Le migliori stazioni del mondo: la classifica del Prix Versailles 2025

Le migliori stazioni del mondo: la classifica del Prix Versailles 2025

Le migliori stazioni del mondo: la classifica del Prix Versailles 2025

Giulia Ruberti

15 Novembre 2025

Milano, 15 novembre 2025 – Sette stazioni ferroviarie in Europa, Asia e Oceania sono state oggi premiate dal Prix Versailles 2025. Il riconoscimento, promosso dall’Unesco e dalla Camera di Commercio Internazionale, celebra ogni anno le infrastrutture che riescono a unire utilità e bellezza, spezzando l’idea delle stazioni come spazi grigi e anonimi.

Prix Versailles: quando le stazioni cambiano volto

Nato per mettere in luce le architetture che migliorano la vita nelle città, il Prix Versailles è diventato un punto di riferimento per chi disegna gli spazi pubblici. Non si parla solo di musei o hotel, ma anche di aeroporti e, da qualche anno, di stazioni ferroviarie. “Vogliamo dimostrare che la bellezza può accompagnare ogni viaggio”, ha detto in conferenza stampa Jean-Paul Viguier, presidente della giuria e architetto francese.

Le sette stazioni scelte per il 2025 – i nomi ufficiali saranno svelati a dicembre – rappresentano, secondo gli organizzatori, “un equilibrio tra innovazione tecnica e attenzione a chi viaggia”. Tra i criteri principali: rispetto per l’ambiente, integrazione con la città e spazi interni di qualità.

Dall’Australia al Belgio: stazioni che sorprendono

Tra le finaliste, secondo le anticipazioni del premio, ci sono la Sydney Metro Northwest, con le sue curve e i materiali trasparenti, e la stazione di Liegi-Guillemins in Belgio, firmata da Santiago Calatrava. Quest’ultima, con le sue strutture in vetro e acciaio, è ormai un simbolo della città e un punto di riferimento per chi arriva in treno da Francia o Germania.

Non mancano esempi dal Medio Oriente: la nuova stazione di Riyadh, in Arabia Saudita, si distingue per le sue dimensioni imponenti e l’uso di materiali locali. “Abbiamo voluto uno spazio funzionale ma anche accogliente”, ha spiegato l’ingegnere capo del progetto, Ahmed Al-Shehri.

Viaggiare tra luce e acciaio: la nuova estetica delle partenze

Negli ultimi anni, le stazioni ferroviarie hanno cambiato volto. Non sono più solo punti di passaggio, ma luoghi pensati per accogliere, orientare e anche sorprendere chi parte o arriva. Il Prix Versailles sottolinea questo cambiamento: “Le infrastrutture del viaggio sono diventate laboratori di innovazione architettonica”, ha osservato Viguier.

A Sydney, per esempio, la luce naturale è usata per ridurre i consumi energetici e rendere più piacevole l’attesa. A Liegi, le grandi vetrate lasciano vedere il cielo anche nelle giornate di pioggia. Piccoli dettagli che cambiano l’esperienza di chi viaggia.

Un premio che guarda al futuro delle città

Il Prix Versailles non premia solo l’aspetto estetico. L’obiettivo è anche far riflettere sul ruolo delle infrastrutture nella rinascita delle città. “Le stazioni sono spesso la porta d’ingresso delle città”, ha ricordato Viguier. “Investire nella loro qualità significa puntare sul futuro dei centri urbani”.

La cerimonia di premiazione si terrà a Parigi il prossimo marzo. Nel frattempo, architetti e amministratori aspettano con interesse l’annuncio ufficiale delle sette vincitrici. Un evento che, come ogni anno, mette sotto i riflettori un settore in continuo cambiamento.

Fino ai verdetti finali, resta chiaro che – almeno secondo il Prix Versailles – anche una stazione può diventare un luogo capace di sorprendere. E forse, per chi prende il treno ogni giorno, è già una piccola rivoluzione.

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