Un’avventura indimenticabile: 10 giorni di trekking lungo la costa della Cornovaglia

Un'avventura indimenticabile: 10 giorni di trekking lungo la costa della Cornovaglia

Un'avventura indimenticabile: 10 giorni di trekking lungo la costa della Cornovaglia

Luca Mangano

8 Ottobre 2025

Una mattina tersa di fine aprile, mi trovavo a camminare lungo la costa della Cornovaglia, su un sentiero stretto che si snodava lungo una scogliera. La brezza marina portava con sé un richiamo lontano che inizialmente scambiavo per il verso di un cane smarrito. Con l’intento di soccorrerlo, accelerai il passo, ma man mano che mi avvicinavo all’origine del suono, mi resi conto che proveniva da un’isoletta a duecento metri dalla riva. Aguzzai la vista e, con sorpresa, scorsi una foca che si inarcava, rispondendo ai miei incerti richiami con un “auuuuh!” altrettanto curioso. Per quasi un’ora, mentre aggiravo il promontorio, entrambe continuammo a scambiarci vocalizzi. Fu solo con riluttanza che lasciai la mia compagna di canto, continuando il mio cammino lungo il South West Coast Path.

Interagire così a lungo con un animale selvatico è un evento raro, eppure durante i miei dieci giorni di trekking solitario lungo il sentiero, ho scoperto che il silenzio umano in natura spesso viene ricompensato con incontri di questo tipo. Questa è una delle meraviglie di ciò che nel mondo anglosassone viene definito “trail magic”, la magia del sentiero.

Il South West Coast Path: un’avventura senza fine

Il South West Coast Path (SWCP), il sentiero ufficiale più lungo della Gran Bretagna con i suoi 1.014 km, abbraccia la costa sud-occidentale dell’Inghilterra, attraversando le contee di Somerset, Devon, Cornovaglia e Dorset. Percorrere il SWCP significa seguire le orme di contrabbandieri e guardie costiere che, nel corso dei secoli, hanno tracciato le loro vie sulle scogliere. Un camminatore esperto impiega tipicamente dalle quattro alle sei settimane per completare l’intero percorso da Minehead (Somerset) a South Haven Point (Dorset).

Tuttavia, per chi come me ha solo dieci giorni a disposizione, scegliere una sezione del percorso è un ottimo compromesso. La Cornovaglia, in particolare, offre paesaggi mozzafiato, costiere frastagliate e pittoreschi villaggi di pescatori dove è possibile passare la notte. È un’opportunità unica per scoprire la poesia di questa regione, che ogni anno attira circa 600.000 visitatori. Grazie alla sua popolarità, il sentiero è ben segnalato e mantenuto. Negli ultimi anni, la sua fama è stata ulteriormente accresciuta dal bestseller “Il sentiero del sale” di Raynor Winn, un’autobiografia che racconta di un viaggio di riscoperta personale lungo il SWCP, attualmente in fase di adattamento cinematografico con Gillian Anderson e Jason Isaacs.

Consigli per un trekking indimenticabile

Per chi cerca di evitare la folla, è consigliabile visitare la Cornovaglia in primavera, come ho fatto io, quando il clima è generalmente più clemente grazie al microclima locale. Durante il mio viaggio, ho avuto la fortuna di incontrare poche persone, specialmente nei giorni infrasettimanali, il che ha reso l’esperienza ancora più intima.

Ecco alcuni suggerimenti per un trekking indimenticabile lungo il SWCP:

  1. Scegliere la stagione giusta: visitare in primavera per godere di un clima favorevole.
  2. Pianificare le tappe: selezionare sezioni del percorso che offrono paesaggi mozzafiato e villaggi pittoreschi.
  3. Essere preparati: portare con sé attrezzatura adeguata e cibo per affrontare l’escursione.
  4. Immergersi nella cultura locale: esplorare le gallerie d’arte e i musei lungo il percorso.

Ho scelto di partire da Newquay, facilmente raggiungibile in aereo da Londra, e dirigermi verso la Lizard Peninsula. Dopo tre giorni di cammino, sono arrivata a St Ives, un luogo celebre per il suo passato artistico e per aver ospitato membri del Bloomsbury Group, tra cui Virginia Woolf. Qui ho preso un giorno di riposo per esplorare la Tate Gallery e la casa-museo di Barbara Hepworth, immersa nel paesaggio costiero.

La bellezza della Cornovaglia

La mia avventura ha continuato a snodarsi lungo la costa, tra panorami spettacolari e villaggi di pescatori come Pendeen e Mousehole, fino a raggiungere Land’s End, il punto più occidentale dell’Inghilterra. Qui, l’iconico faro dei Longships si stagliava contro un tramonto infuocato, mentre una luna piena sorgeva dall’altra parte. Ho incontrato alcuni camminatori che, come me, intraprendevano l’End to End Trail, percorso lungo 1406 km da Land’s End a John O’Groats. Le loro storie di vita e motivazioni mi hanno fatto riflettere su quanto possa essere potente un viaggio a piedi.

Proseguendo, il sentiero mi ha portato attraverso luoghi incantevoli come Porthcurno e Marazion, con il suo St Michael’s Mount, accessibile solo durante la bassa marea. Ogni tappa era un invito a scoprire la storia e la cultura della Cornovaglia, con i suoi paesaggi che cambiano continuamente.

Il nono giorno, finalmente raggiunsi la Lizard Peninsula, il punto più meridionale della Gran Bretagna. Mentre osservavo il mare, un gruppo di sule settentrionali si librava sopra di me, un segno che la natura era viva e vibrante attorno a noi. Da qui, il sentiero iniziava a dirigersi verso est, quasi a simboleggiare un ritorno a casa, ma la bellezza dei luoghi che avevo attraversato rimaneva impressa nella mia mente.

Poco dopo, abbandonai il sentiero per l’ultima volta, aprendo un cancelletto di legno che mi portava al mio hotel. Posando lo zaino a terra, pensai a quanto sarebbe stato difficile tornare a una vita di escursioni brevi, ma sapevo che il South West Coast Path non discrimina: chiunque può percorrere le sue meraviglie, che si tratti di un lungo viaggio o di una semplice passeggiata in riva al mare, sempre pronto ad accogliere i suoi visitatori.

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