Tra le dolci colline della bassa Valtellina spicca un balcone naturale che conquista chiunque ami i panorami spettacolari senza dover affrontare lunghe camminate: la Colmen di Dazio. Situata tra i comuni di Dazio e Morbegno, questa montagna, con i suoi 916–950 metri di altitudine, offre una vista a 360° che spazia dalla Val Masino alla Val Gerola, dal Pian di Spagna fino all’ingresso della Val Camonica. Sedersi tra radure, tavoli e panchine e osservare il tramonto regala uno spettacolo da togliere il fiato: la luce che cambia, la valle che si apre, l’aria pulita rendono il soprannome “magica” più che appropriato.
Un microcosmo alpino da esplorare
La Colmen è un vero e proprio plutone granitico, noto come “granito di Dazio”, modellato dai ghiacciai in una cupola arrotondata e stabile. La geologia si legge a occhio nudo, con affioramenti chiari e compatti e una cima dolce che invita a sedersi e ammirare il panorama. La biodiversità varia a seconda dell’esposizione: il versante sud è più secco, punteggiato di erica arborea, mentre quello nord ospita boschi misti di quercia, frassino, carpino e castagno. La fauna è ricca, con camosci, cervi, caprioli, lepri e numerosi uccelli; non mancano serpenti e vipere, per cui è consigliabile restare sui sentieri e usare scarpe adeguate.
Leggende e storia tra miniere e rifugi
La Colmen non è solo natura: la storia si intreccia con il paesaggio. Nel Cinquecento, la montagna era descritta come “dirupata e rocciosa”, con pianure in cima, ruderi, cisterne e cunicoli. Nelle vicinanze si trovano tracce di miniere di ferro abbandonate, mentre la miniera d’oro di Porcido fu sfruttata fino alla fine del Settecento. In epoca più recente, la cima ha ospitato una casermetta militare utilizzata durante entrambe le guerre mondiali, oggi trasformata in rifugio aperto dal 2016. Qui, tra soste e panorami, si percepisce la sensazione che la valle racconti storie antiche e affascinanti.
Sentieri e consigli pratici per la salita
Raggiungere la Colmen è semplice e adatto anche alle famiglie. I sentieri sono ben segnalati e i dislivelli accessibili, con percorsi che permettono di alternare boschi e radure: da Paniga (Morbegno) si sale in circa due ore con un dislivello di 670 metri; l’anello della Colmen da Dazio offre un giro circolare di circa 8,9 km e 510 metri di dislivello; da Desco, la traccia più regolare attraversa il bosco ed è percorribile anche in mountain bike su tratti idonei.
Per chi arriva in zona, Morbegno e Dazio offrono le principali partenze con indicazioni CAI e segnali locali. In cima si trovano tavoli e panche per un pranzo al sacco, mentre al sorgere o al tramonto la luce regala scenari indimenticabili. In estate è importante proteggersi dal sole, mentre in inverno occorrono scarponi e attenzione al ghiaccio.
Periodi e accortezze per vivere la magia
Il periodo ideale per visitare la Colmen è la primavera o l’autunno, per colori e temperature piacevoli; l’estate è perfetta per le serate lunghe, mentre l’inverno è consigliabile solo con meteo stabile e fondo sicuro. Alcune semplici regole rendono la visita più sicura e rispettosa: rimanere sui sentieri, evitare erba alta per la presenza di vipere, portare acqua, tenere i cani al guinzaglio, non lasciare rifiuti e vietare fuochi liberi. Così la magia della Colmen resta intatta per tutti.