Quest’estate per chi vuole andare al mare sarà… decisamente salata! Ecco dove ombrellone e lettini costano di più in Italia
Trascorrere una giornata al mare con ombrellone e lettini sta diventando sempre più un lusso per pochi. Anche nel 2025 i prezzi continuano a salire, confermando una tendenza ormai consolidata da anni. Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo tra il 20 aprile e il 20 maggio su 213 stabilimenti balneari distribuiti lungo tutta la Penisola, i costi sono aumentati in media del 5% rispetto al 2024, ben oltre il tasso d’inflazione stimato intorno al 2%.
L’analisi ha preso in considerazione alcune delle località balneari più rappresentative, da Lignano a Giardini Naxos, passando per Rimini, Anzio, Viareggio, Senigallia, Palinuro, Gallipoli, Alghero e Taormina, per garantire una fotografia equa del territorio nazionale. Gli stabilimenti sono stati contattati in forma anonima e interrogati sulle tariffe relative alla prima settimana di agosto (3–9 agosto) per una postazione standard con ombrellone e due lettini.
Il dato più allarmante riguarda l’evoluzione dei prezzi: dal 2021 a oggi il costo medio per una settimana in spiaggia è passato da 182 a 212 euro, segnando un incremento complessivo del 17%. Aumenti che, di fatto, rendono sempre più onerosa la vacanza per le famiglie italiane.
A guidare la classifica delle località più care c’è Alassio, dove una settimana nelle prime quattro file costa in media 340 euro, con picchi di 354 euro per la prima fila. Seguono Gallipoli (295 euro in media, 316 per la prima fila), Alghero (240 euro media, 251 prima fila) e Viareggio (217 euro tutte le file).
Non mancano rincari significativi anche in altre località: a Senigallia e Alghero si registra un aumento del 9%, mentre Palinuro e Gallipoli segnano un +7%.
In controtendenza alcune destinazioni storicamente più popolari. Rimini offre ancora tariffe relativamente contenute: 150 euro la media, 166 euro per la prima fila. Prezzi simili a Lignano (154 euro media, 164 prima fila), Senigallia (158 euro, 169 prima fila) e Anzio (176 euro, 182 prima fila), dove la giornata al mare resta ancora più accessibile rispetto alla media nazionale.
A questi importi, va aggiunto il costo di eventuali servizi aggiuntivi come docce, cabine, giochi da spiaggia e animazione, che spesso comportano un sovrapprezzo, facendo lievitare ulteriormente la spesa complessiva.
L’unica alternativa resta la spiaggia libera, ma trovare posto è sempre più difficile. Proprio per questo Altroconsumo ha lanciato una petizione, già firmata da oltre 8.000 cittadini, per chiedere una riforma delle concessioni balneari che garantisca tariffe più eque e migliori servizi anche negli spazi gratuiti.
L’estate è alle porte, ma per molti italiani, la scelta di godersi qualche giorno in riva al mare rischia di diventare sempre più una questione… di budget.
Non tutte le compagnie aeree seguono gli stessi standard di sicurezza. Alcune operano in condizioni…
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento dei viaggiatori in transito negli aeroporti, torna al centro dell’attenzione…
Anche la Norvegia adotta la tassa di soggiorno per combattere l'overtourism: ecco tutto ciò che…
Capri combatte l'overtourism: ecco tutte le regole che verranno introdotte per preservare la natura del…
Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…
Il vostro volo è in ritardo o è stato cancellato? Ecco tutto ciò che c'è…