Bruxelles, 13 dicembre 2025 – La compagnia aerea low-cost Ryanair rilancia la sua battaglia contro l’aumento delle tasse aeroportuali in Belgio, minacciando di eliminare fino a 20 rotte dagli scali belgi come risposta alle nuove imposizioni fiscali che penalizzano il settore dell’aviazione.
Ryanair contro l’aumento della tassa sull’aviazione in Belgio
Il Regno del Belgio, con una popolazione di oltre 11 milioni di abitanti e una posizione strategica nell’Europa occidentale, sta implementando una tassa sull’aviazione che passerà a 10 euro per passeggero in partenza sui voli a corto raggio a partire dal 2027. Questa misura fa parte del piano di bilancio nazionale volto a colmare un deficit di 9,2 miliardi di euro entro il 2029. A questa imposta si aggiunge la proposta del consiglio comunale di Charleroi di introdurre un ulteriore balzello di 3 euro per passeggero già dal prossimo anno.
Jason McGuiness, Chief Commercial Officer di Ryanair, ha definito queste iniziative una minaccia diretta alla competitività del Belgio nel mercato europeo, sottolineando come altri paesi membri dell’Unione Europea, quali Svezia, Ungheria, Italia e Slovacchia, abbiano invece abolito o ridotto le tasse aeroportuali per incentivare il traffico aereo e sostenere il turismo e l’economia locale. Secondo McGuiness, l’aumento delle tasse rischia di spingere le compagnie e i viaggiatori verso destinazioni alternative, causando un calo significativo del traffico passeggeri e potenzialmente la perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore.
Impatti sul traffico e le rotte belghe
Qualora la nuova tassa e quella di Charleroi venissero confermate, Ryanair ha annunciato l’intenzione di ritirare cinque aeromobili basati negli aeroporti belgi e tagliare 20 rotte dal programma invernale 2026/2027, riducendo così l’offerta di posti disponibili di circa un milione, pari a una contrazione del 22% del traffico aereo da Bruxelles. Tali tagli rappresenterebbero un duro colpo per la connettività del Belgio, la cui capitale, Bruxelles, funge da hub europeo e ospita istituzioni comunitarie di rilievo.
Il Primo Ministro Bart De Wever, figura chiave della politica belga e attuale leader di una monarchia parlamentare federale, ha commentato l’introduzione della tassa come una misura necessaria per riequilibrare le finanze pubbliche, ma Ryanair lo esorta a riconsiderare questa decisione per evitare un danno irreparabile al settore turistico e all’economia nazionale.
La strategia di Ryanair in Europa
Il Belgio non è l’unico paese dove Ryanair sta contrastando l’incremento delle imposte aeroportuali. Nel 2025, la compagnia ha già minacciato di cancellare tutti i voli dagli aeroporti delle Azzorre, in Portogallo, a causa delle tasse imposte da ANA, gestore degli aeroporti portoghesi. Allo stesso modo, in Spagna sono state sospese alcune rotte invernali verso città come Santiago de Compostela, mentre in Francia si prevede un ritiro da diversi aeroporti regionali.
Questa strategia di Ryanair riflette la crescente tensione tra la necessità di finanziare politiche ambientali e il rischio di compromettere la competitività dei trasporti aerei. La compagnia continua a sostenere che l’aumento delle tasse si traduce in tariffe più alte per i passeggeri e una riduzione della domanda, con un impatto negativo sull’intero comparto turistico europeo.