Viaggi del futuro: dal lux-scaping al country hopping, le tendenze da esplorare nel 2026

Viaggi del futuro: dal lux-scaping al country hopping, le tendenze da esplorare nel 2026

Viaggi del futuro: dal lux-scaping al country hopping, le tendenze da esplorare nel 2026

Luca Mangano

13 Novembre 2025

Milano, 13 novembre 2025 – Come viaggeranno gli italiani nel 2026? A rispondere ci prova la ricerca “Ticket to Travel 2026” di Marriott Bonvoy, che a luglio ha coinvolto più di 22mila adulti in 11 mercati chiave, tra cui 2.000 italiani. I dati mostrano che il prossimo anno la voglia di partire non si ferma: ben il 78% degli italiani conta di fare uguale o più vacanze rispetto al 2025. Un segnale chiaro: il viaggio resta un valore forte, nonostante le difficoltà economiche e i cambiamenti sociali.

Vacanze 2026, tra voglia di scoprire e mete di cuore

Gli italiani puntano a fare in media cinque vacanze nel 2026. Di queste, due saranno in Italia, altre due in Europa o comunque a breve distanza, e una a lungo raggio. “C’è la curiosità di esplorare, ma anche la voglia di tornare nei posti che si amano”, racconta Giulia Ferri, travel manager di Milano, commentando i risultati. La scelta di mete diverse si unisce a un’attenzione crescente alla qualità del viaggio.

Viaggiare per passioni e un tocco di lusso

A spingere gli italiani a partire sono soprattutto le passioni personali. Il 48% vuole muoversi per concerti o eventi culturali, mentre il 37% per seguire attività sportive. Tra i giovani della Generazione Z, ben il 71% ha organizzato almeno una vacanza seguendo i propri interessi. “Non si tratta solo di visitare posti nuovi, ma di vivere esperienze legate a ciò che amiamo”, spiega Marco, 24 anni, studente romano.

Un fenomeno in crescita è il cosiddetto lux-scaping: concedersi un soggiorno di lusso all’inizio o alla fine del viaggio. Il 41% degli italiani lo ha già fatto negli ultimi tre anni, una cifra che sale al 58% tra i giovani Z nell’ultimo anno. “Qualche giorno in una spa o in un hotel esclusivo aiuta a entrare nel mood giusto”, conferma Chiara, 29 anni, impiegata a Torino.

Pianificare con l’aiuto della tecnologia e il gusto per il country hopping

Anche la tecnologia fa la sua parte. Il 34% degli italiani ha già usato strumenti con Intelligenza Artificiale per organizzare le vacanze, con un aumento del 6% rispetto all’anno scorso. Tuttavia, la media italiana resta più bassa rispetto al 50% globale. L’AI è più diffusa tra i giovani: il 14% della Generazione Z la usa regolarmente, mentre tra gli over 55-64 il 70% non l’ha mai provata.

Un’altra moda in crescita è il country hopping, ovvero visitare più Paesi in un solo viaggio. Il 42% degli italiani vuole provarlo nel 2026, con particolare interesse per città come Oslo, Algeri e Muscat. “Muoversi facilmente tra più nazioni rende il viaggio più ricco”, spiega un agente di viaggio milanese.

Le mete preferite e cosa conta davvero nella scelta

L’Europa resta la meta preferita per il 72% degli italiani, seguita da Nord e Sud America (6%). In cima alle destinazioni c’è l’Italia stessa (39%), poi la Spagna (18%), la Francia (14%) e la Grecia (13%). Quando si sceglie dove alloggiare, contano soprattutto la pulizia (87%), il prezzo (86%) e la posizione (81%). Ma cresce l’attenzione verso strutture adatte a chi viaggia da solo (40%) e pet-friendly (39%).

La sostenibilità è un tema che non passa di moda: il 72% degli italiani controlla ormai da tempo l’impatto ambientale delle proprie vacanze. “Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”, recita un proverbio navajo citato nello studio. Una consapevolezza che sembra destinata a crescere.

Viaggiare in Italia: tradizione e nuove strade

In sintesi, la ricerca “Ticket to Travel 2026” disegna un’Italia che non rinuncia al viaggio, ma lo fa a modo suo. Tra passioni, tecnologia e attenzione all’ambiente, gli italiani si preparano a vivere il turismo del futuro senza dimenticare le proprie radici.

Change privacy settings
×