Quanto sarà difficile andare in vacanza quest’estate? Sicuramente per l’estate 2023 si prevede un aumento della domanda di vacanze all’estero ma assieme alla domanda crescono anche i prezzi. Molte persone affermano di dover iniziare a risparmiare già a inizio anno per permettersi di partire, a causa dell’inflazione così alta. Vediamo, dunque, quali saranno le mete più economiche e quali quelle più care.
Marmaris, in Turchia, pare essere la meta europea più economica. La città portuale è molto turistica e capita spesso di vedere costosi yacht attraccati al molo, con vessilli del paese di origine: Marmaris attira molti viaggiatori da Inghilterra, Scandinavia e Russia. Nonostante sia una destinazione fortemente turistica e i prezzi si siano alzati anche qui, rimane ancora la meta più economica in Europa, in cui è possibile, mediamente, pranzare in due mangiando tre portate e bevendo vino, a meno di 50 euro.
La città portoghese di Algarve, nel distretto di Faro, è un’altra meta economica, oltre ad essere una destinazione molto amata soprattutto tra i giovani grazie alle sue bellissime spiagge nascoste in cui praticare il surf e alla sua vita notturna. I prezzi sono aumentati di un terzo rispetto al 2022 ma Algarve vanta ancora il caffè più economico (a meno di 1 euro).
Sul Mar Nero, la Sunny Beach in Bulgaria è la migliore per un buon pasto economico. Talvolta viene definita una “Ibiza low cost“: offre gli stessi divertimenti di luoghi famosi per la vita notturna come Ibiza o Mykonos, ma con prezzi molto più bassi (un ingresso in discoteca costa meno di 3 euro).
Reykjavik in Islanda si aggiudica il titolo di meta più costosa del 2023. Moltissimi viaggiatori vorrebbero esaudire il loro desiderio di poter visitare questa terra magica, tra aree geotermiche come quella di Geysir, le cascate di Gulfoss e il Parco nazionale di Thingvellir. Eppure, a Reykjavik, un pasto di tre portate può costare, in due, anche un centinaio di euro.
Oslo, definita “la nuova capitale del Nordic cool”, è una città norvegese tra le più costose per i turisti. Si tratta di una città molto vivace, con i suoi quartieri animati, le architetture innovative e i musei d’eccellenza. Anche qui, purtroppo, i prezzi sono alti per i viaggiatori speranzosi, se consideriamo che un caffè costa circa 3 euro.
Pare che le città nordiche siano quelle meno convenienti: terza meta più costosa è Helsinki, capitale della Finlandia. Qua, in media, un pasto in un ristorante economico (tenendo escluse le bevande) può arrivare a costare anche 70 o 80 euro.
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