Milano, 24 dicembre 2025 – Quest’anno, chi si muove per le vacanze natalizie cerca soprattutto eventi locali e esperienze autentiche, non solo le solite mete turistiche o i tradizionali soggiorni in famiglia. A dirlo è l’ultima indagine dell’Osservatorio Telepass, che ha analizzato i dati di viaggio a dicembre, mettendo a fuoco un cambiamento netto nelle abitudini di chi si sposta lungo la Penisola. La voglia di “vivere il territorio” sembra aver messo da parte le classiche gite mordi e fuggi o i week end all’insegna del puro relax in hotel.
Il boom delle esperienze sul territorio: numeri e tendenze
L’Osservatorio Telepass racconta di una domanda cresciuta del 18% rispetto all’anno scorso per esperienze locali come mercatini, spettacoli e eventi enogastronomici. La rilevazione si basa sulle transazioni registrate dai dispositivi Telepass incrociate con le prenotazioni online più diffuse. Tra le città più gettonate spiccano Torino, Bologna e Firenze, tutte spinte da un calendario natalizio particolarmente ricco.
Non sono solo le grandi città a vedere un boom: anche piccoli centri come Gubbio e Merano hanno registrato un +22% negli arrivi, soprattutto nei fine settimana. “La gente cerca l’atmosfera delle feste nei centri storici, le degustazioni in piazza, le installazioni luminose. Quest’anno il viaggio viene spesso scelto proprio per questi eventi,” racconta Marco Cesaretti, responsabile dell’Osservatorio.
Dove si va: città d’arte, borghi e mercatini che fanno il pieno
I dati delle prime tre settimane di dicembre mostrano flussi concentrati sulle città d’arte del Centro-Nord, da Verona a Siena, ma anche sui borghi addobbati e sui mercatini alpini che – in alcuni casi – hanno triplicato gli ingressi rispetto a prima della pandemia. Insomma, non si viaggia più solo per lo shopping natalizio o per andare a trovare i parenti: italiani e stranieri preferiscono luoghi dove poter davvero immergersi nelle tradizioni locali.
Il mercatino di Bolzano ha visto un aumento del 30% dei visitatori rispetto al 2023; a Napoli, invece, via San Gregorio Armeno è stata presa d’assalto fino a tarda sera. È lì che si capisce come la riscoperta delle radici stia tornando centrale nelle scelte dei viaggiatori.
Gli spostamenti: auto ancora regina, ma il treno guadagna terreno
A viaggiare durante il periodo natalizio è stato soprattutto chi ha scelto l’auto privata (il 75%), secondo l’Osservatorio Telepass. Al secondo posto c’è il treno con il 17%, favorito dal potenziamento delle corse veloci tra nord e sud soprattutto per chi parte dalle grandi città. “La comodità di muoversi senza vincoli di orario e la possibilità di fermarsi nei piccoli centri spiegano perché tanti scelgono la macchina,” spiega Cesaretti.
Interessante anche il dato sui pedaggi: sulle tratte Milano-Bologna e Roma-Firenze si sono registrati picchi tra venerdì e domenica con una crescita media del 12%. E non sempre si viaggia negli orari canonici: basti pensare che alle 21 del 22 dicembre sulla A1 sono state contate oltre 50mila transazioni Telepass in meno di tre ore.
Chi parte e perché: cresce la voglia di esperienze da condividere
Non sono solo le famiglie a mettersi in viaggio durante le feste: aumentano i gruppi di amici e i viaggiatori singoli attratti dalle attività organizzate sul territorio. Prenotazioni per laboratori creativi, degustazioni guidate e visite tematiche sono salite del 21% tra i giovani adulti dai 25 ai 35 anni. “Si cerca qualcosa che resti dentro, un ricordo più vero della solita foto davanti all’albero,” dice Sara Molinari, titolare di una casa vacanze in Umbria.
Se prima la motivazione principale era semplicemente “staccare” dalla routine quotidiana, oggi invece c’è una voglia più profonda di partecipare. Conta sempre più il racconto: condividere con gli amici o sui social ogni dettaglio dell’esperienza vissuta.
Capodanno alle porte: conferme sul nuovo trend
Le previsioni dell’Osservatorio Telepass indicano che questa tendenza proseguirà anche a Capodanno. Le richieste per eventi locali – cene in piazza, concerti all’aperto, rievocazioni storiche – hanno già superato quelle per discoteche o cenoni in hotel. Il motivo? “La gente vuole sentirsi parte della comunità locale, almeno per una notte,” sottolinea Cesaretti.
I dati sono ancora in evoluzione ma se questa linea verrà confermata nelle prossime settimane, il turismo italiano durante le feste potrebbe davvero cambiare volto: meno mordi e fuggi, più attenzione alle esperienze concrete. E sarà proprio lì – tra un bicchiere di vin brulé e una foto sotto le luminarie – che si vedrà il nuovo modo degli italiani di viaggiare.