisce l’integrazione con utility e aziende private, accelerando le scelte e migliorando la pianificazione della città. La collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e l’Università di Ferrara amplia l’orizzonte della ricerca, trasformando Ferrara in un vero laboratorio di conoscenza condivisa. “Abbiamo deciso di mettere le persone al centro”, ha spiegato un funzionario comunale durante la premiazione.
Perugia, tecnologia al servizio di sicurezza e territorio
A Perugia, la tecnologia si mette al servizio della sicurezza e della gestione del territorio. Il progetto GAIA – Green Areas and Seismic Observatories crea un modello nuovo di collaborazione tra Comune, università e aziende tecnologiche, unendo pubblico e privato. Sensori IoT alimentati da fonti autonome e infrastrutture cloud tengono sotto controllo in tempo reale parchi e edifici sensibili, come le scuole.
I dati raccolti vengono analizzati da piattaforme DSS che permettono interventi preventivi e una manutenzione più efficiente. “Il nostro scopo è prevenire, non solo intervenire”, ha detto uno dei responsabili del progetto. Un modello replicabile, che dimostra come l’innovazione urbana possa tradursi in un concreto miglioramento della vita collettiva.
Jonadi, il borgo che guarda al futuro
Nel cuore della Calabria, a Jonadi, il progetto WillAge – Il borgo che sarà vuole ripensare il concetto stesso di borgo. Nella frazione di Nao nasce un vero “Borgo Erasmus”, dove giovani europei si incontrano per scambiarsi idee e opportunità. Al centro c’è “Erasmo”, un totem digitale multilingue con intelligenza artificiale che fornisce informazioni su eventi e servizi locali.
L’AI entra anche negli uffici comunali per semplificare le pratiche e migliorare il rapporto con i cittadini. “Vogliamo che restare o tornare diventi una scelta reale”, ha confidato il sindaco. Il progetto costruisce una memoria collettiva digitale e supera le barriere linguistiche.
Brolo, dalla fibra alla cultura digitale
A Brolo, sulla costa messinese, la trasformazione digitale si fa concreta. Con il progetto 100% Fibra Vera, il Comune ha guidato il passaggio dalla rete in rame alla fibra ottica. Non solo infrastrutture: campagne informative e corsi nelle scuole hanno coinvolto direttamente i cittadini.
I risultati si vedono: connessioni più veloci, smart working diffuso, didattica moderna e una nuova spinta per le piccole imprese locali. “Abbiamo semplificato tutto con un’unica autorizzazione per il precablaggio”, ha spiegato un tecnico comunale. Anche il turismo di lunga durata trova così terreno fertile.
Santo Stefano Quisquina, tradizione e futuro che si incontrano
Tra le montagne dell’Agrigentino, Santo Stefano Quisquina punta a ripartire dalle sue radici. Nel progetto PNRR “Terra di Cieli, Acqua e Pietre”, l’ex mattatoio è diventato un hub multifunzione per accoglienza e promozione del territorio. Qui si tengono corsi di cucina, laboratori artigianali, mostre e una vetrina permanente per gli artisti locali.
Un servizio di noleggio di e-bike e auto elettriche, insieme a un’app dedicata agli itinerari culturali, completa l’offerta. L’obiettivo è rinsaldare il legame tra comunità e territorio e fermare lo spopolamento. “Solo così possiamo guardare avanti”, ha detto un artigiano coinvolto nel progetto.
Roma, AMA e la città che si fa digitale
A Roma, AMA S.p.A. sta rivoluzionando la gestione ambientale con il progetto UCRONIA. La Capitale si trasforma in un organismo digitale vivo, grazie a intelligenza artificiale, Internet of Things e dati aperti. Il sistema si basa su un gemello digitale della città che riproduce in tempo reale le dinamiche urbane.
Moduli come Urban GeoDrain e Urban GeoFires tengono sotto controllo rischi ambientali e rifiuti. Una Control Room attiva 24 ore su 24 garantisce interventi immediati e continuità operativa. Il risultato? Servizi più efficienti, meno sprechi e una migliore qualità della vita per cittadini e operatori.
In tutte queste esperienze, la vera innovazione resta quella che mette al centro le persone. Solo così la tecnologia diventa davvero intelligente.
 
					