Volo cancellato a causa dello shutdown negli Usa? Ecco cosa fare

Partire in aereo

Immagine | Pixabay @furtaev - Okviaggi.it

Alessandro Bolzani

11 Novembre 2025

Lo shutdown federale continua a pesare sul traffico aereo statunitense, generando ritardi e cancellazioni a catena. Nel fine settimana sono stati registrati oltre 10mila voli in ritardo e quasi 3mila cancellazioni, conseguenza diretta della carenza di controllori di volo. Centinaia di migliaia di viaggiatori sono rimasti bloccati proprio mentre ci si avvicina al Giorno del Ringraziamento, uno dei periodi più intensi per il trasporto aereo negli Stati Uniti.

Nonostante l’approvazione da parte del Senato del provvedimento che dovrebbe porre fine alla paralisi delle attività federali, il segretario ai Trasporti Sean Duffy ha avvertito che il sistema del controllo del traffico aereo richiederà tempo per tornare a pieno regime. I disagi, quindi, sono destinati a proseguire anche nei giorni successivi all’accordo.

Diritti dei passeggeri e possibilità di rimborso

Anche se la compagnia non è responsabile della cancellazione, il viaggiatore può rinunciare al volo e ottenere un rimborso integrale del biglietto, inclusi supplementi per bagagli, upgrade e servizi aggiuntivi non usufruiti. A differenza dell’Unione Europea, però, le compagnie statunitensi non sono obbligate a fornire indennizzi economici o coperture per alloggi e pasti.

Il Dipartimento dei Trasporti americano mette comunque a disposizione un sito che consente di verificare l’impegno di ogni vettore in caso di ritardi significativi o cancellazioni. Per ora i disagi riguardano solo i voli nazionali: quelli internazionali operano in larga parte regolarmente.

Voli cancellati a causa dello shutdown, le misure adottate dalle compagnie aeree

Le maggiori compagnie statunitensi hanno introdotto politiche straordinarie per agevolare i passeggeri colpiti dalle cancellazioni legate allo shutdown.

American Airlines sta contattando i clienti interessati e permette cambi o rimborsi senza penali. Pur mantenendo operative le rotte principali, ha già annullato oltre 200 voli al giorno.

Un aereo di American Airlines
Un aereo di American Airlines | Photo by Venkat Mangudi licensed under CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/deed.en) – Okviaggi.it

Delta Air Lines ha esteso l’avviso di viaggio a 40 aeroporti e consente di riprenotare fino al 21 novembre senza differenze tariffarie, oppure di ottenere un rimborso totale. La flessibilità riguarda anche i biglietti Basic Economy.

United Airlines, che prevede fino a 269 cancellazioni nella giornata di martedì pur mantenendo un’offerta di circa 4mila voli quotidiani, permette di riprenotare entro sei giorni dalla data iniziale o richiedere il rimborso.

Southwest Airlines riprotegge automaticamente i passeggeri dei voli cancellati e concede cambi gratuiti per i viaggi compresi tra il 7 e il 12 novembre.

Anche Alaska Air Group — che comprende Alaska Airlines e Hawaiian Airlines — ha adottato una deroga flessibile per i voli dal 7 al 14 novembre, consentendo di viaggiare fino al 21 senza variazioni di tariffa. I collegamenti internazionali restano attivi.

Come reagire davanti a un volo cancellato per via dello shutdown

Prima di dirigersi in aeroporto, è fondamentale verificare lo stato della propria prenotazione tramite l’app o il sito della compagnia. Anche la Federal Aviation Administration (FAA) aggiorna in tempo reale i ritardi sul proprio portale.

Se ci si trova già in aeroporto, conviene mettersi in coda al banco assistenza e, parallelamente, contattare il vettore via telefono, chat o social come X, dove molte compagnie rispondono con rapidità. Oltre alla riprotezione gratuita sul primo volo utile, può essere opportuno valutare alternative come treni, autobus o auto a noleggio, dato l’impatto sistemico dello shutdown.

Il personale manca, i tagli ai voli aumentano

La FAA ha imposto alle compagnie un taglio del 4% dei voli in 40 grandi aeroporti per far fronte alla riduzione del personale nei centri di controllo. La percentuale salirà al 6% martedì, fino a raggiungere il 10% entro il 14 novembre.

La carenza riguarda anche 12 torri di controllo, e secondo Duffy mancano tra 1.000 e 2.000 controllori per garantire la piena efficienza del sistema. I pensionamenti sono aumentati sensibilmente: da una media di 4 al giorno prima di ottobre a 15-20 quotidiani dall’inizio dello shutdown.

Impatto economico e prospettive

Airlines for America, l’associazione che rappresenta i principali vettori statunitensi, stima che oltre quattro milioni di passeggeri abbiano già dovuto modificare i propri piani di viaggio da ottobre. Con il Thanksgiving alle porte, il caos rischia di generare un impatto economico di circa 500 milioni di euro al giorno, nel caso in cui la situazione dovesse protrarsi per un’altra settimana.

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