Udine, 16 dicembre 2025 – Un inverno che sa di neve fresca e silenzi ovattati sta per accogliere chi decide di passare qualche giorno nelle Alpi e Dolomiti friulane. Sono già cinque i poli sciistici – Tarvisio, Forni di Sopra, Piancavallo, Ravascletto-Zoncolan e Sappada – con le prime piste aperte, pronti a regalare un ventaglio di esperienze per questa stagione 2025. C’è spazio per lo sci alpino, il fondo, corsi per i più piccoli e passeggiate nel bosco, lontano dalla confusione.
Sulle piste: sci, fondo e prime lezioni
In questi giorni le località friulane si animano di appassionati e famiglie. C’è chi sceglie il classico sci alpino, chi invece punta sul fondo – una tradizione soprattutto a Tarvisio e Sappada – e chi si avvicina allo sci per la prima volta con l’aiuto delle scuole locali. «Le richieste per le lezioni individuali sono aumentate molto», racconta ieri pomeriggio Stefano Morandini, direttore della Scuola Sci Piancavallo. Non solo bambini: anche tanti adulti provano a calzare gli sci per la prima volta, spinti dal desiderio di un weekend diverso dal solito.
Il comprensorio del Monte Zoncolan, accessibile da Ravascletto, ha fatto partire la seggiovia principale sabato mattina alle 9.30. Ma le prime code alle casse si sono formate già dalle 8. Segno che la neve naturale – caduta copiosa all’inizio di dicembre – continua a fare la differenza rispetto all’innevamento artificiale.
Oltre la discesa: relax e natura tra le Dolomiti friulane
Non tutti però cercano la discesa sulle piste. Molti preferiscono attività più tranquille, specialmente tra gennaio e febbraio, come raccontano gli operatori locali: ciaspolate nei boschi, passeggiate panoramiche sul Monte Lussari o una giornata alle terme naturali di Arta, nella Carnia. «Le richieste per pacchetti benessere e visite guidate nella natura sono in crescita», spiega Elena Ricci, che gestisce una guesthouse a Forni di Sopra.
Le temperature in quota, che oscillano tra -4° e -1°, invitano a fermarsi nei rifugi. Qui polenta, frico e una fetta di gubana serviti davanti alla stufa restano un classico che conquista tutti. «Ci arrivano ospiti da Germania e Austria solo per assaggiare i nostri piatti tipici», dice il cuoco Fabio Gori del Rifugio Camosci.
Le novità della stagione: sicurezza e didattica al centro
La stagione 2025 porta con sé alcune novità sulla sicurezza sulle piste. In diversi poli hanno introdotto corsi obbligatori per i principianti sulle regole da seguire, con brevi prove pratiche prima dell’inizio delle lezioni vere e proprie. Questa scelta è arrivata dopo alcuni incidenti avvenuti lo scorso inverno. Secondo i dati della Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ultima stagione si sono contati 44 interventi del soccorso alpino sulle piste delle Dolomiti friulane.
Grande attenzione anche alla didattica per i bambini delle scuole primarie: «Solo negli ultimi sette giorni abbiamo accolto sei gruppi classe da Udine e Pordenone», aggiunge Morandini. I più piccoli imparano non solo a sciare ma anche a riconoscere le tracce degli animali sulla neve – un’attività molto apprezzata dalle famiglie.
Prezzi, offerte e numeri: il turismo montano riparte
Secondo l’Agenzia regionale per il turismo, nelle prime due settimane di dicembre le prenotazioni nelle strutture locali sono cresciute del +18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I prezzi degli skipass rimangono contenuti: tra i 38 e i 44 euro al giorno per gli adulti; mentre bambini e over 65 godono di sconti fino al 30%.
Nelle valli meno frequentate dal turismo di massa, come Sauris o Val Pesarina, le offerte puntano sull’accoglienza familiare e sui laboratori artigianali in piccolo gruppo. In alcune strutture si tengono anche corsi di cucina friulana o degustazioni di formaggi d’alpeggio – appuntamenti molto richiesti soprattutto dagli ospiti stranieri.
Lo sguardo verso gennaio: previsioni caute ma fiduciose
Le previsioni degli operatori restano prudenti ma ottimiste: se il meteo continuerà a garantire buona neve fino a fine febbraio si potrebbe tornare ai livelli pre-pandemia nelle presenze turistiche. Molto dipenderà però anche dai collegamenti stradali: nei giorni festivi il traffico sulla statale Pontebbana ha già causato rallentamenti vicino a Tarvisio.
Intanto chi arriva in questi giorni trova paesaggi imbiancati da una coltre candida e un’atmosfera rarefatta dove sembra che il tempo scorra più lento. «Qui riesco davvero a staccare dalla routine», confida una turista arrivata da Treviso venerdì sera con il treno delle 19.10. Forse è proprio questa la forza silenziosa delle Dolomiti friulane in inverno: regalare ad ogni passo nella neve un modo semplice per prendersi il tempo che altrove sembra sempre mancare.