Tokyo, 8 dicembre 2025 – Chi si appresta a partire per il Giappone nel 2026 si trova spesso davanti a un quesito molto pratico: come restare connessi una volta arrivati, sia per raccontare il viaggio sui social, sia più semplicemente per orientarsi tra le vie di Shinjuku o i vicoli di Kyoto. A poche ore dalla partenza, tra valigie da chiudere e tappe da definire, la questione della connessione internet affidabile diventa un vero nodo per molti viaggiatori italiani.
Cosa cambia con internet in Giappone
Arrivati in Giappone, si capisce subito che il Wi-Fi pubblico non è così diffuso come si potrebbe pensare. Stazioni e aeroporti offrono una copertura di base, ma appena ci si sposta nei quartieri residenziali o nelle città più piccole, la situazione si fa più complicata. Lo racconta Luca G., 34 anni, romano appena tornato da Osaka: “Pensavo di poter usare il Wi-Fi dei bar. Mi sbagliavo. Senza una SIM locale sono quasi finito fuori strada a Nara”. Così i turisti scelgono soluzioni diverse: SIM prepagate, pocket Wi-Fi o le nuove eSIM virtuali che stanno spopolando tra i viaggiatori digitali.
Pocket Wi-Fi o SIM giapponese: quale scegliere
Secondo l’agenzia nazionale del turismo giapponese, più del 60% dei visitatori stranieri usa un dispositivo chiamato pocket Wi-Fi. Si tratta di piccoli router portatili che offrono connessione ovunque ci sia copertura telefonica. “L’ho prenotato online, ritirato direttamente a Narita e usato in treno, nei ryokan e persino nelle onsen”, racconta Marta B., milanese appassionata di anime, che ha passato due settimane tra Tokyo e Hakone. I prezzi partono da circa 5 euro al giorno, con traffico dati quasi sempre illimitato.
C’è però chi preferisce la SIM card locale: meno ingombrante e comoda per chi resta almeno una settimana nel Paese. I principali operatori (Softbank, NTT Docomo, AU) propongono pacchetti pensati per i turisti. Si va da 10 a 25 euro per sette giorni di dati senza limiti (ma attenzione: la velocità può rallentare dopo alcuni giga). Cresce anche l’interesse per le eSIM, schede digitali attivabili via QR code prima della partenza. “Ho evitato la fila all’aeroporto”, conferma Davide L., 41 anni da Brescia.
Il tema dei costi e della praticità
Sui costi la scelta tra pocket Wi-Fi e SIM dipende dalle esigenze personali: famiglie o gruppetti spesso scelgono il router portatile, così da dividere le spese; chi viaggia da solo invece punta sulla SIM fisica o virtuale. In ogni caso conviene prenotare tutto dall’Italia: alcune offerte sono online esclusivamente e agli sportelli in aeroporto i prezzi tendono a essere più alti. Per il pocket Wi-Fi serve una carta di credito; per la SIM invece passaporto e uno smartphone compatibile.
I servizi più noti – Japan Wireless, Sakura Mobile, Ninja Wi-Fi – hanno siti in inglese con istruzioni chiare anche per la restituzione del dispositivo (di solito basta una busta preaffrancata). Per le SIM l’attivazione è veloce: si inserisce la scheda, si seguono le indicazioni sullo schermo e si riavvia il telefono.
Navigare senza pensieri: pro e contro delle soluzioni digitali
L’Associazione consumatori giapponesi (JCA) spiega che il pocket Wi-Fi resta la scelta più affidabile su lunghe distanze – come Tokyo-Hiroshima o sui viaggi in Shinkansen – mentre nelle zone rurali alcune SIM possono perdere qualità di segnale. Un dettaglio importante: chi alloggia in appartamenti privati o Airbnb potrebbe incappare in connessioni lente o addirittura assenti.
Non mancano però gli inconvenienti: perdere il router può costare una penale tra i 100 e i 200 euro. Le SIM prepagate spesso non supportano chiamate vocali (in Giappone serve un numero locale per certe prenotazioni). Per questo molti preferiscono usare app di messaggistica come Line o WhatsApp.
Internet in Giappone: come prepararsi prima della partenza
Il consiglio degli esperti è semplice: controllare prima della partenza che il proprio smartphone funzioni sulle reti giapponesi (spesso servono modelli recenti con 4G/5G). Meglio informarsi bene su tariffe e limiti – alcune offerte rallentano dopo un certo traffico giornaliero. Chi viaggia in gruppo può risparmiare prenotando un solo pocket Wi-Fi da condividere.
“Ormai è diventata una priorità anche per gli italiani over 50”, conferma Marina Russo dell’agenzia Viaggiare Insieme a Milano. “Molti clienti chiedono dettagli su connessioni affidabili. Oggi è quasi come prenotare il Japan Rail Pass”.
Insomma, tra soluzioni digitali nuove e servizi studiati apposta per i turisti stranieri, avere una connessione internet affidabile in Giappone resta fondamentale per godersi il viaggio senza stress – senza rinunciare a condividere un ramen fumante o l’alba sul Monte Fuji.