Svezia: vacanze da sogno in una baita nel bosco, ma attenti al silenzio!

Svezia: vacanze da sogno in una baita nel bosco, ma attenti al silenzio!

Svezia: vacanze da sogno in una baita nel bosco, ma attenti al silenzio!

Giulia Ruberti

19 Novembre 2025

Stoccolma, 19 novembre 2025 – Nel cuore della Svezia meridionale, nella regione di Scania, l’ufficio del turismo ha lanciato un’iniziativa fuori dal comune: offrire a coppie di turisti stranieri un soggiorno gratuito in una baita immersa nella foresta. Ma c’è una condizione ben precisa da rispettare. Tra i boschi di Höör e Kristianstad, chi alza troppo la voce rischia di dover interrompere la vacanza. Il limite? Non superare i 45 decibel.

Il silenzio che fa notizia

La campagna si chiama “The Silence Cabin” e vuole mettere in luce un aspetto poco valorizzato della Svezia rurale: il silenzio. “Vogliamo far capire a chi viene da fuori quanto sia prezioso il silenzio qui da noi”, spiega Anna Lindström, responsabile comunicazione dell’ente turistico regionale. In un mondo dove il rumore è sempre dietro l’angolo, la Scania punta a offrire un’esperienza completamente diversa: niente traffico, niente telefoni che squillano, solo il fruscio degli alberi e il canto degli uccelli.

Parla piano, sotto i 45 decibel

Le regole sono semplici e chiare: durante il soggiorno, le conversazioni devono stare sotto la soglia dei 45 decibel, una voce bassa o un sussurro. “Non chiediamo un silenzio totale, ma rispetto per l’ambiente e chi cerca pace”, aggiunge Lindström. Per controllare tutto, ogni baita è attrezzata con un misuratore acustico collegato a un’app che avvisa se si supera il limite. Se succede più volte, scatta l’“avviso di sfratto”: i turisti devono lasciare la struttura.

Solo per pochi fortunati

L’iniziativa è rivolta a coppie straniere, selezionate tramite un concorso online che ha raccolto più di 3.000 candidature in pochi giorni. Le prime dieci coppie sono arrivate lo scorso weekend: giovani dalla Germania, Italia, Regno Unito e anche una coppia di pensionati francesi. “Abbiamo scelto persone abituate alla vita in città, proprio per far loro riscoprire il silenzio”, racconta uno degli organizzatori. Il soggiorno dura tre notti e include escursioni nei boschi, meditazione e cene con prodotti locali.

Tra entusiasmo e qualche inciampo

Le prime impressioni? Varie. “All’inizio è stato difficile ricordarsi di parlare piano, soprattutto la sera”, confida Elena Rossi, 34 anni, arrivata da Milano con il compagno. “Ma dopo un po’ ci si abitua e si apprezza davvero la calma”. Qualche incidente c’è stato: una coppia inglese è stata richiamata due volte per aver alzato la voce durante una partita a carte. “Ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo”, ammettono ridendo.

Un’idea da esportare?

L’ufficio del turismo di Scania pensa che l’esperimento potrebbe allargarsi ad altre zone della Svezia. “Il silenzio è una risorsa rara e sempre più richiesta”, sottolinea Lindström. Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità confermano che il rumore è una delle principali fonti di stress nelle grandi città europee. La Svezia vuole trasformare la propria tranquillità in un punto di forza per il turismo.

Una sfida per chi arriva da fuori

Non tutti però si adattano facilmente a questa sfida. “Per molti stranieri è quasi uno shock”, racconta Johan Svensson, guida locale. “Dopo poche ore, chi è abituato al rumore costante si sente disorientato”. Ma per gli organizzatori è proprio questo il cuore dell’esperienza: imparare ad ascoltare, se stessi e la natura, senza distrazioni.

La prova continuerà fino a marzo 2026. Solo allora si tireranno le somme sull’iniziativa e sulla possibilità di renderla definitiva. Intanto, tra i pini della Scania, il silenzio resta il vero protagonista.

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