Milano, 12 dicembre 2025 – Con l’arrivo di dicembre, Milano si accende con il Natale. Anche quest’anno la città si riempie di eventi, mercatini e appuntamenti legati alle tradizioni locali. Ieri sera, già dalle 18, le vie del centro tra il Duomo e corso Vittorio Emanuele erano un via vai di famiglie, giovani e turisti. Tutti attratti dalle prime luci, dai profumi di cannella e dagli stand pieni di dolci tipici natalizi. Il capoluogo lombardo conferma così il suo legame forte con la stagione, tra assaggi, laboratori e iniziative pensate per grandi e piccoli.
Il richiamo irresistibile dei mercatini natalizi
Dalla storica Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! alle bancarelle attorno a piazza Duomo, già dal primo fine settimana di dicembre il calendario milanese è fitto. Gli operatori si sono messi all’opera all’alba per montare le casette in legno e preparare i tavoli carichi di prodotti. I visitatori non si sono fatti attendere: dalle prime ore del mattino hanno affrontato il freddo pungente pur di immergersi nell’atmosfera. C’era chi cercava il panettone artigianale, chi una tazza fumante di vin brulé, chi semplicemente voleva lasciarsi avvolgere da decorazioni di carta e vecchie melodie natalizie.
Paolo Galli, commerciante in via Mercanti, racconta: “Quest’anno si sente più movimento. La gente ha voglia di uscire e ritrovarsi”. E i numeri gli danno ragione: secondo la Camera di Commercio i mercatini natalizi a Milano muovono quasi 10 milioni di euro ogni stagione. Una cifra importante che coinvolge piccoli produttori lombardi ma anche artigiani da altre regioni.
I dolci protagonisti delle feste
Al centro dell’attenzione ci sono soprattutto i dolci tipici: panettone, pandoro ma anche torrone, mostarda cremonese e cioccolato artigianale. Nei laboratori storici come Cova, Marchesi e Martesana – sparsi tra Brera, Navigli e Sempione – sono partite le degustazioni guidate che attirano appassionati da tutta Italia. “Ogni giorno sforniamo 200 panettoni – spiega Valentina Cattaneo, pasticcera – e nel weekend ne vendiamo quasi il doppio”.
Ma non ci sono solo dolci: nei mercatini trovano spazio anche salumi delle valli lombarde, formaggi d’alpeggio e vini locali. Piccole produzioni accanto ai grandi marchi. Eppure c’è chi, come il signor Ermete, allevatore bergamasco, confida: “Per noi queste fiere servono soprattutto a farci conoscere più che a vendere”.
Eventi per famiglie: tradizioni che resistono
Le amministrazioni comunali insieme ad associazioni e fondazioni hanno organizzato un calendario ricco in vari quartieri: dal laboratorio per bambini in piazza XXV Aprile alle visite guidate ai presepi artistici nella zona Sant’Ambrogio. Non mancano spettacoli musicali nelle chiese storiche – come quello degli Alpini domenica scorsa – e raccolte benefiche promosse da Caritas Ambrosiana.
Una famiglia incontrata vicino ai Giardini Montanelli racconta: “Abbiamo portato i bambini a pattinare sul ghiaccio e poi siamo andati a sentire un coro gospel in piazza San Babila. Qui a Milano il Natale si respira davvero ovunque”. Secondo il Comune solo nel primo fine settimana gli eventi hanno portato in strada oltre 40mila persone.
L’impatto economico e sociale delle feste
Dietro la magia del Natale c’è un indotto importante per la città. Secondo Confcommercio, dati aggiornati al 10 dicembre, la spesa media delle famiglie milanesi per regali e cibo quest’anno sfiora i 400 euro. Un aumento del 5% rispetto al 2024. A crescere sono soprattutto i prodotti tipici locali e i servizi legati al turismo cittadino. Nel frattempo si rafforza anche il ruolo dei negozi di quartiere, spesso preferiti alle grandi catene.
Anche la solidarietà gioca un ruolo centrale: Banco Alimentare, Croce Rossa e altre realtà hanno intensificato le raccolte alimentari per chi è in difficoltà. Una volontaria in Galleria Vittorio Emanuele racconta: “Si vede più attenzione quest’anno. La gente si ferma volentieri a chiedere informazioni e lascia qualcosa”.
Natale guarda avanti
Nei prossimi giorni Milano ospiterà nuovi eventi importanti: dalla notte bianca del 14 dicembre alle iniziative dedicate agli anziani nei centri civici della zona 6. L’attesa cresce e la città risponde con entusiasmo lasciando spazio — tra vetrine addobbate e luci sospese — al bisogno diffuso di socialità dopo anni difficili.
Non è solo una questione commerciale. Come dice una commerciante storica di corso Buenos Aires: “Milano sotto Natale diventa più umana. Forse anche un po’ più gentile”.