I ristoranti da non perdere ai TheFork Awards 2025

I ristoranti da non perdere ai TheFork Awards 2025

I ristoranti da non perdere ai TheFork Awards 2025

Simona Carlini

14 Novembre 2025

Milano, 14 novembre 2025 – Ieri sera, Adelaide! Bottega Bar di Torino ha portato a casa il People’s Choice Award ai TheFork Awards 2025, durante la cena di gala milanese. Un premio che celebra la forza e la determinazione di un gruppo di giovani ristoratori guidati da Giuseppe Tarantino. Hanno trasformato un piccolo locale in un punto di riferimento della cucina contemporanea. Sul palco con Tarantino sono saliti anche Mariano Pastega di Cecchini in Città a Firenze e Davide Autovino di Mezzena a Palermo, vincitori rispettivamente per il Centro Italia e per il Sud e le Isole.

Giovani talenti in luce: la nuova ristorazione italiana

La serata, condotta da Gerry Scotti e Alessia Ventura, ha riunito i cuochi dei 56 ristoranti selezionati tra le aperture più promettenti dell’anno. La scelta è stata fatta da 80 chef italiani di grande esperienza, con la collaborazione di TheFork e Identità Golose. Tra applausi e strette di mano, si sono alternati volti nuovi e professionisti che hanno deciso di cambiare strada per inseguire il loro sogno in cucina. “Abbiamo voluto premiare chi ha il coraggio di mettersi in gioco ogni giorno”, ha detto uno degli organizzatori.

Adelaide! Bottega Bar: artigianalità e accoglienza nel cuore di Torino

Il segreto di Adelaide! Bottega Bar è semplice: piatti immediati, un’atmosfera informale e una porta sempre aperta, dalla colazione fino a sera tardi. “Volevamo creare un luogo dove la cucina fosse davvero un momento da vivere insieme”, racconta Tarantino, che è stato nominato dallo chef Ugo Alciati. Nel cuore di Torino, il locale unisce la tradizione del bar di quartiere con una cucina attenta e ricercata. È il punto d’incontro perfetto tra un aperitivo e un piatto più ricercato.

Dalla Toscana alla Sicilia: i sapori che hanno convinto

A Firenze, il premio per il Centro Italia è andato a Cecchini in Città, guidato da Mariano Pastega e nominato da Riccardo Monco. Qui la protagonista è la brace: “La carne racconta la campagna toscana in chiave urbana”, spiega Pastega, che punta tutto sulla qualità degli ingredienti. A Palermo, invece, Davide Autovino di Mezzena (nominato da Tony Lo Coco) ha portato sul palco la tradizione siciliana rivista con rispetto e creatività. Nei suoi piatti si ritrovano carni locali, spezie e profumi tipici del territorio.

Premi speciali per chi fa la differenza

Quest’anno, i TheFork Awards hanno introdotto il Mastercard Impact Award, assegnato a Tribarakkio di Catanzaro. La chef Mariarita Bruno, nominata da Nino Rossi, ha creato un laboratorio gastronomico che coinvolge la comunità e dà spazio ai giovani cuochi. “In Calabria la tavola può essere uno strumento di rinascita”, ha detto Bruno durante la premiazione.

Tra gli altri premi speciali, il Premio Sfida è andato a Sandì di Milano (chef Laura Santosuosso), il Premio Innovazione ad Ambar a Firenze (chef Andrea Magnelli) e il Premio Ricerca al Collegio alla Querce, Auberge Collection (chef Nicola Zamperetti). Ogni progetto è stato segnalato da chef affermati come Davide Oldani, Chiara Pavan e Vito Mollica, a dimostrazione di una rete solida che unisce generazioni diverse.

TheFork Awards: lo specchio di una cucina che cambia

Nati nel 2018, i TheFork Awards sono ormai un appuntamento fisso per chi segue l’evoluzione della ristorazione italiana. Ogni anno, ottanta grandi chef segnalano le nuove aperture più interessanti; poi la scelta passa al pubblico, che vota attraverso la piattaforma di prenotazione. Il risultato è una fotografia chiara dell’Italia del gusto: non solo ristoranti d’eccellenza, ma anche luoghi che raccontano nuovi modi di mangiare e stare insieme.

Per chi ama viaggiare con gli occhi aperti – o semplicemente cerca una tavola autentica – questa mappa dei sapori è un invito a scoprire storie, idee e persone che stanno cambiando volto alla cucina italiana. “È un premio alla passione e alla capacità di innovare senza dimenticare le proprie radici”, ha chiuso uno degli chef presenti.

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