Estate 2025: si va verso il sorpasso dei turisti stranieri, con un incremento previsto di 211,2 milioni di presenze
L’estate del 2025 si preannuncia come un periodo di grande fermento per il turismo in Italia, con stime che indicano un sorpasso dei turisti stranieri rispetto a quelli italiani. Secondo un’indagine condotta da Assoturismo Confesercenti, si prevedono circa 211,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive della Penisola da giugno a settembre, con oltre la metà di questi visitatori provenienti dall’estero. Questo rappresenterebbe un incremento di un punto percentuale rispetto all’estate precedente, segnando una svolta significativa nel panorama turistico italiano.
Un primo assaggio dell’andamento positivo si è avuto durante il ponte del 2 giugno, dove oltre l’80% degli hotel ha registrato il tutto esaurito, con punte del 90% nelle località turistiche più ambite. Questa tendenza è stata alimentata dalle favorevoli condizioni climatiche e dalla coincidenza del calendario, che hanno spinto gli italiani a viaggiare da Nord a Sud.
Le città d’arte, come Venezia, Firenze, Roma e Napoli, hanno mostrato una saturazione delle strutture ricettive che ha raggiunto l’88%, nettamente sopra la media nazionale. Queste località hanno beneficiato di un afflusso costante di turisti, soprattutto stranieri, attratti dalla ricchezza culturale e artistica del nostro Paese. Anche le località lacustri, come il Lago di Garda e il Lago Maggiore, hanno visto un incremento delle prenotazioni, confermando l’appeal delle esperienze legate alla natura e al relax.
Nonostante le difficoltà economiche generali, il turismo italiano sembra aver trovato nuovi slanci, con una domanda crescente per le mete balneari e montane, entrambe in aumento di oltre un punto percentuale. Questa diversificazione dell’offerta ha permesso anche a destinazioni rurali e collinari di guadagnare terreno, contribuendo a una più equilibrata distribuzione dei flussi turistici.
Particolarmente incoraggiante è la crescita osservata nel Sud Italia e nelle Isole, dove le richieste hanno registrato un incremento significativo, attestandosi su percentuali tra l’1,3% e l’1,4%. Tuttavia, il Centro Italia mostra un rallentamento della domanda interna, mentre le presenze straniere nel Mezzogiorno sono aumentate di 3 punti percentuali, evidenziando un trend positivo.
Il settore alberghiero sta recuperando terreno, con un aumento stimato del 1,4% delle presenze nel trimestre estivo, soprattutto grazie all’arrivo di turisti stranieri. D’altro canto, il segmento extralberghiero mostra una crescita più modesta, con un incremento previsto del solo 0,4%.
Secondo Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, il sorpasso delle presenze straniere rappresenta un segnale di grande attrattività per l’Italia nel contesto globale. Questo scenario richiede però un impegno costante per migliorare la qualità dell’offerta turistica, non solo in termini di strutture ricettive, ma anche riguardo ai servizi, alle infrastrutture e alla promozione del territorio. La risposta alla crescente concorrenza delle mete low cost non può essere una guerra al ribasso sui prezzi, ma un investimento nella qualità complessiva dell’accoglienza italiana.
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