I misteri nascosti di Venezia: un viaggio tra le ombre e le parole

I misteri nascosti di Venezia: un viaggio tra le ombre e le parole

I misteri nascosti di Venezia: un viaggio tra le ombre e le parole

Luca Mangano

12 Novembre 2025

Venezia, 12 novembre 2025 – Philip Gwynne Jones, scrittore britannico che ha scelto Venezia come casa, ha fatto della città lagunare il cuore dei suoi romanzi gialli. Da anni, tra calli e campielli, intreccia le sue trame con la vita vera di Venezia, svelando un volto meno conosciuto, fatto di angoli nascosti e storie silenziose. È proprio qui, dove la nebbia si insinua tra le fondamenta e il tempo sembra fermarsi, che Jones ha deciso di lanciare un festival noir dedicato al mistero e alla letteratura di genere.

Venezia, musa del mistero e della vita quotidiana

Jones, nato nel 1966 a Cardiff, si è trasferito a Venezia nel 2014. «Prima di vivere qui non avevo mai pensato di scrivere gialli», ha raccontato, sorseggiando un caffè in un piccolo bar vicino a Campo Santa Margherita. «La città ti costringe a rallentare, a guardare davvero. Ogni angolo sembra nascondere una storia». Le sue mattine iniziano presto, spesso con una passeggiata tra le calli ancora vuote. «Solo allora», spiega, «si sente davvero la voce della Laguna».

Nei suoi romanzi – pubblicati in Italia da Newton Compton – la Venezia che emerge non è quella delle cartoline o dei turisti. È una città di dettagli: la luce che passa tra i palazzi di Cannaregio, il silenzio improvviso di una corte interna, l’odore del pane fresco in una panetteria di Dorsoduro. «Cerco sempre di mettere luoghi veri», dice Jones, «ma anche di restituire quell’atmosfera che si respira nei sestieri meno battuti».

Il festival noir: un nuovo volto per Venezia

Dopo otto romanzi ambientati nella città lagunare – l’ultimo, “Il segreto della gondola nera”, uscito lo scorso aprile – Jones ha deciso di fare un passo in più: portare qui un festival dedicato al noir. L’idea è nata quasi per caso, durante una presentazione alla libreria Acqua Alta. «Molti lettori mi chiedevano consigli su percorsi insoliti», racconta. «Così ho pensato: perché non creare un evento che unisca letteratura e scoperta della città?».

Il festival, in programma per la primavera 2026, coinvolgerà autori italiani e stranieri. Gli incontri si terranno in luoghi poco conosciuti: cortili nascosti, vecchi magazzini, piccole chiese sconsacrate. «Voglio che chi partecipa veda la Venezia che conosco io», spiega Jones. L’obiettivo è doppio: promuovere la cultura del noir e valorizzare quei pezzi di città meno frequentati dai turisti.

Una rete di lettori e scrittori

Con il tempo, Jones ha creato attorno ai suoi libri una piccola comunità di appassionati. Non solo italiani: molti arrivano dall’estero, attratti dal mix di mistero e fascino veneziano. «Ricevo spesso email da persone che hanno visitato i luoghi delle mie storie», racconta. Alcuni si fermano a chiacchierare con lui davanti a un caffè in Campo San Polo, altri lasciano biglietti nelle librerie indipendenti della città.

La scelta di vivere a Venezia non è stata casuale. «Qui il tempo scorre diverso», ammette. «C’è una lentezza che ti fa notare i dettagli». Non mancano però le difficoltà: l’acqua alta, i lavori di restauro continui, il turismo sempre più invadente. «Ma sono proprio queste contraddizioni che rendono Venezia unica», aggiunge.

Tra realtà e finzione: un confine sottile

Nei romanzi di Jones, il confine tra realtà e fantasia è spesso sfumato. Molti personaggi sono ispirati a persone incontrate per caso: il barista che serve ombre di vino in una taverna di Castello, la signora anziana che ogni mattina attraversa il ponte delle Guglie con il suo cane. «A volte basta uno sguardo o una frase rubata per strada», racconta l’autore.

Il successo dei suoi libri – tradotti in diverse lingue – ha aiutato a rafforzare l’immagine di Venezia come città del mistero. Ma per Jones la vera sfida resta raccontare una laguna viva, lontana dai soliti stereotipi. «Venezia non è solo bellezza», dice. «È fatica quotidiana, resistenza, storie nascoste dietro ogni porta».

Con il nuovo festival noir alle porte, la città si prepara a ospitare lettori e scrittori da tutto il mondo. Un’occasione per scoprire ancora una volta quella Venezia segreta che solo chi la vive può davvero raccontare.

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