Lipsia, 3 dicembre 2025 – Un fine settimana a Lipsia può trasformarsi in un viaggio tra letteratura, musica e industria con tre tappe poco scontate: dalla cantina storica dove Goethe scrisse alcune pagine del suo “Faust”, al museo che rende omaggio a Johann Sebastian Bach con installazioni multimediali, fino ai reparti dove nasce una delle auto di lusso più iconiche d’Europa. Un percorso che mescola epoche diverse e racconta una città fatta di contrasti, orgogliosamente moderna ma sempre legata al suo passato.
La cantina di Auerbachs Keller e il mito di Faust
Nel cuore della Nikolaikirchhof, nel centro storico di Lipsia, c’è un posto che i turisti trovano seguendo le tracce dei grandi poeti. È l’Auerbachs Keller, storica osteria dove, secondo la leggenda, Johann Wolfgang von Goethe trovò ispirazione per la famosa scena della taverna nel “Faust”. Le pareti sono rivestite di legno scuro e affreschi che raccontano le avventure di Mefistofele e Faust. Qui, tra bicchieri di vino sassone e piatti tipici come il bratwurst con crauti, si respira un’atmosfera fuori dal tempo. “Non c’è sera in cui qualcuno non chieda dove si sia seduto Goethe”, dice Claudia Bergmann, responsabile della sala, indicando un tavolo d’angolo verso le 19:30, mentre la sala si anima. La verità storica sulla posizione precisa non c’è. Restano però le suggestioni: gli studenti universitari che frequentavano il locale già nel Settecento, le citazioni incise sulle travi.
Il Bach Museum tra suoni e immagini
A poche centinaia di metri da lì si apre il mondo del Bach Museum, che non è solo una vetrina di strumenti antichi o spartiti sotto vetro. Chi arriva verso le 10 del mattino trova un ambiente luminoso e ordinato: pochi turisti nei corridoi, un leggero profumo di legno lucidato. Un dettaglio colpisce molti visitatori: l’installazione interattiva in cui Bach sembra uscire da una tela – è un video mapping molto curato – per sedersi davanti a un clavicembalo, mentre le dita scorrono sui tasti e la musica prende vita nella stanza. “Volevamo mostrare non solo la storia ma anche il suono vivo di Bach”, spiega Martin Friedlander, uno dei curatori. Ogni giorno, verso le 11:30 e le 15:00, giovani musicisti eseguono piccoli concerti dal vivo su strumenti dell’epoca davanti a scolaresche o gruppi di visitatori stranieri. Non manca poi la stanza dedicata alle composizioni scritte proprio a Lipsia: il ciclo delle Cantate e la celebre “Passione secondo Matteo”.
Dentro la fabbrica delle auto di lusso
Ma Lipsia non è solo ricordi o atmosfere d’altri tempi. Dal 2005 ospita uno degli impianti più moderni per la produzione automobilistica in Germania: lo stabilimento BMW, nella zona Seehausen, a nord-est del centro città. Qui, ogni venerdì e sabato mattina dalle 9:00 si può prenotare una visita guidata dietro le quinte della fabbrica dove nascono le auto delle serie i e X – modelli esportati in tutto il mondo. Con giacche ad alta visibilità e caschetti bianchi addosso, i visitatori passano attraverso i reparti di verniciatura, saldatura robotizzata e montaggio motori. “Molti restano colpiti dalla precisione dei bracci meccanici”, ammette Peter Hempel, tecnico responsabile dell’area robotica. Il tour mette in luce l’incontro tra tradizione artigiana e tecnologie avanzate: si vedono dettagli come la catena di montaggio lunga oltre 500 metri o le telecamere per il controllo qualità che esaminano ogni carrozzeria prima della consegna.
Vivere Lipsia tra memoria e futuro
C’è chi arriva a Lipsia per assaporare la sua fama musicale o immergersi nelle atmosfere letterarie; altri cercano l’energia delle sue industrie e il ritmo veloce della città che cambia. I prezzi per visitare sono alla portata di tutti: all’Auerbachs Keller si paga solo consumando (un pasto tipico costa sui 18 euro), il Bach Museum propone biglietti a partire da 10 euro con sconti per famiglie e studenti; il tour BMW va prenotato (circa 12 euro). Il consiglio degli esperti? Prendersi qualche ora per passeggiare lungo la Petersstrasse nel tardo pomeriggio o fermarsi nei caffè storici vicino alla chiesa di San Tommaso.
In una città dove i maestri del passato affacciano sulle strade nuove – tra note barocche e automobili dal design futuristico – ogni visita finisce sempre un po’ diversa da come ci si aspetta. Forse è proprio qui che sta il fascino discreto di Lipsia, tra il suono dolce del clavicembalo e il ronzio sommesso delle catene di montaggio.