Dal primo febbraio 2026 per vedere la Fontana di Trevi bisognerà pagare il biglietto: ecco cosa c’è da sapere
A partire dal 1° febbraio 2026, l’accesso all’area immediatamente circostante l’iconica Fontana di Trevi sarà soggetto a pagamento con un biglietto dal costo di 2 euro. Questa decisione, annunciata dalle autorità capitoline, ha lo scopo di tutelare il monumento barocco più grande e famoso di Roma, preservandolo dall’usura causata dal comportamento incivile di alcuni turisti, come sedersi sui gradini per consumare cibo o bevande.
Roma: nuove regole per visitare la Fontana di Trevi
Situata in Piazza di Trevi e progettata dall’architetto Nicola Salvi tra il 1732 e il 1762, la fontana rappresenta la mostra terminale dell’Acquedotto Vergine, il più antico acquedotto romano tuttora funzionante. Il biglietto consentirà di scendere sulla scalinata centrale e accedere all’area intorno alla vasca, da cui tradizionalmente si gettano le monete con l’augurio di un ritorno a Roma. L’accesso sarà consentito dalle 9 alle 21, mentre dopo il tramonto l’area resterà libera e gratuita. La vista della fontana dalla piazza sovrastante rimarrà sempre libera per tutti.
L’introduzione del ticket è stata pensata non per generare profitto, ma per gestire e ridurre gli assembramenti, un problema che si è acuito negli ultimi anni, con punte di 70.000 visitatori in alcune giornate. Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato come circa 9 milioni di persone abbiano già usufruito dell’accesso regolamentato nel 2025, con risultati positivi per la tutela del monumento e la sicurezza dei visitatori.
Finalità e modalità del biglietto
L’assessore al turismo Alessandro Onorato ha ribadito che il fine del ticket è garantire il rispetto del monumento, evitando comportamenti irrispettosi come il consumo di gelati o pizza sui gradini. Le entrate, stimate in circa 6,5 milioni di euro annui, saranno destinate al miglioramento dell’esperienza turistica e alla manutenzione dei beni culturali della Capitale.
I biglietti saranno acquistabili online tramite app ufficiali e siti dedicati, nonché presso hotel e punti vendita autorizzati. I residenti di Roma saranno esentati dal pagamento, così come dal ticket di 5 euro previsto per l’accesso a cinque siti meno noti, tra cui la Villa di Massenzio sull’Appia Antica.
Questo sistema segue precedenti esperimenti di regolamentazione degli accessi, come quello già in vigore al Pantheon, e si ispira a modelli adottati da altre città italiane come Venezia, che ha introdotto una tassa per i visitatori giornalieri con l’obiettivo di contenere il sovraffollamento.