Assisi, 2 dicembre 2025 – Nel 2024, anno dell’ottavo centenario del “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi, la città umbra si è trasformata in un punto di incontro vivace e intenso. Dalla primavera all’autunno, Assisi è stata palcoscenico di eventi, celebrazioni e momenti di riflessione. Un anniversario sentito non solo nei conventi e nei vicoli, ma anche nelle scuole, nelle piazze e tra le antiche mura che da secoli raccontano la storia del Santo. La comunità tutta, con il sostegno degli ordini religiosi, delle autorità civili e di centinaia di fedeli arrivati da ogni parte d’Italia e oltre, ha voluto rendere omaggio a un testo che è un pilastro della lingua e della spiritualità italiane.
Celebrazioni solenni nel cuore dell’Umbria
Il 28 marzo 2024, giorno tradizionalmente legato alla stesura del Cantico, la Basilica di San Francesco ha aperto ufficialmente le celebrazioni. Davanti all’altare maggiore, illuminato dalle prime luci dell’alba, si sono susseguiti i canti dei frati e le letture dei passaggi più noti: “Laudato sie, mi’ Signore”, sussurrava una religiosa in fila, come cercando conforto. Oltre duemila pellegrini hanno partecipato alla messa solenne d’apertura. “Sono venuta apposta da Bari con mio marito”, raccontava Angela S., pensionata. “Questo canto è sempre stato nella nostra famiglia, come una preghiera quotidiana”.
Tra aprile e ottobre, Assisi ha ospitato più di cento eventi: concerti corali (con trecento voci dirette dal maestro Marco Berrini in Piazza del Comune che hanno raccolto lunghi applausi), mostre di arte sacra, laboratori per bambini e incontri di studio internazionali. Numerosi studiosi francescani e linguisti italiani hanno analizzato il valore letterario e spirituale del Cantico, sottolineando come sia il primo testo poetico scritto in volgare umbro. Il professor Alberto Meschiari, ordinario di Filologia all’Università di Perugia, ha spiegato: “Il Cantico ha segnato l’inizio di una letteratura popolare che si rivolge a tutti”.
Un messaggio vivo di pace e rispetto per il creato
L’eco della ricorrenza ha varcato i confini di Assisi. Anche Papa Francesco, durante l’Angelus del 14 aprile, ha voluto ricordare il “poverello”: “San Francesco ci invita a vedere la natura come un dono e a rispettare ogni creatura”. Un messaggio forte che ha fatto da filo conduttore in molti momenti: il 24 maggio, Giornata mondiale della biodiversità, il Bosco di San Francesco si è animato con studenti impegnati in progetti per la tutela ambientale, raccolta rifiuti e letture pubbliche dei versi francescani.
Alcuni passaggi del Cantico – soprattutto quelli dedicati a “frate Sole” e “sora Acqua” – sono stati spunto per laboratori nelle scuole della provincia di Perugia. “Abbiamo riscoperto la gioia di stare all’aria aperta”, ha raccontato Chiara, insegnante in una scuola media. “Non è solo un testo antico: parla ancora oggi”.
Cultura e turismo: Assisi al centro dell’attenzione
Secondo i dati del Comune di Assisi, da marzo a novembre 2024 si sono registrate circa 1 milione di presenze turistiche, con picchi nei fine settimana delle principali manifestazioni francescane. L’indotto economico – alberghi pieni e ristoranti prenotati con settimane d’anticipo – ha coinvolto tutta la regione. “Abbiamo lavorato senza tregua da Pasqua fino a ottobre”, racconta Gianni Brunelli, titolare di una bottega in Via San Francesco. “La gente arriva per la spiritualità ma resta anche per la bellezza dei luoghi”.
Tra gli appuntamenti culturali più seguiti c’è stata la mostra “Il Cantico tra arte e parola” al Museo della Porziuncola (oltre 30mila visitatori) e il festival letterario dedicato alla poesia religiosa. A impreziosire le celebrazioni anche un annullo filatelico speciale emesso da Poste Italiane il 2 maggio.
Una memoria che continua a parlare
A otto secoli da quei versi semplici – scritti secondo la tradizione nel 1224 nella cella del poverello – il messaggio del Cantico delle Creature resta forte. Frati francescani e giovani volontari hanno distribuito copie gratuite del testo in italiano moderno e dialetto umbro. Le piazze si sono animate con letture pubbliche serali: a settembre in Piazza Santa Chiara don Matteo Zuppi ha raccolto davanti a sé un pubblico variegato – anziani locali, famiglie in vacanza e gruppi scout.
“È un canto che mette insieme fede, letteratura e natura”, ha commentato il sindaco Stefania Proietti alla chiusura delle celebrazioni lo scorso 29 ottobre. “Questi valori restano il cuore pulsante della nostra comunità”. Così, mentre le ultime foglie d’autunno cadevano sulle strade assisane, l’800° anniversario del Cantico delle Creature si è chiuso con una fiaccolata silenziosa verso la Basilica: nel buio soltanto le luci tremolanti delle candele a illuminare una memoria viva che continua – anno dopo anno – a parlare al presente.