6 esperienze imperdibili a Islamorada, Florida: guida alle meraviglie delle Florida Keys

Luca Mangano

26 Dicembre 2025

Miami, 26 dicembre 2025 – Con poco più di 7.000 abitanti sparsi su un lembo di terra lungo sette miglia, Islamorada continua a richiamare visitatori da tutto il mondo. Nel mezzo delle Florida Keys, tra Key Largo e Marathon, questa piccola comunità offre molto più di spiagge e tramonti da cartolina. Chi arriva qui, lo dicono i pescatori al porto e i proprietari delle gallerie d’arte, resta colpito dall’equilibrio tra natura selvaggia e spirito creativo. Una miscela difficile da trovare altrove.

Islamorada, la “Village of Islands” che unisce arte e natura

Sull’Overseas Highway, la strada che collega le isole e si snoda sul Golfo del Messico, il traffico inizia a rallentare già intorno al Mile Marker 81. Il paesaggio cambia subito: palme, mangrovie e acque verde smeraldo a perdita d’occhio. Non è raro vedere all’alba le barche da pesca partire mentre l’aria si riempie dell’odore di salsedine sui pontili.

Il nome Islamorada, eredità degli esploratori spagnoli, significa “isola viola”. Ma non è solo una meta per chi cerca relax o pesca d’altura: negli ultimi anni ha conquistato anche artisti e designer.

Tra Upper Matecumbe e Lower Matecumbe Key, piccoli negozi espongono sculture in vetro, ceramiche fatte a mano, quadri ispirati alla fauna locale. “Qui la luce cambia continuamente, ogni giorno sembra diverso”, racconta Susan Elkin, pittrice arrivata dalla California cinque anni fa. Il suo studio si affaccia sulla baia; “i colori dell’acqua sono una fonte inesauribile di ispirazione”, aggiunge.

Pescatori e biodiversità: il richiamo dell’oceano

Il turismo di Islamorada resta strettamente legato alla pesca. Non è solo uno slogan: da decenni si definisce la “Capitale Mondiale della Pesca Sportiva”. A fine novembre, durante il torneo annuale di tarpon, il villaggio si anima già alle prime luci del giorno. Nel 2025 sono stati più di 250 i partecipanti, secondo i dati della locale Chamber of Commerce.

Chi non pesca trova comunque tanti motivi per fermarsi. Il parco marino di Lignumvitae Key e la riserva naturale di Indian Key sono raggiungibili in pochi minuti di barca; ospitano specie rare come il pesce pappagallo blu o la tartaruga embricata. I biologi marini della Florida International University monitorano costantemente l’ecosistema lagunare: “Abbiamo visto una crescita stabile delle popolazioni di coralli cervello, segno che l’ambiente è sano”, ha spiegato il professor Javier Morales in un incontro pubblico al centro visite.

Gastronomia locale e ritmi rilassati

A Islamorada, ogni giornata finisce con un piatto di pesce fresco nel piatto. Dal ristorante Morada Bay agli storici banconi del Lorelei Cabana Bar, le specialità non mancano: dal granchio stone crab al mahi mahi alla griglia, fino alla lime pie fatta in casa. I prezzi? Un pasto completo con antipasto e dolce si aggira intorno ai 25 dollari a persona.

Gli abitanti parlano con calma, si fermano a chiacchierare davanti a una birra locale (la Islamorada Ale prodotta sull’isola) e amano raccontare storie dei vecchi pescatori. Alle 18 quasi tutti i negozi chiudono; restano aperti solo i bar sul molo, mentre il cielo si tinge di arancio e indaco.

Eventi, ospitalità e curiosità

Durante l’anno non mancano le feste: dal “Island Fest” in aprile alla “Light Up the Night” a dicembre. La comunità coinvolge sia residenti che turisti con eventi legati all’arte e al cibo locale. Secondo i dati del Monroe County Tourism Council, nel 2025 c’è stato un aumento del 7% dei visitatori rispetto all’anno prima.

Le strutture per dormire – piccoli resort familiari e bed & breakfast affacciati sul mare – partono da circa 120 dollari a notte per una camera doppia. La maggior parte dei turisti arriva in auto da Miami, a circa due ore di distanza.

Islamorada non è solo una cartolina da sogno: qui la natura detta ancora i tempi delle persone. E con il vento dell’oceano che soffia leggero, tutto sembra andare più piano che altrove.

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