Adelboden, 19 novembre 2025 – La pista Norro di Adelboden, uno dei simboli più cari dello sci alpino svizzero, è stata messa in vendita e potrebbe essere ceduta addirittura a costo zero. La notizia, arrivata nelle ultime ore dal comitato locale, segue una stagione segnata dalla quasi totale assenza di neve a quota 1.300 metri. Un fenomeno, questo, che – dicono gli esperti – sta diventando sempre più comune a causa del cambiamento climatico.
Adelboden perde la Norro: un colpo al cuore dello sci
La notizia ha fatto il giro non solo tra gli abitanti di Adelboden, ma anche nel mondo dello sci internazionale. La pista Norro, storica tappa del gigante di Coppa del Mondo, ha visto sfrecciare campioni come Gustav Thoeni, Piero Gros, Ingemar Stenmark, Alberto Tomba, Hermann Maier, Marcel Hirscher e, più di recente, Marco Odermatt. “Qui abbiamo imparato tutti a sciare”, raccontava ieri sera un residente seduto al bar Kreuz, poco lontano dalla partenza degli impianti. Eppure, quest’anno la neve è stata quasi un miraggio: secondo il servizio meteorologico svizzero, tra dicembre 2024 e marzo 2025 sono caduti solo 18 centimetri di neve fresca.
Il valore affettivo e la dura realtà economica
Mettere in vendita la pista – e forse regalarla – è il segno di una situazione che non si può più sostenere. “Non riusciamo più a garantire l’apertura invernale”, spiega il presidente dell’associazione sciistica locale, Hans Meier. I costi per la manutenzione, dalla battitura alla sicurezza, superano ormai di gran lunga gli incassi degli skipass. In paese si respira un’aria di rassegnazione. “È come perdere un pezzo della nostra infanzia”, confessa una maestra elementare, ricordando le prime gare scolastiche sulla Norro. Il prezzo? “Simbolico”, dicono gli amministratori. Ma finora nessuno si è fatto avanti.
Cambiamento climatico: un campanello d’allarme per le Alpi
Uno studio dell’Università di Berna pubblicato ad aprile avverte: le località sciistiche sotto i 1.500 metri rischiano di perdere fino al 70% delle giornate sciabili entro il 2035. Adelboden non è immune: la quota relativamente bassa della Norro la espone a inverni sempre più miti e piovosi. “Il riscaldamento globale sta cambiando la mappa dello sci”, sottolinea il climatologo Reto Keller. Gli impianti per l’innevamento artificiale non bastano più: i costi energetici sono altissimi e spesso manca anche l’acqua necessaria.
La reazione di Adelboden e degli appassionati
La possibile chiusura – o addirittura il regalo – della pista Norro ha acceso reazioni diverse. C’è chi spera ancora in un acquirente pronto a investire per trasformare l’area, magari in un parco per mountain bike o sentieri per escursioni. Altri temono che la perdita della pista possa segnare il declino turistico del paese. “Senza la Norro, Adelboden perde la sua anima”, diceva ieri pomeriggio un ex allenatore della nazionale svizzera, incontrato davanti alla scuola di sci.
Un campanello d’allarme per tutto l’arco alpino
La situazione di Adelboden non è un caso isolato. In molte località delle Alpi svizzere, francesi e italiane si discute da mesi sul futuro delle piste a bassa quota. Secondo l’associazione degli operatori turistici elvetici, almeno 40 comprensori rischiano di chiudere nei prossimi dieci anni. “Dobbiamo ripensare il turismo di montagna”, avverte il direttore dell’ente svizzero per il turismo, Martin Schmid. La Norro, con la sua storia e le sue vittorie leggendarie, diventa così il simbolo di una sfida che riguarda tutto l’arco alpino.
Il silenzio della Norro: un futuro tutto da scrivere
Per ora la pista resta chiusa. Il cartello “In vendita” – scritto a mano su una tavola di legno all’ingresso del vecchio skilift – racconta più di mille parole il senso di smarrimento che si respira a Adelboden. “Forse qualcuno la prenderà per farci altro”, sussurra un anziano maestro di sci, guardando verso la cima ormai senza neve. Ma in paese, in fondo, nessuno sembra davvero crederci. E intanto la Norro aspetta, silenziosa, il suo destino.