Sono passati quasi due mesi da quando un terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito la Turchia e la Siria, causando la morte di migliaia di persone e ferendone mole altre.
L’impatto degli eventi e delle scosse di assestamento che ne sono seguite hanno lasciato, nei molti viaggiatori, delle domande sul loro viaggio programmato per visitare il Paese.
La Turchia tra l’altro è una delle principali destinazioni turistiche, attirando 44,6 milioni di arrivi stranieri nel 2022 secondo le statistiche del governo turco.
Il sisma colpì vicino alla città di Gaziantep, nel sud-est della Turchia vicino al confine siriano, intorno alle 4:17 ora locale del 6 febbraio 2023, provocando il crollo di oltre 6000 edifici e il grave danneggiamento dell’antico castello della città.
Circa 10 province turche sono state colpite dal sisma: Adana, Adiyaman, Diyarbakir, Gaziantep, Hatay, Kahramanmaras, Kilis, Malatya, Osmaniye e Sanliurfa.
Mentre ai viaggiatori internazionali è stato sconsigliato di recarsi nelle aree colpite, i viaggi verso le principali destinazioni turistiche, per lo più lontane dalle aree colpite dal terremoto, rimangono per la maggior parte inalterati.
Le compagnie aeree internazionali hanno operato voli da e per la Turchia come di consueto sin dal terremoto. L’aeroporto di Istanbul, il principale internazionale della Turchia, ha continuato a funzionare normalmente.
Tre aeroporti – Adana (ADA), Hatay (HTY) e Gaziantep Oğuzeli (GZT) – sono stati brevemente chiusi dopo il terremoto, ma da allora sono stati tutti già riaperti.
Turkish Airlines, la compagnia aerea di bandiera della Turchia, consente ai passeggeri di riprenotare o ottenere un rimborso sui voli nazionali e internazionali da o verso le aree colpite dal terremoto sui voli programmati dal 6 febbraio al 31 marzo, a condizione che siano stati prenotati prima del 9 febbraio 2023.
Non c’è alcuna indicazione riguardo a possibili interruzioni di viaggi verso le principali destinazioni turistiche, la maggior parte di queste è in grado di accogliere i visitatori normalmente.
Ali Kutuk di Likya Nature Travel, agenzia di viaggi con sede ad Antalya che offre tour di trekking, ha dichiarato che nei tour recenti hanno avuto un certo impatto, ma pensa che la situazione non influisca sulle prenotazioni estive e che la gente del posto sta ancora programmando di viaggiare all’interno del paese.
La città di Antalya si trova a circa 594 km di distanza dalla città sismica di Gaziantep in aereo. Istanbul dista circa 850 km. Anche altre importanti destinazioni turistiche come Cappadocia, Canakkle, Bodrum e Marmaris sono lontane dalle zone colpite.
Mentre diversi governi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, hanno esortato i viaggiatori a evitare aree specifiche colpite dal terremoto, al momento i cittadini non sono invitati a stare lontani dalle aree non colpite in Turchia.
La maggior parte delle principali destinazioni turistiche della Turchia continua ad accogliere i visitatori.
Molte persone in Turchia dipendono dall’entrate del turismo e, dopo essere state colpite da chiusure per pandemia negli ultimi anni, contavano su una ripresa dei visitatori fino al terremoto.
Nel 2021, il contributo del settore dei viaggi e del turismo della Turchia al PIL è stato di 59,3 miliardi di dollari e la The World Bank di Washington afferma che i terremoti hanno causato circa 34 miliardi di dollari di danni diretti in Turchia.
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