Nederlands Fotomuseum inaugura la nuova era della fotografia olandese: scopri la rivoluzione museale

Silvana Lopez

17 Dicembre 2025

Rotterdam, 17 dicembre 2025 – Il Nederlands Fotomuseum, punto di riferimento per la fotografia internazionale nei Paesi Bassi, ha aperto oggi la sua nuova sede nel cuore di Wilhelminapier, a Rotterdam. Un progetto atteso da anni, che segna una tappa importante per i musei europei: il complesso, completamente rinnovato, si affaccia direttamente sul fiume Maas. La cerimonia si è svolta stamattina alle 10, con la presenza delle autorità cittadine e di numerosi artisti. Il programma, ricco di visite e iniziative, proseguirà fino a sera.

Uno spazio tutto nuovo per la fotografia contemporanea

L’edificio, un ex magazzino portuale conosciuto come “Las Palmas”, ha cambiato volto grazie all’intervento dell’architetto olandese Kaan Architecten. Un investimento da circa 43 milioni di euro, sostenuto dallo Stato e dal comune di Rotterdam. Ora il museo si estende su oltre 9.000 metri quadrati ed è pronto a diventare uno dei principali centri europei dedicati alla fotografia. Il direttore, Birgit Donker, ha raccontato con entusiasmo: “Qui la fotografia non sarà solo esposta, ma vissuta, analizzata e condivisa. Vogliamo creare nuovi spazi di dialogo tra artisti e pubblico”.

Non si tratta soltanto di un cambio d’immagine: oltre alle sale per le mostre temporanee e permanenti, il museo ospita un laboratorio didattico per le scuole, archivi digitali consultabili e una terrazza con vista sul fiume. Nei primi mesi saranno in programma esposizioni dedicate a grandi nomi della fotografia olandese come Ed van der Elsken e Dana Lixenberg, insieme a focus su autori internazionali meno noti in Europa.

Una collezione che cresce e servizi pensati per i visitatori

La collezione del Nederlands Fotomuseum conta oggi oltre 6 milioni di fotografie, dalla fine dell’Ottocento fino a oggi. Un patrimonio in costante aumento, grazie alle nuove acquisizioni annunciate proprio durante la conferenza stampa inaugurale. “Salvaguardare questo patrimonio visivo è una responsabilità enorme”, ha sottolineato Donker, ribadendo l’impegno nella conservazione degli archivi storici nazionali.

Oltre agli spazi espositivi, il museo offre servizi rinnovati per il pubblico: una biblioteca specializzata, laboratori di restauro, bookshop e caffetteria. Particolare cura è stata dedicata all’accessibilità: tutti gli ambienti sono senza barriere architettoniche e prevedono percorsi tattili per i visitatori ipovedenti. I biglietti partono da 15 euro, con sconti per studenti e over 65; le scuole potranno prenotare visite guidate e workshop già da gennaio.

Rotterdam punta sul turismo culturale

Con questa apertura, Rotterdam si conferma meta privilegiata per gli appassionati di fotografia e arti visive. L’assessore alla cultura, Saskia Bruines, presente all’inaugurazione, ha detto che il nuovo museo “porterà visitatori non solo dall’Olanda ma da tutta Europa”. Le stime dell’ufficio turistico parlano di oltre 250mila presenze annue entro il 2026. Numeri destinati a dare slancio anche agli hotel e ai ristoranti della zona.

Tra i primi visitatori non sono mancate le reazioni entusiaste. Mark van Leeuwen, insegnante di Utrecht arrivato all’alba per non perdere l’apertura, racconta: “Vedere finalmente questo spazio riempirsi di immagini è come entrare in una nuova stagione della città”. Pareri simili sono arrivati dagli addetti ai lavori: molti curatori internazionali vedono ora nel museo un punto di riferimento anche dal punto di vista educativo.

Tecnologia digitale al servizio della fotografia

Il nuovo Nederlands Fotomuseum punta molto sulle nuove tecnologie. Gran parte della collezione sarà consultabile online grazie al progetto “Digitale Collectie”, realizzato con l’Università Erasmus di Rotterdam. È prevista la digitalizzazione completa degli archivi entro il 2027; parallelamente sarà attiva una piattaforma multilingue che permetterà accesso remoto a studiosi e appassionati. “È un salto culturale – ha spiegato Donker – vogliamo superare i confini fisici dell’esposizione”.

L’innovazione si riflette anche nei workshop rivolti ai giovani: dai laboratori sulla fotografia documentaria alle esperienze immersive in realtà aumentata. Secondo gli organizzatori queste attività saranno fondamentali per avvicinare al museo le nuove generazioni abituate a comunicare attraverso le immagini.

Nel pomeriggio sono previste visite guidate dagli artisti coinvolti nella mostra d’apertura. Tra loro anche Ahmet Polat, fotografo turco-olandese noto per il suo sguardo sulla società multiculturale europea. L’appuntamento andrà avanti fino a tarda sera con talk pubblici e proiezioni all’aperto.

Un nuovo inizio per il Nederlands Fotomuseum che punta sull’identità visiva come ponte tra passato e futuro nel panorama culturale europeo.

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