La Camera dei Rappresentanti approva la legge per svelare i segreti di Epstein

La Camera dei Rappresentanti approva la legge per svelare i segreti di Epstein

La Camera dei Rappresentanti approva la legge per svelare i segreti di Epstein

Silvana Lopez

19 Novembre 2025

New York, 19 novembre 2025 – Con un voto quasi unanime, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha detto sì alla legge che impone la pubblicazione di tutti i documenti ancora segreti sul caso Epstein. Solo un deputato, Clay Higgins della Louisiana, ha votato contro. L’aula, piena e silenziosa, ha seguito ogni passaggio con grande attenzione, soprattutto le vittime del finanziere, presenti tra il pubblico. Un voto bipartisan che non ha lasciato spazio a dubbi.

Il voto che fa sperare le vittime

La legge, frutto di mesi di pressione pubblica e di associazioni per i diritti delle vittime, ha ottenuto un sostegno trasversale. Democratici e repubblicani si sono schierati quasi tutti a favore della trasparenza. “Questo è un passo indispensabile per la giustizia”, ha detto Carolyn Maloney, deputata di New York e tra le promotrici del provvedimento. Le vittime in aula non hanno nascosto l’emozione: abbracci, lacrime e un senso di sollievo. “Non è solo una vittoria personale – ha raccontato Sarah Ransome, una delle donne che hanno denunciato Epstein – ma un gesto che può proteggere altri da quello che abbiamo passato noi”.

Cosa cambia con la nuova legge

Il testo obbliga il Dipartimento di Giustizia a declassificare e mettere online tutti i documenti ancora riservati sulle indagini contro Jeffrey Epstein, il finanziere trovato morto in carcere nel 2019 mentre aspettava il processo per traffico sessuale di minori. Sono migliaia di pagine: verbali, liste di contatti, rapporti. La legge fissa un termine chiaro: entro sei mesi dalla firma del presidente, tutto dovrà essere accessibile, tranne casi eccezionali legati alla sicurezza nazionale o alla protezione delle vittime.

Perché si chiede trasparenza

Negli ultimi anni la richiesta di fare chiarezza sul caso Epstein è diventata sempre più forte. Molti pezzi delle indagini sono rimasti nascosti, alimentando sospetti su coperture e protezioni ai piani alti. Nei documenti spuntano nomi di politici, imprenditori e celebrità. “Non possiamo lasciare che il dubbio continui a oscurare questa storia”, ha detto Hakeem Jeffries, capo della minoranza. Fonti parlamentari dicono che la pubblicazione potrebbe aprire la strada a nuove indagini e, forse, a nuovi processi.

L’unico no in aula

Clay Higgins, unico deputato contrario, ha spiegato così il suo voto: “Alcune informazioni devono restare riservate per proteggere la sicurezza nazionale”. Una posizione che però non ha trovato sostegno. In aula, Higgins è rimasto concentrato sui documenti davanti a sé, senza reagire né alle lacrime delle vittime né agli applausi dopo il voto.

Cosa succede adesso

Il testo passa ora al Senato, dove è atteso senza cambiamenti e potrebbe essere approvato già la prossima settimana. La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Joe Biden è pronto a firmare la legge appena gli arriverà sulla scrivania. Nel frattempo, le associazioni delle vittime chiedono la creazione di una commissione indipendente per seguire la pubblicazione e assicurarsi che nulla venga nascosto.

Un segnale per il futuro

La decisione della Camera potrebbe aprire la strada anche ad altri casi rimasti parzialmente coperti dal segreto. “La trasparenza è l’unica via per restituire fiducia nelle istituzioni”, ha detto l’avvocato David Boies, che difende alcune vittime. Solo così, forse, si potrà davvero parlare di giustizia. Per ora, resta l’attesa: tutti gli occhi sono puntati su Washington e su quei documenti che, dopo anni di silenzi, potrebbero finalmente vedere la luce.

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