Mattarella a Berlino: i vantaggi di un mondo aperto e condiviso

Mattarella a Berlino: i vantaggi di un mondo aperto e condiviso

Mattarella a Berlino: i vantaggi di un mondo aperto e condiviso

Giulia Ruberti

18 Novembre 2025

Berlino, 18 novembre 2025 – Sergio Mattarella ha scelto Berlino per ribadire un tema che guida da tempo il suo mandato: l’apertura al mondo come chiave di crescita e benessere. In visita ufficiale nella capitale tedesca, il presidente della Repubblica italiana ha incontrato il suo omologo, Frank-Walter Steinmeier, mettendo in luce come la collaborazione tra i Comuni di Italia e Germania sia un esempio concreto di cosa può nascere dalla condivisione. “La collaborazione tra i Comuni di Italia e Germania offre ai cittadini un chiaro esempio dei vantaggi che derivano dall’apertura al mondo, dalla condivisione”, ha detto Mattarella poco dopo le 10, nella sala conferenze del castello di Bellevue.

Mattarella e Steinmeier: un legame che tiene viva l’Europa

Non è la prima volta che i due presidenti si vedono. Mattarella e Steinmeier hanno coltivato negli anni un rapporto basato su rispetto e dialogo, anche nei momenti più difficili per l’Unione Europea. Stavolta, però, l’atmosfera è diversa. La guerra in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e le sfide legate alle migrazioni rendono la cooperazione ancora più urgente. “Solo lavorando insieme possiamo affrontare le grandi sfide del nostro tempo”, ha detto Steinmeier, stringendo la mano a Mattarella davanti ai fotografi. Il presidente tedesco ha poi ricordato che “l’amicizia tra Italia e Germania resta un pilastro fondamentale per l’Europa”.

Quando i Comuni fanno la differenza

Al centro del discorso di Mattarella c’è la rete di gemellaggi e progetti comuni tra città italiane e tedesche. Un intreccio di scambi culturali, iniziative economiche e progetti sociali che, secondo il presidente, “dimostrano ai cittadini i vantaggi concreti dell’apertura”. Non sono parole vuote: negli ultimi dodici mesi sono stati firmati oltre 100 accordi tra amministrazioni locali dei due Paesi, con effetti su turismo, formazione e innovazione. “Quando le comunità locali si parlano e lavorano insieme – ha confidato Mattarella – si costruisce un’Europa più forte, più vicina alla gente”.

Un messaggio chiaro contro i muri

Il richiamo all’apertura non è casuale. A Berlino, dove il ricordo del Muro è ancora vivo – anche solo nei pochi tratti rimasti lungo la Bernauer Strasse – Mattarella ha voluto lanciare un messaggio netto contro ogni forma di chiusura. “Dall’apertura al mondo arrivano solo benefici”, ha ribadito, citando esperienze reali di accoglienza e integrazione in molte città italiane. Steinmeier ha fatto eco: “La storia ci insegna che i muri non portano sicurezza, ma isolamento”.

Migrazioni e sicurezza: sfide che uniscono

Non sono mancati riferimenti ai temi più caldi del momento. La gestione dei flussi migratori resta una priorità nei rapporti tra Italia e Germania. Secondo fonti del Quirinale, durante il colloquio privato, durato circa un’ora, i due presidenti hanno affrontato le difficoltà legate all’accoglienza e sottolineato la necessità di una risposta europea unitaria. “Serve solidarietà tra Stati membri”, avrebbe detto Mattarella, secondo un consigliere diplomatico presente all’incontro. Steinmeier ha aggiunto: “La sicurezza comune si costruisce solo insieme”.

Tra istituzioni e cultura: una giornata intensa

La visita di Mattarella a Berlino non si è limitata agli incontri ufficiali. Nel pomeriggio, accompagnato dall’ambasciatore Armando Varricchio, il presidente ha visitato il Museo dell’Isola e ha incontrato una delegazione di studenti italiani che vivono in Germania. Un momento più informale, in cui Mattarella ha ascoltato le storie di giovani che hanno scelto Berlino per studiare o lavorare. “Siete voi il ponte tra i nostri Paesi”, ha detto con un sorriso.

Europa: un futuro da costruire insieme

La giornata si è chiusa con la cena ufficiale a Bellevue. Nel brindisi finale, Mattarella ha ricordato che “l’Europa non è solo un progetto politico o economico, ma una comunità di persone che condividono valori e speranze”. Steinmeier ha risposto sottolineando come “la fiducia reciproca sia la base su cui costruire il futuro”. Un futuro che, almeno nelle intenzioni di entrambi, passa dalla condivisione e dall’apertura. E da quell’amicizia personale che, tra Roma e Berlino, sembra oggi più forte che mai.

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