Un antico frammento di 2.770 anni rivoluziona la storia di Gerusalemme

Un antico frammento di 2.770 anni rivoluziona la storia di Gerusalemme

Un antico frammento di 2.770 anni rivoluziona la storia di Gerusalemme

Silvana Lopez

29 Ottobre 2025

Gerusalemme, 13 giugno 2024 – Un piccolo frammento di ceramica, lungo appena 2,5 centimetri, inciso con caratteri cuneiformi in lingua accadica, è stato trovato durante uno scavo vicino al Muro Occidentale del Monte del Tempio, nel Parco Archeologico Davidson di Gerusalemme. A dare la notizia oggi sono l’Autorità Israeliana per le Antichità (IAA) e la Fondazione Città di Davide. Il pezzo risale a circa 2.770 anni fa ed è la prima iscrizione assira mai scoperta nella città santa. Un ritrovamento che potrebbe cambiare la storia dei rapporti tra l’Impero Assiro e il Regno di Giuda.

Un frammento che racconta di imperi e tributi

La scoperta arriva da una campagna di scavi guidata dalla Dott.ssa Ayala Silberstein dell’IAA. Durante i lavori, l’archeologa Moria Cohen ha notato un coccio con un motivo insolito mentre setacciava un canale di drenaggio. «All’inizio pensavo fosse solo una decorazione», ha raccontato Cohen, «poi ho capito che era scrittura cuneiforme e ho esultato. È stato emozionante pensare che, dopo quasi 2.800 anni, fossi la prima a toccare quel frammento».

Gli esperti assiriologi Philip Vukosavović e Anat Cohen-Weinberger dell’IAA, insieme a Peter Zilberg dell’Università di Bar-Ilan, hanno tradotto il testo: parla di un “ufficiale di carro”, una figura importante nell’amministrazione assira, e indica il primo giorno del “mese di Av” come scadenza per un pagamento o una questione ufficiale. Un chiaro segno che c’era una comunicazione diretta tra la corte reale assira e il Regno di Giuda.

La prima iscrizione assira mai trovata a Gerusalemme

Per la Dott.ssa Silberstein, si tratta della “prima iscrizione assira del periodo del Primo Tempio di Gerusalemme”. Un dato che offre una prova concreta dei rapporti diplomatici tra le due potenze dell’epoca. «Questo piccolo frammento potrebbe indicare un ritardo nel versamento di tasse o tributi», spiegano gli studiosi. Si pensa che la lettera sia stata inviata durante il regno di Sennacherib, re d’Assiria, in un momento che ricorda la rivolta di Ezechia descritta nel secondo libro dei Re (18:7).

Un’analisi più approfondita, condotta da Cohen-Weinberger, ha rivelato che l’argilla del frammento non proviene dai materiali locali di Gerusalemme o del Levante meridionale. I minerali presenti corrispondono invece a quelli del bacino del Tigri, dove sorgevano le grandi città assire come Ninive, Assur e Nimrud. In pratica, il sigillo fu realizzato in Assiria e poi portato a Gerusalemme.

Una finestra sulla geopolitica dell’antico Vicino Oriente

Gli storici coinvolti nello studio sottolineano che il valore del ritrovamento va ben oltre il semplice oggetto materiale. «L’importanza di questo minuscolo pezzo è enorme», spiegano. «È la prima prova concreta di una comunicazione scritta tra Assiria e Gerusalemme: un messaggio diretto dal cuore dell’impero al regno ai suoi confini».

Il frammento conferma che Gerusalemme, tra VIII e VII secolo a.C., non era una città isolata. Faceva parte di una rete politica e diplomatica complessa nel Vicino Oriente antico. La presenza di una bolla reale assira – usata per autenticare le comunicazioni ufficiali – suggerisce non solo rapporti amministrativi, ma forse anche tensioni legate al pagamento dei tributi.

Un piccolo oggetto, una grande storia

«Solo allora si capisce», ha confidato Moria Cohen, «quanto un frammento così piccolo possa raccontare storie immense». E proprio da questi dettagli – un’incisione, una data, un nome – emergono nuove chiavi per capire la storia antica di Gerusalemme.

Gli archeologi puntano ora a ulteriori analisi, che potrebbero aiutare a chiarire meglio il contesto della scoperta e magari portare alla luce altri reperti simili. Intanto, resta la certezza che un minuscolo pezzo d’argilla, emerso dopo quasi tremila anni, ha acceso una nuova luce sulle relazioni tra due mondi lontani ma strettamente legati.

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