Dai sentieri nascosti dell’entroterra marchigiano ai tunnel ghiacciati delle Ande, passando per le misteriose stazioni scozzesi, le ferrovie dismesse esercitano un fascino unico. Un tempo simboli di progresso e collegamento, oggi giacciono silenziose, coperte da ruggine e vegetazione, testimoni muti di un passato che sembra quasi sospeso nel tempo.
Canfranc, Spagna: la “cattedrale delle ferrovie”
Al confine tra Spagna e Francia, la stazione internazionale di Canfranc, inaugurata nel 1928, è un’imponente testimonianza di architettura ferroviaria. Con i suoi oltre duecento metri di lunghezza e gli interni grandiosi, è stata soprannominata “la cattedrale delle ferrovie”. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la stazione fu scenario di intrighi e traffici clandestini, con leggende che parlano persino del passaggio dell’oro nazista nei suoi sotterranei. Oggi è visitabile, ma al calare della sera i corridoi vuoti e i binari arrugginiti trasmettono un’atmosfera spettrale.
Psyrtskha Station, Georgia: il contrasto tra decadenza e natura
Nel cuore dell’Abkhazia, tra montagne e corsi d’acqua cristallini, si trova la Psyrtskha Station, una delle stazioni abbandonate più scenografiche dell’ex Unione Sovietica. I suoi archi neoclassici e le colonne imponenti si riflettono nelle acque turchesi del fiume Psyrtskha, creando un effetto quasi surreale. Decenni di abbandono hanno lasciato piastrelle sbiadite e strutture decadenti, mentre i treni continuano a sfrecciare nei tunnel vicini senza fermarsi mai qui.
Fano-Fermignano-Urbino, Marche: il silenzio dell’entroterra italiano
Tra la costa adriatica e le colline marchigiane, la ferrovia Fano-Fermignano-Urbino, attiva dal 1898 e dismessa nel 1987, collegava il mare alla storica Urbino. Oggi restano piccole stazioni dimenticate, ponti in laterizio sospesi sui fiumi e gallerie inghiottite dalla vegetazione. Alcuni tratti sono percorribili a piedi o in bicicletta, offrendo panorami mozzafiato sulla valle del Metauro e sul Palazzo Ducale. Nonostante i progetti di recupero turistico, la linea resta ferma, immersa in un silenzio quasi irreale.
Glenfarg Railway Tunnels, Scozia: il fascino claustrofobico dei tunnel abbandonati
A circa un’ora da Glasgow, i Glenfarg Railway Tunnels rappresentano ciò che resta di una linea chiusa nel 1970. I due tunnel gemelli, circondati da vegetazione fitta, trasmettono un senso di isolamento profondo.

Le pareti di cemento, le aperture oscurate e l’eco amplificata di ogni rumore creano un ambiente quasi opprimente, dove la percezione del tempo sembra dissolversi.
Ferrovia Transandina, Argentina: tra ghiaccio e leggenda
Tra le vette innevate delle Ande si trova la Transandina, costruita agli inizi del Novecento per collegare Mendoza, in Argentina, con Los Andes, in Cile. La linea oggi è inattiva, ma tunnel scavati nella roccia a oltre tremila metri di quota conservano ancora i segni del tempo. Il silenzio è assoluto, interrotto solo dal vento che fischia tra i cunicoli. La leggenda narra che nelle notti di tempesta si possano ancora udire i fischi dei treni fantasma, smarriti tra neve e montagne.