Si è svolta nei giorni scorsi la prima riunione tra l’assessore regionale del Turismo, Franco Cuccureddu, e i quindici sindaci dei Borghi caratteristici della Sardegna. L’incontro segna l’avvio ufficiale di un progetto strategico volto a valorizzare i piccoli centri dell’Isola attraverso la futura certificazione di “Borgo caratteristico della Sardegna”, che sarà rilasciata dal nuovo comitato tecnico-scientifico istituito dalla Regione. In attesa dell’esito formale, sono stati provvisoriamente inseriti nella lista tutti i quindici borghi già riconosciuti da precedenti circuiti di eccellenza: otto appartenenti all’associazione “I Borghi più belli d’Italia” dell’Anci, sei insigniti della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e uno accreditato da entrambe le certificazioni.
Un progetto per rafforzare il turismo lento in Sardegna
Il percorso di riconoscimento dei borghi rientra in una strategia più ampia con cui l’Assessorato del Turismo punta sul turismo lento, un settore che comprende cammini, reti escursionistiche, piccoli centri ed esperienze immersive. L’obiettivo è duplice: destagionalizzare i flussi turistici e valorizzare l’intero territorio regionale, dalle aree costiere ai paesi dell’entroterra.
Per sostenere questa visione, una parte delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) sarà destinata al potenziamento dell’offerta turistica nei borghi certificati, attraverso interventi mirati che saranno programmati nel quinquennio 2026-2030.
I quindici borghi coinvolti
Gli investimenti interesseranno quindici centri già noti per il loro patrimonio storico, culturale e paesaggistico: Aggius, Atzara, Bosa, Carloforte, Castelsardo, Galtellì, Gavoi, Laconi, La Maddalena, Lollove, Oliena, Posada, Sadali, Sardara e Tempio Pausania.
Si tratta di realtà diverse tra loro ma accomunate da un’identità forte e da una qualità dell’accoglienza che le rende particolarmente adatte a un turismo sostenibile e consapevole. Con il nuovo percorso avviato dalla Regione, questi borghi potranno rafforzare ulteriormente la propria attrattività, diventando protagonisti di un modello turistico più equilibrato e diffuso in tutta la Sardegna.
In questo modo, si punta a far emergere le tradizioni e la bellezza dei borghi storici della Sardegna, valorizzando il territorio.