Milano, 3 dicembre 2025 – Dove trovare neve fresca in questo avvio di stagione? È la domanda che si sono fatti migliaia di sciatori, e a rispondere arriva uno studio che ha passato al setaccio oltre 120 stazioni sciistiche in 13 Paesi, dai Pirenei alle Alpi, senza tralasciare Balcani e Scandinavia. La ricerca, pubblicata oggi alle 8.30 sul portale Snowfinder, punta a individuare le località migliori per chi vuole sciare sulla neve naturale, evitando i posti dove si scia soprattutto su piste battute o innevate artificialmente.
Le destinazioni top per la neve fresca
A guidare la classifica dello studio, curato dall’analista britannico Edward Fry, ci sono località come La Grave (Francia), Verbier (Svizzera) e Cervinia (Italia). Tre mete che negli ultimi anni hanno attirato sempre più freerider. “Abbiamo valutato parametri chiari: quantità di nevicate naturali, esposizione delle piste, altitudine e frequenza del vento”, ha spiegato Fry durante la presentazione online. Dopo due mesi di analisi, nella lista finale sono finite anche mete meno conosciute come Jasná in Slovacchia o Kopaonik in Serbia.
Le Alpi italiane restano protagoniste: oltre a Cervinia, buoni risultati per Livigno e Passo Tonale. I dati mostrano che tra dicembre e febbraio qui cadono mediamente più di 200 centimetri di neve fresca a stagione, spesso anche di più sopra i 2.000 metri. In Svizzera, invece, Verbier e Andermatt rimangono punti fermi per chi cerca discese fuori pista.
Italia, Francia e Svizzera nel mirino degli sciatori
Tra le mete preferite dagli italiani spiccano i comprensori del nord-ovest. “A La Thuile e Courmayeur le condizioni sono ottime nelle prime settimane di gennaio”, ci ha raccontato Marco Villa, guida alpina di Aosta, contattato ieri sera al telefono. Il motivo? L’esposizione delle valli fa sì che si accumuli neve anche quando altrove si scia solo con i cannoni.
In Francia Chamonix fa sempre il pieno già dal ponte dell’Immacolata. La Grave è invece un paradiso per gli esperti: qui niente skilift all’avanguardia o piste per famiglie—solo neve vergine e lunghi tratti senza tracce, almeno finché il meteo regge. Il rischio valanghe è costantemente monitorato dall’“Office de la Montagne”, che aggiorna ogni ora la situazione online e presso il punto informazioni sulla Place du Téléphérique.
Neve fresca in crescita nell’Est Europa e in Scandinavia
Negli ultimi anni la caccia alla neve fresca ha spinto molti a guardare verso Est. Kopaonik in Serbia è diventata popolare grazie ai prezzi bassi e a un innevamento spesso migliore delle attese: “Da metà gennaio si scia senza folla con powder garantito”, racconta Petra Milosevic, 26 anni, incontrata sulle piste.
Anche in Scandinavia ci sono sorprese: Åre (Svezia) e Hemsedal (Norvegia) offrono neve polverosa fino ad aprile. Gli operatori consigliano sempre di consultare i bollettini valanghe — disponibili sul sito della federazione sciistica norvegese dalle 6 del mattino — e di prenotare con largo anticipo soprattutto nei fine settimana.
Suggerimenti pratici per gli sciatori italiani
Per chi parte dal Nord Italia, Cervinia resta una scelta sicura: da Milano ci si arriva in meno di tre ore d’auto e quest’anno le nevicate sono partite già a metà novembre. “Nei giorni feriali si trova ancora posto nei rifugi a 2.800 metri”, assicura Sabrina Cattaneo, titolare del Rifugio Oriondé.
Un dettaglio da non sottovalutare riguarda i costi: secondo Snowfinder uno skipass giornaliero va dai 42 euro di Passo Tonale ai 68 euro di Verbier. Nelle località emergenti dell’Est invece si può sciare spendendo anche meno di 30 euro al giorno.
Infine una nota sulle previsioni: questa settimana le temperature sulle Alpi occidentali salgono un po’, ma da venerdì torneranno le nevicate sopra i 1.700 metri. Il consiglio degli esperti resta sempre quello di verificare bene le condizioni prima di partire, evitare uscite fuori pista improvvisate e consultare i bollettini aggiornati.
Chi cerca vera neve fresca insomma ha solo l’imbarazzo della scelta: tra grandi classici alpini e nuove mete nell’Est Europa c’è solo da divertirsi. E quest’anno — dicono dati e testimoni — la stagione promette bene per chi sogna discese intatte al primo sole del mattino.