Inverness, 5 dicembre 2025 – Nell’aria fresca di Inverness, quando il sole fa capolino tra le nuvole cariche di pioggia, prende il via il nostro viaggio nel cuore delle Highlands scozzesi. Qui, tra l’imponente sagoma del castello di Inverness e il luccichio argenteo delle acque del Moray Firth, la storia si anima tra sentieri, brughiere e antiche leggende. Una meta scelta da viaggiatori da ogni angolo del mondo che, in questi primi giorni di dicembre, cercano emozioni vere e panorami difficili da scordare.
Il castello di Inverness: la porta d’ingresso nelle Highlands
Il castello, arroccato sulla collina che sovrasta la città, è il primo segnale che si è entrati nelle Highlands. Nato nel 1836 sulle rovine di vecchie fortificazioni più volte distrutte e ricostruite, oggi ospita tribunali e uffici. Ma è la sua forma color terracotta a restare impressa nella mente dei visitatori. “Qui sembra quasi che la storia ti stia osservando”, racconta Mary MacLeod, guida locale, mentre indica le finestre affacciate sul fiume Ness. Gli abitanti si fermano spesso davanti alle mura: c’è chi scatta foto e chi resta a guardare il panorama che scende dolcemente verso il fiume e poi si perde tra le colline.
Da qui partono molti dei sentieri a piedi lungo il fiume Ness – percorsi semplici e familiari – dove saltano agli occhi dettagli concreti: ponti in ferro battuto, cigni eleganti e biciclette appoggiate alle ringhiere. Turisti con berretti di lana osservano le anatre che si rincorrono sull’acqua.
Moray Firth in crociera: i delfini protagonisti del mare
Lasciata la città, con una mezz’ora d’auto o venti minuti di traghetto si arriva al porto turistico di Cromarty. Da qui partono le crociere sul Moray Firth, un’insenatura ampia sempre spazzata dal vento e dal profumo di alghe salate. Diverse compagnie organizzano uscite per avvistare i famosi delfini tursiopi, ormai simbolo indiscusso della zona.
La motonave salpa poco dopo le undici con una ventina di persone a bordo: famiglie scozzesi e turisti arrivati da Milano, Parigi e persino Singapore. “Al mattino presto sono più visibili”, spiega il capitano Angus Fraser stringendosi nella cerata blu. E non sbaglia: appena passato Chanonry Point spunta una pinna vicino alla barca. I bambini ridono, qualcuno si mette in punta di piedi per scattare una foto.
Gli esperti locali della Scottish Dolphin Centre monitorano gli spostamenti degli animali: nel Moray Firth vivono almeno 200 delfini stabili. Un vero record europeo per una baia interna. “Non sono timidi – aggiunge Fraser – quando il mare è calmo si avvicinano anche fino a dieci metri”.
Tra leggende, whisky e piccoli dettagli di vita quotidiana
Ma le Highlands non sono solo delfini. Sono anche storie raccontate davanti al fuoco nei pub con travi scure. In paese circolano racconti su fantasmi e castelli infestati – come quello di Cawdor, a mezz’ora da Inverness, dove la tradizione dice sia passato Macbeth. Qui realtà e fantasia vanno a braccetto.
La sera, intorno alle 18, l’aria si riempie del profumo del whisky torbato: alla distilleria Tomatin i visitatori trovano degustazioni guidate. Dentro al bar sedie robuste in legno e bicchieri pieni a metà: “Così si conosce davvero la Scozia”, confessa un pensionato inglese sorseggiando accanto alla moglie.
Fuori, sulle strade strette verso Loch Ness, il vento piega l’erba alta delle brughiere. Di tanto in tanto passa una pecora solitaria o una vecchia Land Rover diretta verso un villaggio nascosto tra i pini. È allora che ti accorgi di essere lontano dalle rotte turistiche più battute. Nelle Highlands tutto sembra vivere ancora fuori dal tempo.
Quanto costa visitare le Highlands? Consigli pratici per chi parte
Non serve un budget alto per scoprire queste terre: una notte in bed & breakfast a Inverness costa tra 70 e 120 sterline a seconda della stagione. Le crociere sul Moray Firth vanno dai 25 ai 40 euro per gli adulti; mentre le degustazioni nelle distillerie partono da circa 15 euro a persona.
Dicembre porta giornate corte e temperature intorno ai 5 gradi; meglio vestirsi a strati e non fidarsi troppo delle previsioni meteo locali. I mezzi pubblici funzionano bene tra città e paesi principali ma – avvertono gli abitanti – “senza auto si perde metà della magia”.
Tra castelli, fiumi silenziosi e branchi di delfini che solcano l’acqua all’alba, le Highlands restano uno dei pochi posti in Europa dove la natura detta ancora i ritmi. E dove alla fine della giornata ti sembra quasi normale chiudere gli occhi convinto – almeno per qualche ora – che certe leggende abbiano davvero qualcosa di vero.